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Roma, gli archivi del Vaticano e il fascino dei luoghi proibiti e inaccessibili

Ci sono dei luoghi nel mondo e anche nella nostra Capitale che rimarranno per sempre inaccessibili al grande pubblico

Piazza San Pietro in Vaticano, il colonnato

Piazza San Pietro in Vaticano, il colonnato

Vi sono dei luoghi nel mondo che resteranno per sempre inaccessibili al grande pubblico. I motivi sono disparati: militari, politici, finanziari. Questi luoghi ci attraggono proprio perchè avvolti da un alone di mistero. Custodiscono segreti importanti che forse non saranno mai rivelati o …chissà?

Faremo un viaggio immaginario, solo così possiamo andare in luoghi altrimenti inaccessibili. Non ne conosciamo granché, qualcosa ce la dovremo immaginare. A mala pena sappiamo quali sono e dove si trovano ma ben pochi hanno superato quelle sbarre e quei portoni interdetti a noi comuni mortali.

Le ragoni della segretezza

Il potere, tutti i poteri, hanno sempre da proteggere i segreti, ciò che è meglio non venga svelato. In qualche caso si può capire. Sono caveau pieni di lingotti d’oro, le riserve auree di un intero Paese. Logico che si mantengano ignote le coordinate di accesso. In altri casi si tratta di riservatezza dettata da precauzioni militari.

Sono luoghi dove si progettano nuove armi, si fanno test, esperimenti, si celano programmi di difesa futuri. Altri invece celano documenti preziosi. Testi di letteratura, di storia e di scienza di secoli passati, o più recenti, attraverso i quali potremmo venire a conoscere fatti segreti, congiure di Stato, verità che potrebbero far cadere governi o sovvertire l’ordine costituito. Tutto questo alimenta la nostra curiosità e non solo la nostra.

Gli archivi del Vaticano

Vi aspettavate una località più esotica? Mi è sembrato logico cominciare da vicino casa. Anche perché siamo in un momento in cui risparmiare sui costi energetici è d’obbligo. Del resto Roma e il Vaticano sono da secoli una delle culle principali dei segreti e dei nascondigli. Fin dalla sua fondazione, poi dall’epoca imperiale e nelle vicende boccaccesche dei Papi, nelle trame politiche e militari, nei meandri della fede tirata da tutte le parti affinché combaciasse con i dogmi e con le strutture ideate per durare.

Per non parlare dei segreti durante il Medioevo e le lotte intestine tra Papa e Imperatore. Il Risorgimento e le guerre che ne seguirono via via fino alle vicende dei nostri giorni, sui quali ancora non tutto s’è scoperto e chissà quando e se si scoprirà. Sarà per questo che nei circa 80 km di scaffali pieni di volumi, in cui si snoda il labirinto dell’Archivio Vaticano, non si possono consultare documenti risalenti a dopo il 1939. 

Proprio appena prima della Seconda Guerra Mondiale. Le iniziative di Pio XII, i rapporti col fascismo e la questione della persecuzione degli ebrei, poi lo IOR, gli scandali del Banco Ambrosiano, le morti di Sindona e Calvi, la P2, Enrico De Pedis, il boss della Banda della Magliana sepolto in una cripta della Basilica di Sant’Apollinare, come fosse un santo, il rapimento di Emanuela Orlandi della cui sparizione ancora si parla.

Segreti come montagne, come labirinti. Coinvolgimenti di cardinali, bande criminali, alta finanza, i vertici stessi della Chiesa. Ogni volta si scopre un lembo della coperta, e poi tutto torna nell’oblio.

Un groviglio di sospetti e mezze verità che fanno tremare i palazzi

Un groviglio di sospetti, mezze verità, delitti che là dentro hanno certamente la soluzione. Però bisogna trovare le carte giuste per sapere la verità. Ma è proibito entrare agli Archivi Vaticani. Così volle Papa Paolo V, anche per proteggere volumi antichissimi di valore inestimabile. Lì si custodiscono tutti i documenti più importanti della Chiesa Cattolica, gli archivi vaticani contengono un numero imprecisato di documenti di altissimo valore storico e culturale.

L’accesso è vietato e per esaminare un documento occorre presentare richiesta formale. Solo studenti qualificati possono però avvalersi di questo privilegio, per consultare i documenti,solo quelli più vecchi di 75 anni. Tra questi anche i Vangeli Apocrifi e forse versioni antiche della Bibbia che potrebbero smentire le traduzioni che circolano nel mondo.

Cinque depositi su due piani nel sottosuolo e otto in superficie

L’Archivio Segreto Vaticano, del quale abbiamo visto una ricostruzione immaginaria nel film Il Codice da Vinci (2006, diretto da Ron Howard), consta di cinque depositi e si estende per due piani nel sottosuolo dello Stato Pontificio e per otto in superficie. Istituito il 31 gennaio del 1612 da Papa Paolo V, non ha mai smesso di crescere e oggi è così grande che non basterebbe un’intera giornata per percorrerne tutti i corridoi.

Ha due sale con temperatura e umidità controllate, riservate alle pergamene riposte all’interno di cassettiere scorrevoli. All’interno dell’Archivio sono conservati 650 fondi diversi. Ci sono documenti risalenti a 12 secoli fa, all’epoca di Carlo Magno, insieme a lettere di Alessandro Manzoni, Giacomo Leopardi e altri personaggi storici importanti.

Le riserve d’oro degli Stati

Con identica puntigliosa attenzione, come il Vaticano preserva i segreti del passato, gli Stati si preoccupano di proteggere i beni preziosi di adesso: le riserve d’oro.  Nessuno sa con certezza dove si trovino le riserve auree dell‘Iran. Si sa solo che l’Iran è riuscito a riportare la propria riserva, precedentemente custodita in Europa, entro i propri confini per evitare pressioni finanziarie degli USA e del Regno Unito.

Quest’ultimo invece nasconde i propri lingotti nel sottosuolo di Threadneedle Street, la via simbolo di Londra, si districa un labirinto che ospita otto immensi caveau della Banca d’Inghilterra, in cui sono custoditi lingotti per un valore di duecento miliardi di dollari.

Almeno trenta nazioni preferiscono parcheggiare il proprio oro nella capitale britannica perché considerata più sicura di altri posti. Svariati metri sotto il marciapiede della City è nascosto uno dei tesori più ricchi della Terra. Per accedere ai caveau bisogna consegnare il telefonino e ogni altra apparecchiatura digitale e passare attraverso un metal detector.

Pesanti chiavi aprono serrature di cancelli d’acciaio: un sistema antiquato, ma preferito a codici elettronici più facilmente scassinabili dagli hacker. Per l’accesso all’ultima porta è necessario il riconoscimento vocale. Le pareti sono di cemento armato, a prova di bomba.

Nel quartiere di Manhattan invece, si trova uno dei luoghi più segreti e inaccessibili di tutti gli Stati Uniti: si tratta della Federal Reserve Bank, un caveau talmente impenetrabile che nemmeno gli uomini vi possono accedere. I lingotti d’oro vengono spostati da robots, e anche molti governi stranieri usano questa potente cassaforte per stoccare il proprio tesoro.

Club privati, circoli elitari per soli uomini, ricchi e potenti

Chi amministra ingenti finanze e comanda nel mondo sono poche famiglie. Ventisei individui hanno in mano la ricchezza di quasi 4 miliardi di esseri umani!  Uno squilibrio etico aberrante. Che sta già generando problemi sulle scelte dei modelli produttivi e gli stili di vita futuri. Chi deciderà le sorti del Mondo? 

Forse sono cose che si decidono in un boschetto californiano (Bohemian Grove), diventato celebre come luogo che ospita l’esclusivo di Bohemian Club, elitario circolo privato fondato nel 1872, di cui fanno parte alcuni degli uomini più ricchi e potenti del mondo.

Tra i “bohemian” più noti troviamo personaggi del calibro di David Rockfeller, Henry Kissinger, Rupert Murdoch, Alan Greenspan, Stephen Bectel, William F. Buckley jr, il cantante Bono degli U2, George Schultz, Arnold Schwarzenegger, Tony Blair, Simon Peres, Billy Beane e quasi tutti i presidenti degli Usa assieme ad altri politici occidentali.

Noto anche per aver ospitato incontri tra alcuni esponenti del progetto Manhattan. Questo luogo ha attirato l’attenzione dei media e del pubblico per la sua segretezza, le sue cerimonie rituali e, appunto, per la presenza di uomini di potere. Poco si sa di preciso su quello che realmente accada in questo club ma una cosa è certa: se non siete compresi all’interno della esclusiva lista di invitati, state pur certi che non potrete metterci piede.

Tra famiglie che determinano le decisioni importanti sulla Terra ci sono certamente i Rockfeller, i Murdoch, la famiglia Reale inglese, la famiglia Kardashian, i Walton (supermercati) e i Rothschield con un patrimonio di oltre 400 mila milioni di dollari.

Hotel Bilerberg, Oosterbeck, Olanda

Nei giorni in cui, una o due volte l’anno, si riunisce qui il Gruppo Bilderberg, l’Hotel è interdetto a chiunque. Anche il personale di servizio viene cambiato con camerieri di fiducia. Il Gruppo nasce nel 1952 per iniziativa del Principe Bernardo de Lippe di Olanda, ex ufficiale delle SS naziste, che ne è rimasto presidente fino al 1976, quando ha dovuto dare le dimissioni perché coinvolto nello scandalo Lockheed (tangenti sulla compravendita di aerei militari) per lasciare a Joseph Retinger, un ricco faccendiere polacco, con relazioni tra personaggi della politica e dei militari in tutto il Mondo.

Il gruppo invita politici, banchieri, professori universitari, militari, giornalisti, funzionari dei governi americani e dell’Europa, fin dalla sua prima riunione. L’obbiettivo a volte dichiarato a volte no è quello della Costituzione di un Nuovo Ordine Mondiale. Nel 1986 venne alla luce un documento segreto del Gruppo intitolato in maniera inquietante “Armi silenziose per guerre tranquille”.

Era datato 1979 e rigidamente top secret ma William Cooper, un sott’ufficiale dei Servizi segreti della Marina americana lo pubblicò in suo libro. La filosofia del Gruppo spiegata in quel documento mostra come l’economia possa essere l’arma silenziosa con cui condurre guerre in grado di soggiogare il mondo. Nel documento si espongono le linee guida sul perché sia importante un sistema economico che possa controllare le masse.

Come si debba controllare l’economia mondiale attraverso un modello economico manipolabile e prevedibile. Come addormentare le masse che subiscono l’attacco. Da qui si capisce perché in tanti anni il Gruppo non ha mai voluto rendere pubbliche le proprie riunioni.

Tra i personaggi italiani che hanno partecipato in passato alle riunioni dei Bilderberg figurano membri della Famiglia Agnelli, Mario Monti, Carlo Rossella, Mario Draghi, Franco Bernabè, Paolo Fresco, Alessandro Profumo, Emma Bonino, Tommaso Padoa Schioppa, Lilli Gruber, Domenico Siniscalco ed altri.

La domanda ingenua che ci poniamo è perché questa segretezza? Perché personaggi pubblici si prestano a un’operazione elitaria che non sembra privilegiare gli interessi della maggioranza della popolazione? Quali finalità si va ponendo questa organizzazione o chi la controlla?

RAF Menwith Hill

Divieto di accesso zona militare. Così recitano i cartelli posti sul filo spinato e sulla barriera che circonda la zona. Questa collina inglese è sede di una stazione della AirForce definita il più grande centro di spionaggio del mondo. La stazione fornisce servizi di supporto e di Intelligence all’attività militare del Regno Unito e degli Stati Uniti.

Originariamente era stata realizzata per intercettare messaggi tra l’Unione Sovietica e i suoi alleati, durante la Guerra Fredda. La stazione è sopravvissuta al crollo del muro e della Russia sovietica, ma oggi è utilizzata a pieno regime. Alcuni dei satelliti della stazione sono controllati direttamente dall’NSA statunitense, fatto che negli ultimi anni, dopo la vicenda che vide Edward Snowden, agente Cia, pubblicare documenti segreti, è stato criticato da più parti.

RAF Menwith Hill è una delle più grandi basi di spionaggio elettronico. Nominalmente è una base della Royal Air Force (RAF), ma la maggior parte del personale è statunitense e appartiene alla NSA (National Security Agency). Si trova circa 20 chilometri a ovest della cittadina di Harrogate, nello Yorkshire. Ci sono 23 cupole sferiche, tre dischi satellitari rivolti verso est e numerose antenne. Queste ultime sembrano essere supporti radio high frequency.

Base di Dulce

Nel New Mexico, Stati Uniti,  vengono riportati avvistamenti UFO nei pressi della città di Dulce, dove girano storie sull’esistenza di una base sotterranea segreta.
I residenti della città hanno affermato di avere visto diversi UFO e credono fermamente che questi oggetti siano da collegare con la base top secret, forse una base aliena sotterranea che si troverebbe sotto l’altopiano Archuleta (Monte Archuleta) in New Mexico, proprio nei pressi della di Dulce.

Pine Gap Australia

È la più inquietante, misteriosa, importante e poco conosciuta base militare della terra. La base di Pine Gap è una basa americana nei pressi di Alice Springs, Australia. La base, completamente top secret, interrata, con entrate appena visibili sulla superficie, è interamente finanziata dagli Stati Uniti. Ufficialmente impiega circa 1.000 persone. Ciò che viene fatto o costruito al suo interno è ancora sconosciuto.

Area 51

Non esiste alcun modo per accedere ad Area 51, una base militare situata nel sud del Nevada. Iconica come pochi altri luoghi al mondo, questa struttura è stata oggetto delle più disparate e fantasiose teorie complottistiche. La funzione primaria di questa base non si può sapere, ma esistono diverse prove che Area 51, grande quanto la Sardegna, sia stata usata principalmente per sviluppare e testare armi.

Data la segretezza che avvolge l’attività della struttura, molte leggende metropolitane la accreditano come casa di razze aliene di ogni genere, mentre altri sostengono che qui il governo statunitense svolga esperimenti su teletrasporto e macchina del tempo.

L’aura di inquietante mistero circonda la segretissima zona militare sotterranea, che si estende su un’area desertica che corrisponde al fondo prosciugato del Groom Lake, nei pressi di Rachel (Nevada), sulla Extraterrestrial Highway, 150 km a nord di Las Vegas. L’altissimo livello di segretezza a cui sono sottoposte le operazioni militari aeronautiche di carattere sperimentale, che qui verrebbero effettuate, ha contribuito a creare una sorta di mito fantascientifico che ben presto si è risolto in teorie ufologiche.

La base aerea di Eglin

Al pari dell’Area 51, la base di Eglin, collocata a circa cinque chilometri da Valparaiso, in Florida, è sede segretissima dell’Air Force che vi conduce esperimenti militari che ne definiscono l’importanza. È stata fondata nel 1935 come campo di addestramento ma nel tempo è diventata la punta di diamante della ricerca militare americana. È intitolata al colonnello Fredrick I. Eglin (1891—1937), morto nell’incidente del prototipo che stava collaudando e che sarebbe diventato fondamentale nella Guerra che si stava per scatenare.

Dimona, deserto del Negev

È una città israeliana sorta in pieno deserto del Negev, 36 chilometri a sud di Beersheva e 35 chilometri ad ovest del Mar Morto, nel Distretto Meridionale di Israele. Attualmente Dimona è la terza città del Negev per dimensioni, con una popolazione di circa 35.000 abitanti. Un’installazione nucleare israeliana si trova a circa 10 km da Dimona, il Negev Nuclear Research Center.

La motivazione ufficiale della funzione della base era la costruzione di un reattore nucleare per alimentare un “impianto di desalinizzazione“, allo scopo di “far fiorire il Negev“. Il vero scopo di Dimona sembrerebbe la costruzione di armi nucleari.

Metro 2 di Mosca, Russia

In moltissimi ritengono che Mosca abbia un sistema di metropolitana parallelo a quello popolare: un sistema segreto costruito nell’epoca di Stalin e mai smentito dal Servizio di Sicurezza della Federazione Russa (FSB) né dall’amministrazione di Mosca.

Si ritiene che questo sistema parallelo superi in lunghezza quello ufficiale, e che colleghi il Cremlino direttamente con l’FSB e l’Aeroporto Governativo di Mosca-Vnukovo e alla presunta città sotterranea situata a Ramenki. La Metro 2 di Mosca o D-6 (nome in codice adottato dal KGB) si dice che possegga 4 linee aventi percorsi paralleli e che si sviluppi per 7 livelli sotterranei.

Fabbrica di missili in Russia

La “NPO Energomash” scrive Lana Sator nel suo blog, “è una delle compagnie leader al mondo per la produzione di razzi a combustibile liquido per veicoli spaziali, e una delle compagnie leader mondiali dell’alta tecnologia e dei prodotti ad alta tecnologia”. Dopo la sua intrusione assolutamente pacifica nella fabbrica, il governo ha iniziato a minacciarla: “Ci saranno serissime conseguenze se continui con queste foto”, è scritto sulla lettera che le è stata recapitata, che ovviamente Lana ha messo online.

Nelle foto si vedono dettagli della fabbrica che rende possibili le missioni Soyuz, i lanci degli Zenit 3SL, e i razzi lanciatori Angara e Baikal. Sono splendide immagini, che sembrano prese da qualche installazione spaziale futuristica e fantascientifica

Kapustin Jar, la base di lancio per i razzi

Una base di lancio per razzi che si trova nell’ Oblast di Astrachan, tra Volgograd e Astrachan. La base fu fondata il 13 maggio 1946 e all’inizio utilizzava materiali e tecnologie della sconfitta Germania nazista. Il primo missile che fu lanciato da questa base nel 1947 fu una V2 catturata ai tedeschi. In seguito la base fu adoperata sia per lanci di missili per uso militare che di razzi sonda per ricerche scientifiche.

Nel 1948 venne fondata vicino alla base la città di Znamensk, per fornire alloggio e supporto logistico al personale impiegato nella base. Inizialmente fu una città chiusa, inaccessibile agli stranieri e non segnata sulle mappe.

La base fu scoperta dai servizi segreti americani grazie alle rivelazioni di scienziati tedeschi ritornati in Occidente e nel 1968, divenne un cosmodromo, funzione che ha mantenuto fino ad oggi con un’interruzione tra il 1988 e il 1998. A Kapustin Yar sono avvenuti nell’era sovietica numerosi avvistamenti di Ufo e per questo motivo è stata soprannominata la “Roswell russa”.

Norilsk, Siberia

La Norilsk Nickel è la più grande produttrice mondiale di nichel raffinato e l’undicesima come produzione di rame. In questo caso il nome della compagnia si fonde con quello della città siberiana in cui opera maggiormente: Norilsk, nello stato di Krasnoiansk nella Siberia Settentrionale. La città più a nord di tutte, oltre il Circolo Polare Artico è anche una delle più fredde con temperature che arrivano a -56° C, senza contare la totale assenza di luce per mesi.

Questo luogo era conosciuto come un ex Gulag, un campo di lavoro forzato. La Russia iniziò ad estrarre nichel fin dagli anni ’20 e fino ad ora qui si sono estratti più di 4.000 tonnellate di minerale, mentre oltre 4 milioni di tonnellate di rame, piombo, cadmio, nichel, arsenico, zolfo e altre sostanze chimiche tossiche vengono rilasciate nell’aria ogni anno.

Quando venne costruita gli edifici furono disposti in modo da ridurre l’impatto dei venti che d’inverno soffiano fortissimi, facendo turbinare la neve. Così la città si è sviluppata senza aree verdi, in un continuo avvicendarsi di cortili e passaggi stretti. La neve, che copre il suolo per 9 mesi l’anno, assume a volte tonalità rosse o gialle, a causa delle piogge acide. Per 30 km attorno a Norilsk non cresce una pianta.

I pochi frutti che la terra produce nella stagione estiva sono tossici e immangiabili. A Norilsk il cibo arriva tutto da fuori. Il lavoro è sicuro e, anche se bassi, gli stipendi sono sufficienti per coprire ogni bisogno. Ciò che gli abitanti guadagnano può essere speso solo a Norilsk, sono isolati dal resto del mondo, in un circolo vizioso che si protrae nel tempo.

Oggi la città del nichel è anche una delle 10 più inquinate al mondo, dove la vita media è di molto più bassa che nel resto della Russia e dove vi sono oltre 3.000 km di gallerie in miniera. Più volte la società che gestisce le miniere è stata multata per l’inquinamento che produce nelle acque artiche, nell’aria e nel terreno, tuttavia, essendo il giacimento più importante per questo tipo di minerale ha concluso accordi con compagnie occidentali per l’estrazione e partecipa ad attività minerarie anche fuori dei confini russi. In questo caso le sanzioni e la guerra in Ucraina, per l’occidente, non contano nulla.

Mezhgorye Russia

Siamo nell’Area 51 russa. Mezhgorye è una città nella regione chiamata Repubblica di Bashkortistan.  Si trova a 200 chilometri più vicino a sud-est di Ufa, che è la capitale della Repubblica. Sorge sulle rive del fiume Maly Inser, nella zona dei Monti Urali. Le città minerarie venivano costruite vicino ai fiumi e ai laghi per fornire grandi quantità di acqua, necessaria all’industria pesante e alla tecnologia nucleare. I turisti e i visitatori ovviamente non sono graditi, neanche se sono russi ma privi di autorizzazione.

Ha una popolazione che non arriva a 20.000 residenti, che non devono fare una gran vita ma hanno sicuramente dei vantaggi economici non indifferenti per vivere da quasi reclusi. Ufficialmente è un luogo di estrazione mineraria. Non si spiega allora perché sia chiamato lo “stato chiuso di Mezhgorye”. Significa che in termini amministrativi è subordinato direttamente al governo federale.  

Intorno al Monte Yamantaw, la vetta degli Urali, sembra si svolgano lavori segreti a fini militari e che la municipalità sia sotto tutela dal 1979. Si sospetta che si tratti della principale centrale atomica dell’intero paese. Nel periodo del governo Eltsin sono state costruite nei dintorni due imponenti caserme, che non avrebbero senso se non servissero a proteggere qualcosa di tremendamente importante.

Noi decidiamo qualcosa?

Quanti posti inaccessibili. Quante attività nascoste. Oro, finanze, accordi per il controllo del Mondo, affari e segreti di Stato, segreti di fede, segreti militari. Centri militari, luoghi nati per distruggere, costruire armi di annientamento. Tutto questo noi lo accettiamo con fatalità. Che possiamo fare per impedirlo? Il problema è che noi siamo completamente all’oscuro, circa le attività e i programmi che vengono gestiti in questi luoghi e che ci riguardano, che condizionano le nostre vite.

Tuttavia ogni Stato Occidentale ci chiede di pensare che stiamo vivendo nel migliore dei mondi possibili, in un mondo di libertà democratiche, addirittura in cui noi, con libere elezioni, possiamo determinare il corso degli eventi futuri, con governi che scaturiscono dalle maggioranze elettorali.

La progressiva diminuzione degli elettori ad ogni votazione, il distacco e la sfiducia crescente dei cittadini dalla politica, un fenomeno che tocca soprattutto i paesi occidentali, per me, significa che la gente non crede più alle favole che vengono raccontate loro. Interruzione momentanea del viaggio.

Foto di Claudio Pasquazi