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Roma, caos aree verdi: 1 dipendente su 3 non può lavorare

Un terzo dei dipendenti del servizio giardini di Roma Capitale non può svolgere mansioni pesanti

Alberi di Villa Borghese di Roma

Età avanzata, malattie oppure assegnazione della Legge 104 per assistere i parenti. Un terzo dei dipendenti del servizio giardini di Roma Capitale non può svolgere mansioni pesanti. Tutto legittimo e regolamentato, ma un grosso problema per il verde pubblico.

I nuovi giardinieri in arrivo saranno sempre pochi

Un primo step per le assunzioni di nuovi dipendenti è previsto nelle prossime settimane con l’arrivo di 31 unità tra nuovi giardinieri e funzionari. Un numero esiguo se contiamo che nella centrale capitolina che dovrebbe gestire il verde di parchi e ville sopra i 20mila metri quadri, lavorano appena 348 addetti. E Roma è una delle Città più verdi d’Europa.

348 addetti, di cui un terzo esentato da lavori pesanti come potature o taglio degli alberi per una città con oltre 86 mila metri quadri tra parchi, ville e giardini.

Dal Pnnr tanti fondi

Una pioggia di fondi stanziati sia dal Campidoglio che dalle risorse del Pnnr per le potature e per la sistemazione o piantumazione delle aree verdi. 40 milioni di euro per il triennio 2024/2026 andranno ai Municipi con il compito di sistemare le aree verdi al di sotto di 20 mila metri quadri.

Dal Messaggero di oggi: «Senza dimenticare gli oltre 170 milioni di euro che – tra risorse Pnrr, ministeriali e comunali – sono state impegnate per piantare entro il 2026 mezzo milione di alberi. Una massa impensabile di denaro pubblico che – per essere speso – ha costretto il Comune di fatto a esternalizzare tutti i servizi di manutenzione sul verde: siccome il Dipartimento Giardini non ha personale a sufficienza bisogna affidare questi compiti a ditte private».

Il futuro del Servizio Giardini

Alla fine, spiegano dal comune di Roma, il lavoro del servizio giardini non potrà più essere quello di manutenzione. Il destino del dipartimento diverrà dunque quello di controllo su verde cittadino mentre i servizi di manutenzione e i lavori duri saranno sempre più affidati a ditte esterne private.