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Roma cambia ritmo: nuove tariffe, nuovi vertici Atac e cantieri in vista per la Metro C

Dal 1° luglio scattano le nuove tariffe Metrebus e Atac volta pagina. Intanto la Metro C si prepara allo storico arrivo al Colosseo

Vagone_Metro_C_(Roma)

Vagone della Metro C

Con l’estate alle porte, nella Capitale si annunciano novità importanti per il trasporto pubblico: aumentano alcune tariffe, cambia la dirigenza dell’Atac e proseguono a pieno ritmo i lavori della metro C, che si avvicina al cuore della città con la futura stazione Colosseo e guarda già al traguardo Farnesina.

Tra nuovi equilibri tariffari, collaudi in corso e cantieri pronti a partire, la mobilità romana entra in una fase molto importante, tra opportunità di rilancio futuro ed interrogativi sul presente.

Le nuove tariffe Metrebus dal 1° luglio

Dal 1° luglio 2025, come stabilito dalla Delibera della Giunta Regionale n. 91/2025, entreranno in vigore le nuove tariffe per alcuni titoli Metrebus. A salire di prezzo saranno i biglietti giornalieri, plurigiornalieri e settimanali. Invariate invece le tariffe del BIT (biglietto singolo) e degli abbonamenti mensili e annuali, utilizzati quotidianamente da migliaia di cittadini romani e pendolari.

La scelta, frutto di una lunga trattativa tra Regione Lazio e Roma Capitale, punta a tutelare gli utenti abituali del trasporto pubblico, ma lascia perplessi sul piano dell’equilibrio tariffario. Secondo il nostro parere, mentre gli abbonamenti restano fermi (una decisione condivisibile in un contesto di qualità del servizio ancora migliorabile), appare più discutibile il mancato ritocco del BIT, che riguarda soprattutto chi utilizza i mezzi pubblici saltuariamente.

Un effetto collaterale della manovra riguarda la Carta Settimanale Integrata, che con la nuova tariffa costerà solo 6 euro in meno dell’abbonamento mensile, rendendo il titolo poco competitivo e rischiando di scomparire dall’interesse degli utenti, ma anche in questo caso, la mossa potrebbe essere voluta.

Nuova dirigenza per Atac: Rivera e Aielli al timone

Il cambiamento non si ferma alle tariffe. Anche ai vertici dell’Atac soffia vento di rinnovamento. A fine mandato per l’attuale presidente Giovanni Mottura e per il direttore generale Alberto Zorzan tornato in ATM Milano, il Campidoglio ha ufficializzato i nuovi nomi.

Alla presidenza dell’azienda capitolina arriva Alessandro Rivera, ex direttore generale del Ministero del Tesoro, figura tecnica considerata trasversale, con una reputazione da “uomo del rilancio”, mentre al suo fianco, nel ruolo di direttore generale, Paolo Aielli, già direttore generale del Comune di Roma e vicino al sindaco Gualtieri.

Il cambio al vertice arriva in un momento delicato: il contratto di servizio 2025–2027 è alle porte, e Atac ha bisogno di consolidare i risultati ottenuti dopo la chiusura del concordato, migliorare la qualità del servizio e aumentare l’efficienza operativa.

Un segnale di continuità sarà comunque garantito: Zorzan resterà nel consiglio di amministrazione, contribuendo alla transizione con la sua esperienza.

Metro C: collaudi in corso e nuove fermate all’orizzonte

Se il trasporto pubblico romano cambia volti e numeri, sul campo si lavora concretamente per ampliare la rete. Il prossimo passo riguarda la Metro C, la linea che collega il quadrante est della città e che presto, molto presto, raggiungerà il centro.

Il 21 e 22 giugno, così come è accaduto lo scorso fine settimana, la linea resterà completamente chiusa per consentire collaudi tecnici che non possono essere svolti durante il periodo di chiusura notturna. Si tratta di verifiche in vista dell’apertura della nuova tratta San Giovanni–Colosseo, che comprenderà la stazione intermedia di Porta Metronia.

Per limitare i disagi, Atac ha predisposto le consuete navette sostitutive:

  • MC, express lungo via Casilina fino a Pantano (saltando alcune fermate);
  • MC3, da San Giovanni a Parco di Centocelle, utile per servire le fermate centrali non coperte dalla MC.

Gli orari delle navette ricalcheranno quelli consueti della metro: sabato fino all’1:30, domenica fino alle 23:30.

La Linea C arriva in centro

L’apertura del tratto fino al Colosseo è prevista per settembre 2025, e cambierà radicalmente l’assetto della mobilità su ferro nella Capitale, perché, per la prima volta, la linea C entrerà nel centro storico, creando l’interscambio diretto con la linea B e permettendo agli utenti della periferia est di raggiungere il cuore di Roma senza cambi in superficie.

Non è solo un prolungamento di percorso: è un cambio di paradigma. Finalmente si avvicina un sistema metropolitano interconnesso, più simile a quello delle grandi capitali europee.

Da gennaio 2026, lavori verso la Farnesina

Ma la corsa della metro C non si fermerà al Colosseo. Da gennaio 2026 partiranno ufficialmente i lavori per il prolungamento verso la Farnesina, passando per Piazza Venezia e Clodio/Mazzini, il tracciato, lungo 6,4 km, comprenderà 6 nuove stazioni e l’arrivo di 17 nuovi treni, per migliorare frequenze e qualità del servizio.

L’opera, affidata a Metro C S.p.A., ha un valore di quasi 4 miliardi di euro. Tra le tappe del tracciato ci sarà proprio Piazza Venezia, nodo progettato per l’interscambio con la futura linea D. Le opere sotterranee in quella zona raggiungeranno una profondità record di 85 metri, per favorire l’integrazione tra le linee.

Per restare aggiornati su questi e altri progetti di mobilità nella Capitale, vi invitiamo a seguire Odissea Quotidiana, il blog che da oltre dieci anni racconta in modo chiaro e indipendente il trasporto pubblico di Roma, tra notizie, approfondimenti e curiosità. Perché conoscere i trasporti è il primo passo per cambiare la città.

Andrea Castano – Odissea Quotidiana