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Roma, Atac. Piccolo: Dire di Referendum è come buttare palla in tribuna

“In questi giorni la notizia è il referendum su Atac per la messa a gara nei prossimi anni, invece nessuno della maggioranza ci spiega se e come funzionerà l’azienda nei prossimi mesi”

"Quanta approssimazione nella gestione del trasporto pubblico romano da parte della maggioranza M5S. Veniamo a conoscenza in questi giorni che nuove linee bus sono state affidate a Roma Tpl in occasione della chiusura della linea A di metropolitana e dell'avvio del servizio sostitutivo con le nuove linee appunto, ma la comunicazione viene resa pubblica solo a lavori già avviati. Che strana idea di trasparenza devono avere nella gestione della cosa pubblica gli esponenti a Cinque Stelle che 'governano' Roma.

Ed è una modalità che ricorre spesso visto quanto accaduto in passato per la chiusura del ponticello dell'Eur e per la corsia preferenziale di via di Portonaccio, con la mancanza di comunicazioni tempestive ai cittadini e gli inevitabili disastri sulla viabilita'. Davvero troppa approssimazione. E ancora, in questi giorni la notizia continua ad essere il referendum su Atac per la messa a gara nei prossimi anni, invece nessuno della maggioranza ci spiega se e come funzionerà il servizio del trasporto pubblico a Roma nei prossimi mesi.

Una situazione paradossale che non può che tornare utile all'immobile Giunta Raggi. In termini calcistici parlare di referendum oggi equivale a dire che si vuole 'buttare la palla in tribuna'. La precedente amministrazione aveva portato in equilibrio finanziario l'azienda, bloccando ulteriori debiti, e si era cominciato a ragionare sulla valorizzazione del patrimonio dell'Atac di pregio e non utilizzato, per ridurre il debito prodotto dalle disastrose amministrazioni Polverini-Alemanno.

Non vogliamo farci distrarre e quindi torniamo a chiedere oggi alla sindaca e alla sua Giunta, o almeno a quel che ne rimane, autorevolezza e politiche sui trasporti chiare, definite e alla luce del sole. Non basta dire che si vuole mantenere il servizio in house. Bisogna pur cominciare a spiegare nel dettaglio come, dopo oltre un anno di governo della città, dopo vari cambi di assessori e di vertici aziendali e ancora nessun piano aziendale e nessun bilancio approvato. Questo ci chiedono i romani, che aspettano solo di poter contare su un servizio piu' efficiente". Cosi' le consigliere capitoline del Partito democratico, Valeria Baglio e Ilaria Piccolo.

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