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Roma, 745 strade in mano al racket dei parcheggi: ecco la mappa

Sul Messaggero di oggi, la mappa delle strade e piazze di Roma in mano al racket dei parcheggiatori e l’analisi delle nazionalità di chi tiene in scacco gli automobilisti

Un lunga e dettagliata inchiesta, pubblicata oggi sulle pagine del quotidiano Il Messaggero, racconta nel dettaglio la spartizione delle strade della movida (ma non solo) in mano a bande criminali di diverse nazionalità.

Gruppi organizzati che si spartiscono le strade romane e che, si sospetta, siano i colpevoli dei vetri rotti alle macchine in sosta sul lungotevere e nei dintorni dei locali notturni.

Sebbene gli italiani restano ancorati al controllo dei parcheggi durante grandi eventi sportivi e musicali, esiste un massiccio innesto di cittadini bengalesi che via via, sostituiscono i volti più noti tra i nordafricani (in particolare egiziani) e le batterie rom.

Secondo i dati forniti dalla task-force del Gpit, il Gruppo pronto intervento traffico coordinato dalla vicecomandante del Corpo, Donatella Scafati, che negli ultimi due mesi hanno rafforzato controlli e presidi, sono i parcheggiatori provenienti dal Sud est asiatico a essere particolarmente insistenti e molesti soprattutto nei confronti delle donne e le ragazze più giovani.

La mappa degli abusivi

Sono quattordici le zone di Roma in mano al racket dei parcheggiatori abusivi: Ostiense, Eur – Palalottomatica, Eur – Piazzale Marconi, Olimpico – Via Gomenizza e Lungotevere Maresciallo Giardino, Ponte Milvio, Corso Francia, Lungotevere Sanzio e piazza Trilussa, Lungotevere Farnesina, Lungotevere dei Tebaldi, Circo Massimo, Lungotevere in Augusta, Ospedale San Camillo zona Gianicolense, Ospedale San Filippo Neri e Policlinico Casilino.

I vigili urbani di Roma hanno, solo in questi primi mesi del 2024, emesso già moltissimi Daspo, un terzo dei quali riguarda proprio i parcheggiatori abusivi che chiedono il pizzo agli automobilisti.

Un “lavoro” che si tramanda tra i membri dei clan; come nel caso degli abusivi piazzati nell’area del Palalottomatica all’Eur. I capi hanno precedenti per estorsione non solo nei confronti dei “clienti” ma anche dei loro sottoposti, alcuni dei quali, sfruttati, hanno deciso di ribellarsi.

Nelle zone ospedaliere invece, il giro è in mano a stranieri senza fissa dimora, con problemi di dipendenza da alcol e droghe.

Non solo racket dei parcheggi, le bande operano anche furti e borseggi

Un lavoro facile e un incasso sicuro, soprattutto nei fine settimana quando le case sono abitate dalla famiglia e diventa più complicato effettuare rapine o borseggi. Una facile entrata effettuata minacciando più o meno velatamente gli automobilisti per farsi mettere in mano pochi spiccioli. Nei restanti giorni, invece, il livello si alza.

I clan dei bengalesi si occupano del commercio abusivo come ambulanti durante la settimana; numerose le inchieste che li vedono protagonisti della vendita di prodotti nocivi e contraffatti per le strade della Capitale. I più esperti si occupano di estorsione ed usura a danno di altrettanti ambulanti.

I nomadi specializzati nei furti

Quando non impegnati nel racket del parcheggio abusivo, i nomadi sono specializzati nei furti con destrezza o nei borseggi, le stazioni della metropolitana restano le zone preferite dove colpire i turisti, oppure a bordo di mezzi pubblici in orari particolarmente affollati.

Al centro spesso di episodi di cronaca per spaccio, i rom si spartiscono le piazze come quella tristemente famosa di Tor Bella Monaca, dove più volte le retate hanno prodotto effetti blandi con le stesse organizzazioni pronte a sostituire i membri fermati con altrettanti a piede libero.

Infine, i georgiani che si conoscono per essere “maestri” in fatto di furti o rapine in appartamento, condendo i reati all’occorrenza anche con il sequestro dei malcapitati proprietari.