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Ristoranti verso la normalità, nessun limite di commensali all’aperto e 6 al chiuso

Attesa per oggi, 4 giugno, l’ordinanza del ministro Speranza, con cui viene fissato a sei il limite di commensali nei ristoranti al chiuso

limite commensali

Dovrebbe arrivare oggi l’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, con cui viene fissato a sei il limite di commensali nei ristoranti al chiuso.

Limite commensali nei ristoranti al chiuso

Secondo quanto si apprende, sarebbe questo l’esito del confronto avuto ieri con le Regioni. Nel tardo pomeriggio è stata la ministra per gli Affari regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini, a parlare di una sintesi positiva sul numero massimo dei commensali nei ristoranti, tanto al chiuso quanto all’aperto. In un tweet la titolare del dicastero ha scritto che “la zona bianca è un ‘premio’. Dunque non avrebbe avuto senso mantenere le stesse regole previste per la zona gialla. Torniamo alla normalità”.

In un primo momento, secondo fonti delle Regioni, la proposta della Conferenza era vicina all’assenso del governo circa l’eliminazione totale di un limite sul numero di persone al tavolo all’aperto e un via libera al chiuso per un massimo di otto persone.

Modalità non confermata. Pare che sempre nella giornata di ieri, il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, avrebbe inoltre rilanciato sull’opportunità di valutare l’abolizione di limiti all’aperto anche per le zone gialle e, a tal proposito, si sarebbe impegnato a coinvolgere il tavolo tecnico nazionale.

“Tutto il paese nelle condizioni di lavorare”

Anche secondo il ministro per gli Affari esteri e la Cooperazione internazionale, Luigi di Maio “è ora di superare alcune limitazioni, a cominciare da quella delle 4 persone al tavolo nei ristoranti, questo è l’obiettivo del governo anche dopo il confronto con le Regioni” ha scritto su Facebook parlando di “ore importanti, di confronto” perché “la ripresa è davanti a noi” e “adesso è il momento di dare ulteriore slancio alle riaperture, ma senza rinunciare alla prevenzione”.

Per il ministro bisogna “mettere tutto il Paese nelle condizioni di lavorare. Il turismo si sta rimettendo in moto, si percepisce tanta voglia di venire in vacanza in Italia. Di visitare il nostro Paese, scoprirne bellezze ed eccellenze. È arrivato il momento di andare oltre. Non dobbiamo mettere altri limiti, ma togliere quelli esistenti, in modo graduale e in sicurezza”. Per il titolare della Farnesina occorre “riprendere le consuetudini sane della vita quotidiana, lavorare con serenità e ripartire con fiducia. Commercianti, imprenditori, autonomi, partite Iva devono poter operare al meglio. Guardiamo avanti, facciamo correre l’Italia”.

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