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“Renzi a casa”, adesivi imbrattano Roma. Ordinata rimozione

Le due manifestazioni fanno parlare anche per il decoro. Oggi l’intervento dei Pics nel centro storico

Le due manifestazioni, quella organizzata da Matteo Salvini e quella degli antagonisti #MaiConSalvini, si sono concluse, ma continuano a far parlare di sé, sotto vari aspetti. Da una parte, si fa la conta dei partecipanti; dall'altra si parla dei contenuti. Infine, c'è l'aspetto del decoro. "Lasceremo piazza del Popolo più pulita di come l'avremo trovata", prometteva Matteo Salvini qualche giorno prima della sua discesa a Roma.

Soprattutto grazie ai social network, sono molti i cittadini che si sono riuniti spontaneamente in gruppi per combattere il degrado nei propri quartieri. Roma, non è da meno. Retake Roma e Roma Pulita!, sono solo due degli esempi di questi gruppi di cittadinanza attiva, che, giorno dopo giorno, cercano di ripristinare il decoro per le strade della Capitale. All'occhio vigile di questi cittadini romani, non è sfuggito l'aspetto – non secondario – degli adesivi che, annunciando le due manifestazioni, hanno imbrattato ogni angolo di Roma.

Nel mirino, in particolare, gli adesivi "Renzi a casa", quelli della manifestazione di Matteo Salvini in piazza del Popolo. Gli adesivi hanno riempito muri, semafori e lampioni del centro di Roma – le foto dell'articolo sono state scattate tra piazzale Flaminio e piazza del Popolo. In merito, è intervenuto anche l'assessore ai Lavori Pubblici, alla Manutenzione e al Decoro Urbano di Roma Capitale, Maurizio Pucci. 

"Gli adesivi della Lega e di Casa Pound continuano a imbrattare il centro storico di Roma. Dal momento che, nonostante la richiesta dei cittadini e dell'amministrazione, gli organizzatori non hanno provveduto a rimuoverli, ho disposto l'intervento dei Pics (Pronto intervento centro storico, ndr) per ripristinare il decoro. Ancora una volta i cittadini romani sono costretti a pagare i costi dell'inciviltà altrui", commenta Pucci. L'intervento dei Pics è previsto per questa mattina. 

In particolare, a segnalare la presenza degli adesivi per le vie del centro di Roma, ci avevano pensato i residenti di Campo Marzio, in una lettera indirizzata proprio al leader del Carroccio. "Pur escludendo che tale abusiva affissione sia avvenuta su indicazione sua o di persone che a lei fanno capo, vorrà concordare con noi che deve evidentemente essersi trattato di qualche minus habens che si è fatto prendere un po’ la mano" – si leggeva nella lettera, nella quale si diceva a chiare lettere: "Da un movimento che si presenta con una faccia nuova e che professa l’intenzione di voler davvero cambiare l’Italia ci aspetteremmo una migliore efficacia nel tenere a bada i facinorosi".

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