Regione Lazio firma ordinanza per sospendere il lavoro sotto il sole nelle ore più calde
Le nuove misure adottate dalla Regione per proteggere i lavoratori all’aperto dal caldo rovente

Operaio edile in cantiere
Nuove misure per proteggere i lavoratori dal caldo
Lavorare sotto il sole cocente non è solo scomodo, può essere anche estremamente pericoloso. La Regione Lazio ha preso una decisione ferma per tutelare chi opera all’aperto nei settori dell’agricoltura, dell’edilizia, nelle cave e nel florovivaismo. Fino al 31 agosto, infatti, sarà vietato svolgere attività lavorative all’esterno tra le 12.30 e le 16.00, qualora la piattaforma Worklimate segnali un livello di rischio “Alto”.
Una mappa interattiva a supporto del decreto
La chiave per capire quando si applica il divieto è la mappa interattiva disponibile sul sito worklimate.it. Qui vengono indicati i giorni in cui il rischio termico è elevato. Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, ha firmato questa ordinanza che si estende su tutto il territorio regionale come parte di un impegno più ampio per affrontare gli effetti del cambiamento climatico.
Eccezioni e dichiarazioni ufficiali
Sebbene l’ordinanza sia molto chiara nella sua applicazione generale, ci sono delle eccezioni. Gli interventi urgenti di pubblica utilità sono esclusi dal divieto purché siano adottate adeguate misure organizzative per limitare l’esposizione al calore. “Abbiamo il dovere di tutelare la salute dei lavoratori”, ha sottolineato Rocca. Questa misura non è solo ragionevole ma necessaria in un contesto in cui i picchi di calore diventano sempre più frequenti.
Un futuro di ulteriori precauzioni?
Rocca non esclude ulteriori provvedimenti se la situazione climatica lo richiederà. L’obiettivo è chiaro: proteggere le persone dagli effetti estremi del caldo mentre lavorano. “Se necessario interverremo con misure ancora più incisive”, ha concluso il presidente della Regione.
*Foto in copertina dal sito filcacisl.it
FILCA (Federazione Italiana Lavoratori Costruzioni e Affini)