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Putin, la foto con l’italiano Jorit e il cortocircuito “sinistro”

L’europarlamentare dem Picierno chiede sanzioni Ue per lo street artist napoletano che si è fatto ritrarre col Presidente russo: che è proprio il modo in cui “certi” regimi trattano i dissidenti…

Jorit insieme a Vladimir Putin

Jorit insieme a Vladimir Putin (© Kremlin.ru)

A quanto pare, il Presidente russo Vladimir Putin ha – tra le altre cose – la capacità di smascherare l’ipocrisia dei post-comunisti di casa nostra. I quali si sforzano di marcare la distanza rispetto a un passato di cui ormai sembrano vergognarsi. Ma del quale, quasi inconsciamente, perseverano a perpetuare i sistemi.

Jorit insieme a Vladimir Putin
Jorit insieme a Vladimir Putin (© Kremlin.ru)

La foto di Putin con Jorit

«Presidente Putin, Le chiedo di fare una foto insieme per dimostrare all’Italia che Lei è umano come tutti e la propaganda su di Lei non è vera». Così, come riferisce l’ANSA, il 33enne Ciro Cerullo, in arte Jorit, intervenendo al XX Festival Mondiale della Gioventù. Il principale forum giovanile del pianeta, la cui ultima edizione, come riporta TGCom24, si è svolta a Sochi dal 1° al 7 marzo.

Jorit e la foto con Putin

Fa discutere l’intervento a Sochi, durante un evento dedicato ai giovani, dello street artist #Jorit che, rivolgendosi a Putin, ha detto: “Sono qui per contrastare la propaganda occidentale”. Poi la foto con il presidente.#Tg1 Andrea Luchetta

Pubblicato da Tg1 su Giovedì 7 marzo 2024

Lo Zar ha acconsentito, e si è fatto dunque ritrarre insieme allo street artist napoletano e anche a un ragazzo ugandese. E tanto è bastato per far scoppiare subito la polemica, almeno nel Belpaese.

L’ennesimo cortocircuito sinistro

In particolare, l’europarlamentare dem Pina Picierno ha cinguettato di aver chiesto a Commissione Ue e Consiglio Ue «di inserire Jorit nella lista degli individui sottoposti a sanzioni». Con tanto di auspicio «che le amministrazioni pubbliche italiane ed europee revochino immediatamente finanziamenti e commesse in suo favore».

Ora, quello dell’artista di strada sarà senz’altro un gesto controverso. Ma in democrazia, da quanto ci risulta, si è liberi di pensarla come si vuole, e non necessariamente come pretende il mainstream.

Pina Picierno
Pina Picierno (immagine dalla sua pagina Facebook)

Tuttavia, l’aspetto tragicomico è che l’eventuale applicazione delle categorie dell’esponente del Pd renderebbe il graffitista ipso facto un dissidente perseguitato dal proprio Governo. Perché la censura rieducativa è esattamente la metodologia adottata da “certi” regimi che la diretta interessata, almeno a parole, avversa. E l’ennesimo cortocircuito sinistro è servito.