Processo Cucchi, Carabiniere conferma: “Fu massacrato dai colleghi”
“È successo un casino, i ragazzi hanno massacrato di botte un arrestato. Me lo disse un preoccupatissimo maresciallo dei carabinieri…”
Due dei testimoni chiave del processo sulla morte di Stefano Cucchi hanno confermato: il giovane sarebbe stato massacrato di botte dai Carabinieri, dopo il suo arresto.
Stefano Cucchi era stato arrestato nel 2009 per droga, per poi morire in ospedale una settimana dopo. "La Repubblica" ha riportato che Riccardo Casamassima, il carabiniere che ha consentito alla Procura di approfondire, con le sue dichiarazioni, l'indagine bis sull'omicidio di Stefano Cucchi, ha dichiarato quanto segue: "È successo un casino, i ragazzi hanno massacrato di botte un arrestato. Me lo disse una mattina dell'ottobre del 2009, senza fare il nome degli autori, un preoccupatissimo maresciallo dei carabinieri, da poco alla guida della stazione Appia, ndr, portandosi la mano sulla fronte e precipitandosi a parlare con il comandante della stazione di Tor Vergata". I Carabinieri avrebbero cercato di scaricare la responsabilità di tutto sugli agenti della Polizia penitenziaria.
Questo è quanto emerso dalle parole di Riccardo Casamassima e di sua moglie, Maria Rosati, anche lei appuntato dei Carabinieri, ascoltati in aula davanti alla prima Corte d'assise.
A marzo, durante il processo che vede coinvolti cinque carabinieri, di cui tre accusati di omicidio preterintenzionale per la morte di Cucchi, era emerso che due note di servizio dei Carabinieri sullo stato di salute di Stefano Cucchi, subito dopo l'arresto erano state modificate nel contenuto.
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