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Prezzi benzina, si torna all’incubo dei 2,00 €/l: con fine ottobre arriva la stangata | Caos ai distributori

Pompa distributore benzina

Il prezzo del carburante potrebbe raggiungere i 2 euro - Romait.it - foto Canva

A breve si sarà costretti a sborsare molto di più per fare il pieno: l’attuale situazione globale non è affatto rassicurante.

Il prezzo del carburante è destinato a salire. Queste almeno sono le previsioni degli esperti, che continuano a tenere sott’occhio il mercato internazionale, e stando ai suoi ultimi movimenti, bisogna iniziare a preoccuparsi.

Non si tratta ovviamente della prima volta che si assiste a questo fenomeno, ragion per cui è meglio prepararsi alla temutissima stangata. Tra poco milioni di cittadini dovranno fare i conti con un ripido aumento dei prezzi di benzina e diesel.

E considerati i recenti rincari di beni e servizi che hanno colpito gran parte dei paesi europei, ciò potrebbe mettere ulteriormente in difficoltà l’economia domestica di moltissime persone, soprattutto quelle che si trovano già in una situazione di grande disagio.

Aumentano i prezzi di benzina e diesel

I pronostici sul prezzo del carburante non promettono nulla di buono. Ecco perché si consiglia di correre a fare il pieno prima di ritrovarsi a dover sborsare fior fior di quattrini in più. I suddetti sono dovuti soprattutto al superamento della soglia critica di WTI e Brent.

Nonostante i mesi scorsi si sia assistito a una certa stabilità, i prezzi del petrolio potrebbe presto salire. Basti pensare che i dati rilasciati alcuni giorni fa hanno visto un incremento dello scambio del greggio di circa l’1,25%. Una statistica che peserà enormemente sulle tasche degli italiani.

Pompe benzina
Il prezzo del carburante potrebbe raggiungere i 2 euro – Romait.it – foto Canva

Perché è tornata la paura dei rincari

Nell’ultimo periodo c’è stato un equilibrio duraturo tra produzione e domanda, ma questo potrebbe cambiare nelle prossime settimane. Infatti si sta già verificando una leggera inversione di tendenza, complice una diminuzione dell’offerta, seppur ancora non preoccupante.

Il gestore di quasi la metà della produzione mondiale di petrolio ha cambiato il numero dei barili giornalieri fissandolo a 137 mila, al di sotto delle aspettative. Questo è dovuto anche ad altri fattori tra cui le rinnovate tensioni in Medio Oriente e il calo dell’export di alcuni paesi. Tornando alla situazione italiana, a oggi il prezzo si aggira su 1,92 euro per la benzina e 1,85 euro per il diesel. Tuttavia si potrebbe presto vedere il superamento dei 2 euro, con grande frustrazione degli automobilisti e di tutti quei cittadini che si recano al supermercato per fare la spesa, in quanto un aumento del costo dei trasporti equivale quasi sempre a un’impennata dei prezzi al consumo.