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Pomezia, Roma 2, un Centro di accoglienza come un villaggio vacanze

La struttura 3C nata come Hotel, con prospettive di rilancio del quartiere, è diventata un centro di accoglienza per profughi

Pomezia, Quartiere Roma 2, un Centro di accoglienza come un villaggio vacanze. La struttura 3C nata come Hotel, con prospettive di rilancio del quartiere per ospitare dirigenti e dipendenti delle numerose aziende della zona, è diventata un centro di accoglienza per profughi. Un imprenditore ha pensato bene di guadagnare molto investendo poco. Oggi la struttura ospita un numero imprecisato di persone, sulle cui generalità si sa nulla, perché l'associazione che si occupa della gestione del Centro accoglienza, non sa chi entra né chi esce, non avendo diritto a richiedere documenti. Ogni giorno i residenti del quartiere assistono a scene che hanno dell'incredibile: ospiti che vendono lingerie alle prostitute di zona, vendita di beni "trovati" chissà come, con tanto di ritiro a domicilio, bivaccamenti.

Gli amministratori del Comune non entrano mai in merito della vicenda, perché, dicono, non di loro competenza. Un territorio abbandonato, se non fosse per le iniziative del Comitato di quartiere e dell'associazione di zona, pure contrastate, perché non in linea con le linee guida degli amministratori. I cittadini ancora ricordano quando i profughi furono condotti nella struttura di nascosto, di notte. Il giorno prima, come sempre, avevano fatto spesa al negozio di generi alimentari, lì sotto e la mattina dopo avevano trovato tutto sbarrato, con le camionette dei carabinieri. Sono passati anni e non solo le condizioni non sono migliorate, ma è stata edificata una scuola primaria, adiacente all'hotel, pensando evidentemente che la presenza di bambini da 6 a 11 anni potesse essere compatibile con la difficile realtà dei "richiedenti asilo".

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