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Pipistrelli nel laboratorio di Wuhan, per l’Oms era “cospirazionismo”: ma un video inedito lo prova

Ignoranti e primitivi questi “complottisti”, ma che fare quando la prova del complotto è arrivata ai canali dell’informazione ufficiale?

Ignoranti e primitivi questi “complottisti”, ma che fare quando la prova del complotto è arrivata ai canali dell’informazione accredita come “ufficiale”?

L’istituto di virologia di Wuhan ha tenuto pipistrelli vivi in gabbia. Lo rivela Sky news Australia sulla scorta di un inedito filmato del 2017 girato all’interno della struttura cinese. E pensare che anche l’Oms aveva bollato l’ipotesi del Sars coV-2 nato in laboratorio come cospirazionismo.

Cospirazionismo, quel vocabolo adatto a screditare ogni forma di dissidenza o critica delle informazioni governative e a liquidare velocemente qualunque teoria diversa da quelle che esse siano interessate a farci accettare.

Pipistrelli vivi nel laboratorio di Wuhan: se la “cospirazione” è un video

Eppure da qualche settimana, in seguito anche in seguito alle rivelazioni delle e-mail di Fauci, non è più un tabù per la scienza, i media e l’opinione pubblica, la teoria dell’origine artificiale del nuovo coronavirus.

Nel video, girato nel laboratorio di livello 4, ossia il più alto in termini di sicurezza mai realizzato in Cina, si vedono addetti che nutrono i pipistrelli. Lo zoologo Peter Daszak, membro della commissione Oms, aveva affermato che fosse una cospirazione parlare di pipistrelli allevati nell’istituto di virologia. Anche secondo la virologa cinese Shi Zhengli l’ipotesi è priva di fondamento. La ricercatrice è soprannominata “Batwoman” per via delle sua esperienza nella ricerca sui chirotteri.


I sostenitori della teoria della fuga del laboratorio ritengono che gli scienziati del laboratorio di Wuhan potrebbero aver contratto il virus in una grotta dai pipistrelli (dove li hanno catturati per portarli in laboratorio?), o potrebbero averlo creato per errore. Oppure, volontariamente.

In ogni caso il virus sarebbe successivamente sfuggito dal laboratorio, e forse tramite l’infezione di uno dei dipendenti si sarebbe poi propagato in Cina e nel mondo.

Un’immagine dal video diffuso da Sky Australia

Usa: “Fuga dal laboratorio: ipotesi più coerente”

“A mio parere le autorità cinesi hanno tentato di controllare un incidente di laboratorio avvenuto a ottobre 2019, forse prima, e non ci sono riuscite. A partire dal 22 o dal 23 gennaio, del caso di Wuhan si è fatto carico l’esercito popolare cinese.

(…) Nel 2007 i vertici dell’esercito popolare cinese hanno iniziato a parlare della guerra biologica come della guerra del futuro. E quando parlano di guerra biologica si riferiscono evidentemente alla biologia sintetica” ha dichiarato David Asher, direttore dell’inchiesta Usa sull’origine del Sars-coV-2.

“La fuga da un laboratorio non è certa al 100% ma, a questo punto, è la sola ipotesi che abbia un senso e che sia coerente con le informazioni in nostro possesso“. Ha dichiarato a le Figaro e riportato da la Repubblica e Dagospia.

Certo le informazioni vanno sempre analizzate e interpretate facendo attenzione a coloro che le riportano e sostengono, e tenendo presente quali mire possono avere nel farlo.

Inoltre è fin troppo evidente che una eventuale dimostrazione di responsabilità volontaria della Cina nella pandemia aprirebbe scenari più nefasti e violenti di quelli che stiamo già vivendo in questa seconda Guerra Fredda Sanitaria.

Riuscirà quel magma di voci, istituti e di conflitti che è oggi la “Scienza”, a indagare su questo e sugli altri misteri che ruotano intorno alla pandemia più mediatica e intricata di sempre?

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