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Pienza e le suore social. Il profilo Facebook che fa arrabbiare il Vaticano

Un convento di suore di clausura che si apre ai social e fa infuriare il Vaticano, la vicenda della rimozione della superiora. Il caso di Pienza

La comunità delle suore Benedettine del monastero Maria Tempio dello Spirito Santo di Pienza

Le sorelle del Monastero Maria Tempio dello Spirito Santo di Pienza

Affacciato su una delle meravigliose colline della Val d’Orcia si affaccia un monastero di suore di clausura. La novità è che le sorelle gestiscono un profilo Facebook.

Una pagina ben fatta con tanto di foto delle 13 sorelle, foto del monastero e inviti dallo stampo social del tipo: “Vuoi sperimentare una nuova avventura? Vieni 5 giorni in Clausura!”

Il Vaticano però pare proprio non gradire questa nuova gestione del monastero tanto che ha annunciato la sostituzione della Madre superiora con motivazioni coperte da segreto. Ma facciamo un passo indietro.

Il Monastero di clausura ospita 13 monache, circa 5 anni fa è arrivata al comando Madre Diletta Forti. Lei è l’artefice della piccola rivoluzione nella comunicazione del monastero di clausura.

Nel 2018 iniziano i primi post di Facebook della pagina del monastero delle Benedettine di clausura, la prima cosa che salta all’occhio sono le foto delle suore. Suore di clausura, si suppone quindi non proprio inclini alla dialettica social, eppure. Eppure i post continuano a moltiplicarsi, preghiere, inviti sacri.

Poi appaiono inviti veri, rivolti ai giovani tra 18 e 18 anni per provare a vivere una vita in clausura per qualche giorno.

Da indiscrezioni, pare che le prime incrinature siano sorte con il primo cittadino, il quale ha sollevato il caso dei mercatini della nuova gestione monastica al fine di “garantire la sicurezza agroalimentare, le modalità di produzione e le normative in materia”.

Suore social, il profilo Facebook smuove il Vaticano

Insomma dopo diversi solleciti il Vaticano si è mosso e ha deciso per la linea dura. Via la Madre superiora, motivazione segreta. L’intera storia avrebbe potuto chiudersi qui, invece le consorelle social non hanno preso bene la decisione Papale.

Tutte le monache si sono schierate al fianco della loro madre superiora rifiutandone totalmente il trasferimento di ogni tipo. Pronte a rischiare anche di essere ridotte allo stato laicale.

La linea dura delle suore benedettine è affidata anch’essa ai social. Sulla loro ormai celebre pagina Facebook compare il comunicato che rimanda al mittente la decisione e rincara la dose: “Questa Comunità monastica è stata accusata di disubbidienza e di resistenza alle disposizioni dei Superiori, mentre essa si è semplicemente rifiutata di dar corso ad un provvedimento che reca grossolane anomalie e vistose criticità di natura giuridica, tali da pregiudicarne la validità e l’efficacia”.

Vaticano: quando la chiesa faceva corsi di social media

Cosa ci sia di sbagliato secondo le norme del Vaticano in questa gestione non è dato saperlo almeno fin quando le motivazioni della rimozione della superiora non saranno rese note. Va ricordato però che tempo fa lo stesso Vaticano aveva con gioia accolto il primo corso da social media per le suore.

Non solo, qualche giorno fa la notizia dell’app di incontri per cattolici. Senza scomodare Sua Santità che è approdato in tempi non sospetti si Twitter con il profilo “Pontifex”. Insomma sembra che il problema non possa seriamente essere quello dell’uso dei social media.

*Foto dal profilo Facebook delle sorelle di clausura