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Piazza Navona e la Befana, una storia infinita…

La festa più cara ai bambini, la più attesa e desiderata, è senza dubbio quella della Befana, almeno fino a pochi decenni fa

I tempi cambiano, le tradizioni stentano a rimanere, compito dell'uomo è quello di preservarle, tramandarle di generazione in generazione. La festa tradizionale più cara ai bambini, la più attesa, desiderata, è senza dubbio quella della Befana, almeno fino a pochi decenni fa, quando ancora era accompagnata da un alone di mistero e di fascino. Durante le feste natalizie, ogni buon romano non si faceva mancare una capatina presso il mercatino più antico della Capitale, a piazza Navona, la Festa della Befana, una tradizione che dura da circa cento anni e che va oltre i confini cittadini, finanche regionali. Proprio in questi giorni di gennaio, fino all'Epifania, la piazza seicentesca era solita affollarsi di famiglie, padri e madri, nonne e nonni alla ricerca del regalo preferito per i loro piccoli, concentrati per la scelta della calza da riempire con i dolci e dolcetti natalizi, senza dimenticare il classico carbone zuccherato. Passeggiando tra le splendide sculture della Roma barocca si respirava un'aria unica nei giorni del mercatino – muovendosi dalla Fontana del Moro a quella di Nettuno, passando per il capolavoro del Bernini, la Fontana dei Quattro Fiumi, sotto lo sguardo della facciata della Chiesa di S. Agnese in Agone e di uno dei più bei palazzi storici della Capitale, Palazzo Doria Pamphily – un'atmosfera magica avvolgeva sia i piccoli che i grandi, che sostavano nei chioschi allestiti secondo la tradizione del periodo natalizio, dove si trovavano, per esempio, i personaggi del presepe nelle diverse rappresentazioni, opera di fini artigiani.

Nelle ultime edizioni della rassegna, però, la fiera (la categoria a cui appartiene il mercatino) era diventata qualcosa che poco aveva a che fare con la tradizione: bancarelle che mostravano ninnoli, cianfrusaglie non appartenenti alla tradizione natalizia, banchi di porchetta e altri alimenti estranei al contesto, chioschi posizionati in maniera confusa, disordinata sull'ovale, ambulanti entrati di straforo, senza permesso, postazioni divenute monopolio di una famiglia di ambulanti, il cui esponente più influente si trova attualmente agli arresti domiciliari in seguito all'inchiesta denominata "Mafia Capitale", e quest'anno il bando per l'assegnazione dei posti alla fiera è stato annullato.

"Noi abbiamo un obiettivo che dobbiamo raggiungere al 100%: riqualificare la festa della Befana, e fino a quando non ci sarà quel 100% faremo qualcos'altro", ha dichiarato la presidente del I Municipio, Sabrina Alfonsi. L'annullamento del bando ha portato alla pubblicazione di un avviso pubblico a metà dicembre per occupare in qualche modo la piazza, altrimenti praticamente vuota. La novità è stata il coinvolgimento di associazioni ONLUS, ONG, cooperative, fondazioni che perseguono finalità di solidarietà sociale, che porteranno sulla piazza i loro progetti di solidarietà: Amnesty International, Slow Food, Emergency, Sant'Egidio, Unicef, Croce Rossa italiana, Greenpeace, Mezza Luna Rossa, Cooperativa 21 Luglio, insieme con altre cooperative sociali impegnate nel reinserimento dei detenuti o nell'assistenza a persone con handicap.

Oltre a questi stand, è presente una grande animazione per i bambini, laboratori di pittura, giochi di strada per bambini, clowneria e puppet show, e 2 concerti dell'orchestra di s. Cecilia di Roma il 4 e il 5 gennaio pomeridiani. Malgrado le buone intenzioni dichiarate dalla presidente Alfonsi, le postazioni delle ONG appaiono fuori luogo, sembrano stonare con il sapore e il senso della festa della Befana, e pochi infatti si avvicinano per informarsi e condividere, come se richiedesse un'attenzione che in quel luogo e in quel momento pochissimi sarebbero disponibili a concedere, nonostante il fine nobile che anima le ONG coinvolte a piazza Navona.

Amnesty International ha voluto esserci in questa "Festa Solidale della Befana" "per ricordare anche in questi giorni di festa i drammi che vivono gli uomini, le situazioni internazionali dove vengono violati i basilari diritti umani", ha affermato l'attivista Marco Silvagni, che conclude: "le polemiche sulla inopportunità della nostra presenza qui in questi giorni di festa, lasciamole fare a chi invece di dedicare una parte del proprio tempo al volontariato e a far sì che qualcosa cambi, polemizza solo". La Mezza Luna palestinese, l'equivalente della Croce Rossa italiana, è rappresentata in Italia dal Dott. Yousef Salman, presente nello stand di piazza Navona per illustrare il progetto "adozione a distanza di bambini palestinesi orfani o feriti", e per "far conoscere le condizioni in cui opera l'associazione, il personale è discriminato e perseguitato, gli ospedali sono colpiti e devastati, mancano medicinali e strumenti sanitari; i bambini sono le prime vittime di questo conflitto che dura da oltre 58 anni". Certamente sono argomenti forti che stridono con la festa della Befana, ma la speranza per i piccoli e i grandi è che ci sia la volontà di tornare ad una sana e tradizionale festa sulla splendida piazza Navona.

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