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Perché dovremmo smettere o ridurre di bere caffè?

Non si tratta di demonizzarlo e di cancellarlo per sempre ma di avere cognizione degli effetti del caffè, in determinate circostanze e abbinamenti

Tazzina di caffè

Ci sono prodotti alimentari che contengono sostanze verso le quali nutro sospetti di poca salubrità. Per motivi diversi. Evito di consumarli. Non posso dire che sicuramente siano dannosi ma ho dei sospetti. Cercherò quindi di farmi aiutare da medici nutrizionisti e biologi, per sapere se sono pericolosi.

Toglietemi tutto ma non il caffè!

Nelle precedenti puntate abbiamo visto che ci sono dei cibi in grado di alterare le funzioni vitali dell’individuo provocando un’infiammazione. Alcol, caffè, zucchero e latticini sono alcuni di questi. In questa puntata, lasceremo da parte l’alcol e il latte e parleremo del caffè. Che l’alcol sia da evitare lo sapete già benissimo anche se vi piace dimenticarlo. Mentre su altre bevande l’informazione è più deficitaria. Non si tratta di demonizzarle e di cancellarle per sempre dalla nostra tavola ma di avere cognizione dei loro effetti, in determinate circostanze e abbinamenti, in modo da preservare la nostra salute, evitando di commettere errori.

Magari corto, nero, senza zucchero. Ovviamente non corretto, abbiamo detto niente alcol. Forte si, come piace a noi Italiani. Senza il quale il mattino non può iniziare. Non solo per tanti manager, per tutti: funzionari o semplici operai, contadini, massaie. Tutti con la loro tazzina di caffè bollente, appena alzati, per svegliarsi definitivamente. L’idea di smettere di berlo è del tutto improponibile.

Le accuse rivolte al caffè

Uno studio condotto da SurveyMonkey per Acorns ha rilevato che i millennials spendono in media più in caffè al bar, rispetto a quello che risparmiano per la propria pensione. Del resto alla pensione non ci pensano proprio, visto come vanno le cose in Italia, forse nemmeno ce l’avranno mai.

Su Elle un articolo di Francesca Zottola del 2 marzo 2018 spiega quali siano le accuse che si rivolgono al caffè. La caffeina in primo luogo. Non fa dormire certo, ma proprio per questo si prende il caffè. Per restare svegli. Tuttavia non è lei direttamente che provoca un processo infiammatorio. Si tratta infatti di capire se l’organismo è in grado di metabolizzare, in maniera efficace, il contenuto del caffè.

Quasi il 90% della popolazione manifesta una mutazione che impedisce ad un gene di creare l’enzima necessario per metabolizzare correttamente la caffeina, provocando disturbi nel metabolismo e infiammazioni.

Smettere di bere caffè agirà favorevolmente sul mal di stomaco, diminuirà il reflusso gastroesofageo ed è la prima cosa da fare se ti hanno diagnosticato una gastrite o peggio ancora un’ulcera gastrica. Inoltre dormirai meglio. Il caffè ha più caffeina del tè, che è quindi meno eccitante. Si può sostituire la tazzina di caffè con una di tè. Ma non ci volete sentire da questo orecchio.

Perché dovremmo smettere o ridurre di bere caffè?

Reader’s digest ha intervistato Sonya Angelone, ricercatrice dell’Accademia di Nutrizione e Dietetica Americana, la quale ha elencato diverse ragioni per le quali si dovrebbe smettere di bere caffè immediatamente o di ridurlo drasticamente. Io per esempio non ne prendo più di due al giorno e molto leggeri.

Il caffè fa sbiancare i denti. Per gli americani i denti bianchi sono più fondamentali della fedeltà dl coniuge. Ma se usate bicarbonato di sodio sul dentifricio pare che possiate sbiancarli anche se prendete il caffè.

Abbassa il colesterolo. Potrebbe, per meglio dire. L’espresso in particolare, come caffè non filtrato, potrebbe favorire il colesterolo LDL, quello cattivo.

Elimina i mal di testa. Ogni qual volta si innesca un processo di disintossicazione viene il mal di testa, l’alito cattivo, la depressione. Poi passa e si sta meglio. Vuol dire che si era vittime di un lento avvelenamento da caffeina. Un po’ quello che succede con le droghe leggere.

Si elimina i bruciori di stomaco. Ma quanti caffè prendete al giorno? Certo se avete un’ulcera o la gastrite il medico ve l’avrà già eliminato.

Si dormirà meglio. Probabile. Considerate che io prendevo il caffè prima di andare a dormire. Forse dipende da vari fattori personali. In linea di massima tuttavia ha un senso, visto che si tratta di una sostanza atta a tenere sveglie le persone.

Bere caffè rende nervosi

Aumenta la irritabilità e anche il nervosismo. Infatti dopo il caffè si fuma una sigaretta per calmare l’ansia. Eliminandolo: doppio vantaggio.

Alcuni studi hanno dimostrato che il caffè può prevenire il diabete di tipo 2 ma i ricercatori non hanno ancora capito come. È un po’ presto quindi per prenderla come scusa per continuare a bere caffè.

Diminuiscono i crampi muscolari. Il caffè rende difficile assorbire il magnesio che a sua volta favorisce i crampi muscolari. Magari la mattina, quando vi stirate nel letto, dopo una notte agitata. Sempre per colpa del caffè.

Infine il caffè potrebbe avere un effetto sul cattivo umore, essendo un drenante naturale non berlo favorisce una migliore idratazione, con effetti sulla pelle e le funzionalità corporee.

Dicono anche che il caffè possa avere effetti sullo sviluppo del tumore ma non vi sono in realtà studi certi in proposito. Quindi lasciamo perdere.