Pensioni, parte il Bonus Incastro | Ti danno subito 3.900€ l’anno se dimostri di essere una persona fedele

Doccia fredda per i pensionati - pexel - romait.it
Finalmente le pensioni diventano garanzia di stabilità, ma attenzione, tutto questo solo se dimostri lealtà.
L’economia italiana vive una fase complessa, sospesa tra tentativi di rilancio e difficoltà strutturali che si trascinano da anni. Inflazione, salari stagnanti e costo della vita in crescita hanno inciso in particolare sulla classe media, quella fascia che spesso non rientra nelle agevolazioni destinate ai redditi più bassi.
Contemporaneamente non riesce neppure a godere dei benefici riservati ai redditi alti. In questo scenario si sono moltiplicati i bonus e i sussidi, strumenti con cui i governi cercano di tamponare disuguaglianze crescenti e mantenere un minimo equilibrio sociale.
Negli ultimi mesi tuttavia le misure hanno riguardato vari settori: energia, trasporti, edilizia e previdenza. Il loro impatto, tuttavia, rimane parziale e disomogeneo, poiché il tessuto sociale italiano è frammentato e risponde a logiche diverse a seconda delle aree geografiche e delle condizioni lavorative.
Chi è penalizzato?
In questo contesto, i giovani risultano spesso penalizzati. La gran parte dei sussidi e delle agevolazioni continua infatti a privilegiare la famiglia tradizionale, riflesso di un’impostazione politica ancora molto radicata. I non sposati, i lavoratori precari e chi non ha una carriera lineare faticano ad accedere a strumenti che garantiscano stabilità.
Per i single e per chi non ha ancora un nucleo familiare riconosciuto, le opportunità sono decisamente più limitate rispetto a quelle riservate a coppie e genitori. Il risultato è che, in un paese già segnato da un forte squilibrio generazionale, i più giovani si trovano a dover sostenere il peso di una previdenza che non è per loro.

Il bonus fedeltà
Money.it ha diffuso le informazioni. Il cuore della questione oggi riguarda il cosiddetto Bonus incastro, ribattezzato anche bonus Giorgetti, che promette fino a 3.900 euro l’anno in più in busta paga. La fedeltà richiesta non è quella al partner, ma all’azienda o all’ente presso cui si è lavorato. Si tratta infatti di un incentivo legato alla permanenza sul posto di lavoro anche dopo aver raggiunto i requisiti per il pensionamento anticipato.
Una misura che premia chi, pur avendo diritto alla quiescenza, decide di restare ancora attivo. Per accedere al bonus bisogna soddisfare una delle due condizioni previste: aver raggiunto i 62 anni e i 41 anni di contributi necessari per Quota 103, oppure aver maturato, indipendentemente dall’età, 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini o 41 anni e 10 mesi per le donne, come stabilito per la pensione anticipata. L’incentivo funziona abbattendo l’aliquota contributiva a carico del lavoratore, con un immediato aumento della busta paga. A partire da settembre sarà possibile beneficiarne, ma solo per chi avrà verificato il proprio estratto conto contributivo nell’area MyInps.