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Palermo, operazione antidroga: boom di arresti

Blitz antidroga a Palermo: smantellato uno dei centri nevralgici dello spaccio del Sud Italia

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Palermo

Un business da milioni di euro

Sono stati sequestrati 3kg di sostanze stupefacenti e 6 mila euro in contanti, per un totale stimato di oltre un milione e mezzo di euro l’anno: queste le cifre registrate dopo lo smantellamento di uno dei centri nevralgici dello spaccio del Sud Italia, nel quartiere Sperone di Palermo.

Sono state eseguite ben 58 misure cautelari, di cui 37 in carcere e 20 ai domiciliari. I militari hanno ricostruito la struttura interna dell’organizzazione criminale, di cui facevano parte tre distinte famiglie.

Un’organizzazione capillare

A gestire le piazze di spaccio erano interi nuclei familiari, che sfruttavano anche minorenni per la vendita degli stupefacenti.

L’organizzazione aveva a disposizione diversi magazzini e appartamenti, in cui gli affiliati si riunivano per decidere le strategie, spartirsi i proventi o rifornire i pusher.

Mentre le basi venivano sfruttate per stoccare, lavorare e vendere le sostanze stupefacenti, l’attività di spaccio avveniva nei pressi della scuola pubblica del quartiere, con acquirenti provenienti da ogni parte della Sicilia.

La droga veniva nascosta ovunque: dagli androni dei palazzi alle abitazioni, fino ad arrivare alle camerette dei figli minori dei componenti dell’organizzazione.

Di grande importanza è stato anche il ruolo delle donne che collaboravano nella direzione delle attività: operavano nei contatti con i fornitori e nel tenere la contabilità delle piazze di spaccio, pronte a garantire continuità all’attività in caso di arresto di uno degli organizzatori.

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