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Omicidio del Gianicolo, finalmente anche il sindaco se ne ricorda

Domani l’incontro tra i familiari di Carlo Macro e il sindaco Marino

Ci sono voluti mesi, un’Associazione per incentivare la cultura della legalità, una petizione (disponibile su Change.org), una conferenza stampa che suscitasse clamore mediatico, un dito puntato contro quest’amministrazione, un’accusa senza se e senza ma. Alla fine, però, una piccola vittoria, Giuliana Bramonti e suo figlio Francesco, se la portano a casa.

Domani mattina, infatti, il sindaco Marino per la prima volta farà visita alla famiglia di Carlo Macro, assassinato il 17 febbraio in via Garibaldi, ai piedi del Gianicolo, da un indiano 57enne che dimorava in una roulotte – come tante ce ne sono a Roma – del tutto abusiva.

“Accogliamo questo primo segnale di attenzione da parte del sindaco” – ha dichiarato Giuliana Bramonti, mamma di Carlo, con la speranza che “l’incontro si  riveli utile per tutta la città”.

Domani sarà anche l’occasione per rivolgere direttamente al sindaco Marino le richieste che Giuliana ha messo nero su bianco nella petizione lanciata sul web. E quindi: un albero in memoria di Carlo, sotto la sua abitazione e, soprattutto, che il Comune di Roma si costituisca parte civile nel processo contro l’omicida.

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