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Nunzia Schilirò: la nuova vita dell’ex vicequestore

Nunzia Schilirò è divenuta simbolo dei ‘”No Green Pass” per un suo intervento di rottura in Piazza San Giovanni

Nunzio Alessandra Schilirò

Nunzio Alessandra Schilirò

Divenuta simbolo dei “No Green Pass” per un suo intervento di rottura in Piazza San Giovanni il 25 settembre 2021 dove dal palco gridava la sua indignazione per la discriminazione in atto, Nunzia Schilirò si  è sempre distinta  per coraggio e profondo senso di giustizia nel terribile periodo della pandemia in cui si opprimeva il popolo con un ricatto vaccinale.

Per avere espresso senza indugi le sue posizioni contro la tessera verde, l’ex vicequestore  era poi stato destituito. Il  suo tentativo di difendere i cittadini  e l’ avere espresso il suo pensiero non era piaciuto ai vertici della Polizia di Stato. Se la Dirigente si fosse girata dall’altra parte come molti o se si fosse fatta sospendere, come tanti altri che rifiutarono la vaccinazione contro il Covid, oggi sarebbe  nel suo posto di lavoro . Una grave ingiustizia.

Una punizione eccessiva adottata come monito  per invitare i suoi colleghi al silenzio. Colpirne uno per educarne cento era forse il postulato dietro a una reprimenda  senza appello. Oggi che un’ondata di malori improvvisi, anche all’interno delle forze dell’ordine, sta destando l’attenzione di trasmissioni libere come ‘Fuori dal Coro’ di Mario Giordano, la prospettiva assume contorni sempre  più inquietanti.

Alla luce di questi elementi,  la battaglia della Schilirò si tinge di eroismo. Nell’ultimo anno 50 poliziotti sani, sono stati stroncati da malori improvvisi, 7 nell’ultimo mese.  Una situazione preoccupante che ha indotto il Sindacato di polizia OSA a richiedere  al Ministero dell’Interno delucidazioni in merito all’aumento esponenziale del numero di decessi. Anche nella polizia penitenziaria si ravvisa la stessa emergenza: negli ultimi tredici mesi  sono morti 41 agenti in modo inatteso con un aumento del 200 per cento in più rispetto agli anni precedenti.

Abbiamo incontrato l’ex vicequestore per sapere  cosa ne pensi e a cosa si dedichi oggi.

Nunzia, se potessi tornare indietro, saliresti ancora su quel palco?

‘’Certo. Mi aspettavo il licenziamento, ma ho peccato d’ingenuità perché credevo che dopo di me, in massa, le forze dell’ordine si sarebbero fatte sospendere per impedire l’entrata in vigore del green pass. Se nessuno si fosse prestato a controllarlo, non sarebbe mai entrato in vigore. Invece non è stato così. Quindi mi sono sacrificata senza poter raggiungere l’obiettivo che mi ero prefissata.’’

 Sei stata licenziata perché un poliziotto che non appartenga al Sindacato allora,  non ha il diritto di esprimere le proprie opinioni?

‘’Questo lo vedremo al termine di in uno dei processi che ho in piedi. Ho fatto anche due ricorsi straordinari al Presidente della Repubblica e quindi vedremo come motiveranno le eventuali sentenze e cosa scriveranno’’.

La tua vicenda quindi è chiusa formalmente, ma la questione è in parte in sospeso?

‘’Il discorso è  molto complesso dal mio punto di vista e da quello di tanti altri, un dirigente di polizia, ma anche un poliziotto,  mantiene sempre i diritti costituzionali,  non ho firmato un contratto dove ci fosse scritto  che quei diritti li avrei persi. Quel giorno sul palco li ho esercitati come ho precisato immediatamente. Articolo 17 e 21 della Costituzione’’.

Inoltre eri in borghese e non in divisa..

‘’Mi hanno contestato di essere stata presentata come vicequestore, ma io non posso essere licenziata perché mi hanno presentata come tale, tanto più che  ero stata l’immagine della polizia ed ero stata mandata ovunque. Che io facessi la poliziotta lo sapevano tutti, bastava cliccare su internet perché uscissero dieci pagine su di me’’.

Hai sempre combattuto per i diritti delle donne, sei stata spesso ospite di programmi televisivi, eri comunque un volto conosciuto..

‘’Esattamente, non è che fossi nei servizi segreti, non ho infranto nessun voto di segretezza. Lo dissi, il 25 settembre del 21, ormai sono passati alcuni anni. Se verrò punita, allora vorrà dire che non siamo in democrazia.’’

Dato che te lo aspettavi di essere licenziata, perché invece di preservarti, hai messo a rischio la tua carriera?

‘’Grazie per avermelo chiesto, nessuno lo aveva mai fatto finora. Noi viviamo in una società dove pensiamo che a contare sia solo la  materia e tutti cerchiamo di salvaguardare quel poco o tanto che abbiamo, per me non è così, non è mai stato cosi. Ho deluso tantissime persone, me ne rendo conto, ma per  me è l’esatto contrario, sono loro che hanno deluso me. Dal mio punto di vista ci sono cose più importanti. Non posso e non potevo tollerare di vivere in una società ingiusta, non potevo dare il mio contributo e il mio assenso ad un’ operazione del genere, come quella del green pass. Ero stata assunta per difendere tutti i cittadini italiani, non soltanto quelli con la tessera verde che mi faceva ripiombare nel periodo fascista. La tessera verde era quella fascista e il green pass era più severo del lasciapassare fascista. Queste cose non si possono dimenticare’’.

Non ti è sembrato strano che i vaccinati stessi non abbiano sentito l’urgenza di scendere in piazza per difendere la libertà di chi non intendeva vaccinarsi?

‘’Questa mancanza dice molto sull’assenza di umanità.  Sulla fine dell’umanità. Ecco perché questa vicenda non può essere dimenticata. Mi auguro che questo serva per il futuro”.

Come commenti un numero crescente di decessi e malori improvvisi?

‘’ Basterebbe poco per verificare se vi sia ad esempio correlazione fra arresti cardiaci e miocarditi adesso anche riconosciute da Ema, commissione europea e sieri, ma pare che nessuno voglia osare. Residui di questi sieri a Mrna sono stati trovati anche dopo trenta giorni dal decesso, ma come ricorderete  per Aifa si devono contare  solo le morti che si verificano  nei 14 giorni successivi all’inoculazione.’’

Nuovi studi e nuove prospettive

A cosa ti dedichi ora?

‘’Il mio sogno è sempre stato quello di sostenere le persone. Ognuno di noi ha una missione. Io sto bene quando faccio qualcosa per gli altri e li aiuto. Come poliziotta cercavo di far sentire le persone al sicuro al punto tale di esprimere al meglio ciò che sono. Ma ho compreso che  il vero senso di sicurezza viene da dentro. Ho capito che la realtà esterna si cambia solo dall’interno. Se prima le persone non comprendono quale sia il proprio potere attraverso un risveglio individuale, non esisterà mai un gruppo in grado di cambiare la società. Mi pare evidente  che una moltitudine di conigli o di dormienti non abbia potere sulla realtà che potrà sempre e solo subire’’.

Hai intrapreso una nuova professione?

 ‘’Sto prendendo anche una seconda laurea  in psicologia, la prima ce l’ho in giurisprudenza.  Ma aldilà dei miei studi, ho deciso di dedicarmi alla parte spirituale. Attraverso esperienze oltre il confine, accompagno le persone in un viaggio fuori dal corpo per conoscersi e scoprire chi sono. Non possiamo essere concentrati solo sulla materia. Noi abbiamo due emisferi quello sinistro deputato alla logica e alla razionalità e quello destro, mistico, intuitivo, creativo. Dobbiamo farli lavorare entrambi’’.

Il tuo è un coaching emotivo, una meditazione guidata, un viaggio dell’anima.  Un nutrimento interiore. Ciò che Brian Weiss definisce ‘’ Ipnosi regressiva’’.  Una ricerca psicologica per conoscersi e guarire. Chi volesse saperne di più, dove può trovarti?

‘’ E’ un percorso alla scoperta di noi stessi, delle nostre vite precedenti, ma soprattutto un cammino  per capire chi siamo e risolvere i piccoli o grandi problemi che ci portiamo dietro da esperienze pregresse e che  non siamo riusciti a superare. Ho una mail: appuntamenti.nandra@gmail.com’’.