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NON PAGHERÀ NULLA | Sfreccia a 255 km/h e il giudice gli dà ragione: multa stracciata e finisce a tarallucci e vino

Prendi la multa ma puoi annullarla

Queste multe si possono annullare - pexel - romait.it

Corri a tutta velocità, ti multano ma poi puoi annullare tutto e te la cavi con una stretta di mano. Assurdo ma è successo

Nel cuore del Lazio, si parla con stupore e un pizzico di incredulità di un episodio che ha dell’incredibile: una multa per eccesso di velocità, con una velocità registrata oltre ogni limite, è stata clamorosamente annullata.

La notizia, che ha cominciato a circolare nelle ultime ore, ha immediatamente attirato l’attenzione di cittadini, automobilisti e addetti ai lavori. In una regione dove le contravvenzioni per eccesso di velocità sono all’ordine del giorno, la cancellazione di una sanzione così rilevante ha suscitato un acceso dibattito tra chi invoca il rigore per la sicurezza stradale e chi, invece, denuncia falle nei sistemi di rilevamento.

Le voci si rincorrono, c’è chi parla di un errore tecnico, chi sospetta negligenze, chi si interroga sulla validità degli strumenti utilizzati per rilevare le infrazioni. Di certo, l’episodio ha fatto discutere e riacceso i riflettori sulla questione dell’affidabilità degli autovelox e sulla loro regolare omologazione.

Se da un lato il loro utilizzo è ritenuto fondamentale per contenere gli eccessi di velocità, dall’altro non mancano le polemiche legate a dispositivi installati in modo scorretto o privi dei requisiti richiesti dalla normativa.

Le novità introdotte di recente

In questo contesto, si inserisce anche il recente aggiornamento del codice della strada, che ha introdotto modifiche sostanziali con l’obiettivo dichiarato di migliorare la sicurezza. Le nuove regole, entrate in vigore di recente, toccano diversi ambiti: maggiore severità per chi guida sotto l’effetto di alcol o stupefacenti, tolleranza zero per i recidivi, norme più stringenti per quanto riguarda la circolazione nei centri abitati e, ovviamente, una revisione sull’uso degli autovelox.

Tra le novità più discusse, spicca proprio la parte dedicata agli strumenti di rilevazione della velocità: ora si richiede che tutti i dispositivi siano non solo tarati regolarmente, ma anche espressamente omologati.

Inoltre, gli enti locali dovranno motivare l’installazione degli autovelox fissi, giustificandola con dati concreti sull’incidentalità o particolari criticità del tratto stradale. La riforma, secondo il governo, punta a rendere le strade più sicure, ma anche a evitare l’abuso di multe automatiche a scopo di cassa.

Caso storico
Notizia che fa scalpore – pexel – romait.it

Il caso che fa discutere

E proprio in questo clima di rinnovata attenzione alle regole, si scopre che la vicenda non è avvenuta in Lazio, ma in Piemonte, nei pressi di Novara. A riportarlo è il sito vigevano24.it, che racconta il caso di un automobilista sfrecciato a ben 255 chilometri orari lungo un tratto autostradale. La sanzione, in teoria pesantissima, è stata annullata dal giudice di pace, perché l’autovelox che aveva rilevato l’infrazione non risultava omologato, ma soltanto approvato.

Una differenza tecnica che però, secondo la normativa vigente, rende nullo l’accertamento. Il giudice ha stabilito che in assenza dell’omologazione, un passaggio burocratico distinto dall’approvazione, il rilevamento non ha valore legale. Di conseguenza, la multa è stata revocata, così come la decurtazione dei punti e la sospensione della patente che erano inizialmente previsti. Un caso che sta facendo scuola e che potrebbe aprire nuovi scenari su molte altre sanzioni, alimentando ulteriori ricorsi.