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Nicola Franco papà di Giulia: Ci stiamo abituando alle prepotenze

“Lei sta bene fisicamente, le ha fatto male vedere il silenzio intorno. Ha pianto per la rabbia, perché tutti hanno visto, ma nessuno ha reagito”

Nicola Franco, padre della quindicenne Giulia, aggredita da due nomadi sul 451 per aver avvertito una ragazza che stava per essere borseggiata, è intervenuto questo mattina a Radio Roma Capitale, nella trasmissione di Francesco Vergovich. "Purtroppo ci stiamo abituando a questi fatti di violenza e prepotenza, come se fosse una cosa normale. Il fatto di Giulia è stato particolare: ha assistito a uno scippo sull’autobus, pieno di gente che rientrava a casa, e quando ha visto che nessun adulto stava intervenendo ha avvertito la ragazza vittima dello scippo. Questo ha scatenato la reazione dei due nomadi, un uomo e una donna con l’aggressione, neppure tanto violenta perché c’è stato uno schiaffo, un calcio e una tirata di capelli, ma la cosa che fa più male è che nessuno l’ha difesa.

Fino a quando non ci tocca in prima persona, stiamo tutti tranquilli. Sto cercando di risvegliare un senso civico che bisognerebbe tutti avere. È facile fare i leoni da dietro una scrivania o davanti ad un microfono, ma la vita è un’altra storia e tutti possiamo vedere soprusi o violenze. Ognuno dovrebbe fare qualcosa". E Giulia ora come sta? "Lei sta bene fisicamente, le ha fatto male vedere il silenzio intorno. Mi ha detto di aver pianto per la rabbia, perché tutti hanno visto, ma nessuno ha reagito".

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