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Nelle case degli italiani non mancavano mai

Le famiglie italiane facevano sacrifici economici per avere un’enciclopedia in casa a disposizione dei figli studenti

Volumi dell'Enciclopedia Motta

Volumi dell'Enciclopedia Motta

Negli anni ’70 e ’80, l’Enciclopedia era un elemento comune nelle case degli italiani e in molte altre parti del mondo. Le enciclopedie erano una fonte importante di informazioni prima dell’era di Internet e dei computer personali. Quando ancora i motori di ricerca non erano a disposizione del grande pubblico come lo è oggi Google, coprendo il 79% delle ricerche online, possedere un’enciclopedia era un motivo di orgoglio delle famiglie italiane.

Si facevano sacrifici economici per avere un’enciclopedia in casa, un aiuto per i figli che frequentavano la scuola dalle elementari fino alle superiori. Diderot assegnò all’Enciclopedia un compito: quello di riunire le conoscenze sparse sulla terra, trasmettendo il patrimonio culturale ai posteri.

Negli anni ’70-80 avere un’enciclopedia sugli scaffali della propria libreria rappresentava una cosa seria. Quando ancora non erano diffuso l’uso del telefono mobile, i rappresentati delle Enciclopedie più importanti svolgevano il loro lavoro di convincimento all’acquisto, porta a porta, direttamente nelle case, e i figlioli seguivano con trepidazione le fasi dell’accordo tra i genitori e il venditore. Tra le migliori enciclopedie vendute in Italia spiccavano la Treccani e i volumi della Motta.

Vediamo alcune caratteristiche e considerazioni relative all’uso delle enciclopedie in quegli anni:

  1. Enciclopedie cartacee: Le enciclopedie erano principalmente pubblicate sotto forma di volumi cartacei, spesso con diversi tomi o volumi per coprire una vasta gamma di argomenti. Le enciclopedie più famose includono l'”Enciclopedia Britannica”, l'”Enciclopedia Treccani” in Italia e altre edizioni locali o nazionali.
  2. Riferimento per l’istruzione: Le famiglie acquistavano spesso enciclopedie come parte della loro libreria domestica per scopi educativi. Erano utilizzate per cercare informazioni su una vasta gamma di argomenti, da storia e scienze a geografia e letteratura. Gli studenti spesso le utilizzavano per i compiti e i progetti scolastici.
  3. Approfondimento culturale: Le enciclopedie erano considerate una risorsa preziosa per l’approfondimento culturale e l’autoapprendimento. Le persone potevano leggere articoli su argomenti di interesse personale o consultare informazioni di base su questioni che suscitavano la loro curiosità.
  4. Limiti delle enciclopedie: Sebbene fossero una fonte affidabile di informazioni, le enciclopedie avevano dei limiti. Le informazioni erano statiche e non aggiornate regolarmente, quindi potevano diventare obsolete con il passare del tempo. Inoltre, le enciclopedie non coprivano necessariamente tutti gli argomenti e spesso mancavano di dettagli su eventi o sviluppi recenti.
  5. Accesso alle enciclopedie: Le enciclopedie erano generalmente disponibili in biblioteche pubbliche e scolastiche, ma molte famiglie le possedevano anche in casa. Gli acquirenti potevano scegliere tra diverse edizioni e marche in base alle loro preferenze e al loro budget.
  6. Sostituite dall’era digitale: Con l’avvento di Internet e l’accesso facile a motori di ricerca come Google e a enciclopedie online come Wikipedia, l’uso delle enciclopedie cartacee è diminuito significativamente negli anni successivi agli anni ’80. Le enciclopedie digitali permettono un accesso più rapido e aggiornato alle informazioni.

In definitiva, negli anni ’70 e ’80, l’Enciclopedia era una risorsa importante per l’istruzione, la cultura e la consultazione delle informazioni in molte case italiane. Tuttavia, con l’avanzare della tecnologia, le enciclopedie cartacee sono state gradualmente sostituite dalle fonti digitali più accessibili e aggiornate.