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Malgrado tutto Trump è l’uomo più ammirato e merita il Nobel per la pace

Joe Biden avrà anche vinto il confronto elettorale con Donal Trump, ma dovrà fare molta attenzione alla sinistra radicale

Donald Trump

Trump bannato da Twitter

Da un recente sondaggio della Gallup (agenzia di sondaggi statunitense), è emerso con chiarezza che Donald Trump sia il personaggio più ammirato dal popolo americano. Ha superato di tre punti percentuali il predecessore presidente Barack Obama. Mentre Joe Biden si è fermato ad uno scarso sei per cento. Negli Stati Uniti non si era mai verificato che un ex presidente scendesse in campo per sostenere direttamente il candidato Biden. Che interessi si nascondono dietro questo impegno politico?

Sarà breve il mandato di Joe Biden?

Forse dopo il mandato di Biden, molti sostengono che sarà breve, vorrà candidare sua moglie Michelle o si nasconde altro? Come può il personaggio Trump cosi ammirato dal popolo americano aver perso le elezioni? Molti commentatori di politica si pongono la domanda. Purtroppo Trump ha avuto tutti i poteri forti contro, compresa anche la stampa. Se non fosse scoppiato il Covid-19, Trump avrebbe vinto tranquillamente la competizione politica, che l’avrebbe incoronato per il secondo mandato. Purtroppo non essendo un uomo di sistema è stato bersaglio di tutti.

Biden nella sua vita ha fatto solo politica per cui uomo collaudato di sistema. Un uomo ricco come Trump, non ha permesso alle lobby di fare affari. E’ stato un presidente brillante, capace e conoscitore della macchina finanziaria riportando il Pil degli Stati Uniti d’America all’otto per cento e la disoccupazione quasi a zero. Un presidente che passerà alla storia e sarà per sempre ricordato sia dagli americani che dai potenti del mondo.

Trump ha mantenuto la pace nel mondo

Un presidente che si è impegnato riuscendoci a mantenere la pace nel mondo, a differenza di altri presidenti che hanno cavalcato le guerre. Il premio Nobel per la pace dovrebbe essere riconosciuto a Trump che ha mantenuto la pace nel mondo. Fra qualche giorno non sarà più presidente e fioccheranno inchieste e indagini per eliminarlo politicamente. Cosi anche Berlusconi. Anch’egli non di sistema, è stato bersaglio della stampa, dai sindacati e dai poteri forti, oltre agli enormi ostacoli creati da Bossi, Casini e Fini che non lo hanno mai fatto governare.

Come si può commentare quello che sta accadendo in America attraverso la lettura dei giornali italiani che sono quasi tutti schierati con Joe Biden? Se un cittadino, di qualsiasi nazione al mondo è convinto di aver subito un torto, cerca di difendersi o accetta passivamente il sopruso? Quello che è accaduto a Capitol Hill, nella sede del Governo degli Stati Uniti, è ancora da decifrare. Tutto sommato l’invasione è stata pacifica. Dobbiamo ancora capire come siano morte 5 persone. Seguendo i telegiornali italiani ricordo che dopo lo spoglio dei voti espressi in presenza era chiara la vittoria di Trump. Ricordo anche che Biden in una esternazione pubblica sosteneva che era necessario attendere lo spoglio delle schede elettorali dei voti espressi per corrispondenza.

Sta di fatto che lo spoglio ha ribaltato il risultato. Può l’America meritarsi questo sistema elettorale? Cerco soltanto di narrare i fatti non schierandomi a favore di nessuno. Mentre alcuni commentatori sputano sentenze contro uno e a favore dell’altro.

Il compito dei giornalisti è quello di narrare i fatti o di commentarli?

Quando avremo una libera stampa in un libero Stato? Certamente fin quando il governo eroga contributi a fondo perduto alla stampa, gli editori e tantomeno i giornalisti saranno mai liberi. In Georgia la vittoria dei Democratici è stata avvantaggiata dallo scontro tutto interno ai repubblicani per il controllo del partito. Joe Biden avrà anche vinto, ma dovrà fare molta attenzione alla sinistra radicale che è uscita rinforzata dalle ultime lezioni, oltre ai due rappresentanti eletti in Giorgia.

Cesare Giubilei

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