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Loretta Goggi: Benedetta Primavera consacra la Star che viene da lontano

Il successo di Benedetta Primavera, consacra una delle professioniste più amate della tv italiana, relegata sempre a ruoli secondari, finalmente ha trovato il suo momento di gloria

Loretta Goggi

Loretta Goggi

Il successo di Benedetta Primavera, consacra Loretta Goggi come una delle professioniste più amate della tv italiana. Lei, relegata sempre a ruoli secondari, finalmente ha trovato il suo momento di gloria.

Era iniziata tra mille problemi l’avventura in prima serata di Loretta Goggi, con il varietà di Rai1, affiancata da Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu e prodotto da Rai Direzione Intrattenimento Prime Time, in collaborazione con Blu Yazmine. Uno show costruito su di lei e dal titolo emblematico Benedetta Primavera, che rovesciava in positivo il brano più famoso dell’artista romana.

Loretta Goggi e le critiche di Aldo Grasso: “non all’altezza”

Bisogna trovare parole gentili per dire che il programma non è stato all’altezza delle attese”, aveva scritto Aldo Grasso, sul Corriere della Sera. Il più cattivo dei critici televisivi se l’era presa soprattutto con Stefano Coletta, il direttore del Prime Time. Il quale rispose piccato sugli ascolti: “Se per fare carriera bastassero gli ascolti io sarei un king. A me invece interessa la qualità”.

A parte l’ego smisurato, viene subito da chiedersi dove Coletta abbia visto la qualità”, si era domandato Aldo Grasso.

La prima sfida con Buongiorno, mamma! 2 su Canale 5 era finita però in sostanziale parità: 3.018.000 spettatori (share 18,9%) per la fiction con Raoul Bova e Chiara Giannetta e 2.942.000 spettatori (share 18,6%) per la trasmissione della Goggi. Tuttavia le recensioni della critica fecero a pezzi lo show, senza attaccare la Goggi

Luca Bizzarri, Loretta Goggi e Paolo Kessisoglu
Luca Bizzarri, Loretta Goggi e Paolo Kessisoglu

Non solo gli ascolti, sono molti i fattori di successo di un programma

Tutti seguirono Grasso e bocciarono il programma. Al punto che Giancarlo De Andreis, figlio d’arte e autore del programma, fu costretto a distinguere che uno spettacolo non si misura solo in termini di share. Aveva ragione. Lo share è uno dei metri di giudizio non l’unico. Da anni, per colpa dei pubblicitari cui non interessa, il gradimento di un programma non viene più considerato in termini numerici. Il dato sarebbe utile invece per valutare come intervenire e cosa cambiare di un programma. De Andreis aveva rilevato un forte sostegno sui social, che oggi sono un parametro importante per valutare il gradimento di un personaggio, sia esso un politico o un cantante o uno sportivo. I social avranno sempre più potere nell’influenzare il pubblico perché la tendenza porta l’audience verso di loro e a lasciare le emittenti generaliste.

Eleganza, misura, competenza le doti di Loretta Goggi

I dirigenti più accorti si erano resi conto che le presenze di Loretta Goggi, come giurata a Tali e quali , godevano del favore del pubblico, tanto che Carlo Conti non poteva rinunciare al ruolo di giurata di qualità dell’artista. Gli altri sono oggettivamente dei comprimari comici, per aspetti diversi, anche se Malgioglio sa di cosa parla quando giudica una performance, lo fa mascherato al punto che inficia le sue stesse critiche. Ma sta bene così, giustamente, per Conti, che deve fare spettacolo, non gli esami ai cantanti.

Bisognava sfruttare questo tesoretto di fiducia, simpatia e affetto di cui Loretta godeva, senza neanche rendersene completamente conto. Timida ma professionista come poche, una volta superata la paura, ha accettato di calarsi nel ruolo.

Benedetta primavera è diventato quindi un nuovo varietà di Rai1 ma non solo una tv per i telespettatori più nostalgici. Era tempo che si cercava, nel panorama abbastanza ripetitivo e scontato delle televisioni italiane, qualcosa che fosse degno di investire un’ora del proprio tempo per non andare a dormire o per godersi un film su Netflix.

Loretta è una delle ultime star della generazione che faticava per emergere, che faceva le prove, che si impegnava per dare senso al proprio lavoro e che si costruiva la carriera non a base di spinte e raccomandazioni. Ha dovuto aspettare i 72 anni per tornare in prima serata. Sono dovuti tornare da lei perché il panorama presente non offre alternative di pari livello.

Funziona la conduzione ma non la narrazione

Tuttavia la prima ebbe il sapore di un flop. Giancarlo De Andreis, nella sua rubrica su DiPiùTV aveva osservato: “Feroci critiche hanno attaccato lo show di Rai1, ma senza colpire la sua grande protagonista. Il problema, quindi, non è la conduttrice ma il contenitore proposto, che necessita di una bella spolverata. “

Gli ospiti della prima puntata non avevano entusiasmato. Luca e Paolo due pesci fuor d’acqua. Il siparietto dei comici è sempre qualcosa “a parte” rispetto al modello di spettacolo in cui vengono inseriti. Fondere quei momenti con lo show è un a operazione complicata e spesso gli autori si trovano di fronte agli aut aut dei diretti interessati, che difendono la propria immagine. Ma uno spettacolo non è una giustapposizione di immagini differenti, come fece sapientemente Enzo Trapani in Due di tutto nel 1982.

Per Grasso si trattava di “un varietà dove tutti inseguono un modello alto che non riescono mai a raggiungere.Mietta non riusciva a raggiungere Mia Martini e Anna Tatangelo era anni luce lontana da Whitney Huston. L’attrice Claudia Francini e l’attore Marco Giallini stridevano in quel contesto.  Vespa, Claudio Amendola e il solito prezzemolo Flavio Insinna c’entravano come il cavolo a merenda. La critica scoprì che mancava la narrazione, il filo logico che unisce tutto quel collage di cose differenti incollate male tra loro.

Loretta Goggi alla conferenza stampa di Bendetta Primavera
Loretta Goggi alla conferenza stampa di Bendetta Primavera

Loretta Goggi ha saputo ridare valore alla parola varietà

Alla fine delle quattro puntate la situazione s’è rovesciata. Gli ascolti dell’ultima serata sono paradossalmente anche inferiori a quelli della prima: 17% di share con 2.648.000 spettatori, ancora in sostanziale parità con Felicissima Sera di Pio e Amedeo, con il 18,1% di share e a 2.540.000, ma che ha chiuso mezz’ora più tardi della Goggi. Uno strattagemma che si fa per recuperare pubblico, e contentare gli inserzionisti, quando il programma concorrente è terminato. Eppure è cambiato il giudizio complessivo. Per Francesco Canino sul Fatto Quotidiano del 1° aprile “Ci sono programmi destinati a finire al fondo degli annali tv e altri invece destinati a lasciare un segno profondo. Benedetta Primavera appartiene di diritto alla seconda categoria, con una aggiunta non secondaria: Loretta Goggi è tornata dopo trent’anni a fare lo show in grande stile e ha saputo ridare valore alla parola varietà. Da decenni si dice che il varietà è morto, ma lo spettacolo di Rai1 ha dimostrato che non è vero, semplicemente ha cambiato pelle e se ci sono gli artisti, se ci sono le idee, se c’è la materia prima su cui lavorare, allora ecco che può tornare a graffiare.

Cos’è cambiato rispetto alla prima puntata?

La tipologia di alcuni ospiti in primo luogo. Forse qualche imposizione in meno e qualche scelta logica in più hanno spostato il racconto su spiagge più accettabili per Loretta. Così con Ambra Angiolini e Morgan, con Ilenia Pastorelli e Romina Power, Simone Montedoro e Amanda Lear si “osava” frequentare territori meno convenzionali per la tv di adesso, che si ritrova sempre nei soliti Flavio Insinna, Giorgio Panariello, Mara Venier, Carlo Conti e Bianca Guaccero.

Il dialogo sostituiva l’intervista. L’improvvisazione, ancorché prevista, scaldava lo sketch. Con Lucia Ocone e Sergio Friscia si è entrati in una comicità più “magnereccia”e meno di maniera. Il viaggio tra passato e presente, lo Ieri e oggi di un tempo, ha funzionato, come sempre, col pubblico over 65 della Rai. Le imitazioni gradevolissime di Ursula von der Leyen e della Regina Elisabetta II, sulla falsariga dell’insegnamento di Alighiero Noschese, come Loretta ripete a ogni piè sospinto, sono state una garanzia.

Infine il gioco del duetto canoro con grandi artiste come Fiorella Mannoia, Patty Pravo, Giorgia e Serena Rossi hanno toccato le corde emozionali giuste per soddisfare l’audience. “Erano anni che non cantavo” ha detto Loretta dopo il duetto con Giorgia. Al di là della (astuta) emozione mostrata, effettivamente, Signora Goggi chapeau!

*Immagine dalla pagina Facebook ufficiale di Loretta Goggi