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Liceo Righi di Roma: Cari studenti, siate azione, fate sharing!

E’ così che Alessandra Graziosi, si rivolge grintosamente ad una platea di studenti in cogestione al liceo scientifico Righi di Roma

E’ così che Alessandra Graziosi con una parola, si rivolge grintosamente ad una platea di studenti in cogestione al liceo scientifico Righi di Roma fino ad oggi, 5 febbraio. Righi fu uomo di grande cultura sostenuta da una curiosità che la rese vastissima. Era Ingegnere e fu insegnante di fisica. Famoso lo studio sulle proprietà elettromagnetiche. Guglielmo Marconi seguì le sue lezioni e fu fondamentale per la nascita delle telegrafia senza fili, (grazie!). Fu più volte candidato al premio Nobel.

Una frase specifica dei suoi scritti scientifici potremmo leggerla nell’ambito della formazione umana: “Un corpo elettrizzato in moto, in conseguenza del campo magnetico da esso così creato e della reazione di questo, si comporta come se la sua massa materiale fosse divenuta più grande”.

E’esattamente ciò che afferma Alessandra Graziosi, COE e advisor, Chief Executive Officer/ amministratore delegato e guida, ma come Lei stessa si definisce “un’intermediaria, una educational innovator”. In questi giorni ha la possibilità di rivolgersi direttamente agli studenti. Alessandra Graziosi parte direttamente dall’esperienza personale e afferma che “Se 10 anni fa, mi avessero dato l'opportunità di avere menti così all'avanguardia alle mie lezioni, di certo avrei fatto ancora meglio e avrei avuto una guida” perché “Se ad uno studente diamo la possibilità di capire” visto che troppo spesso “mancano i punti di riferimento a questi ragazzi” ed “hanno idoli di sport musica si, ok! e poi?” Possiamo dare loro una chiave di lettura importante di azione per la crescita del sé”.

E qual è secondo Lei? “la parola chiave è sharing”

“Sono una startupper romana che insieme ad altri colleghi abbiamo deciso di appoggiare l'Istituto Righi nella sua programmazione alternativa, proponendo ai 180 ragazzi aderenti circa, il mondo startup in 3 giorni: lancio delle idee, fino ai progetti da realizzare con premi di formazione. Il cuore di tutto questo è lo sharing, che spesso usiamo senza nemmeno saperne il significato.”

Le idee, i progetti hanno bisogno di stimoli, di essere ricercati nella propria mente, tirati fuori con una esercitazione faticosa ma esaudente. Ad un certo punto non si sa bene come, cosa o quando, all’improvviso arriva. E’ una propria illuminata idea. Il cervello elabora ed ecco che si è inspirati. Ma non basta! L’ispirazione deve essere ben studiata, progettata, realizzata, corretta. Un foglio bianco, una tela vuota o un masso di marmo che diventa “La Pietà”.

Alcune volte gli insegnanti ripetono continuamente “leggete, fate esperienza, visitate, sentite, ascoltate” sanno perché. L’invito di Alessandra Graziosi ai professori infatti è “fateli pensare, fateli dibattere. Permettetegli di farli uscire come personalità e non come studenti. Dovrebbero fornire strumenti di dibattito di costruzione di personalità”. Le piace l’idea di una insegnate che partendo dall’argomento di una pagina antologica, stuzzica la classe a tirar fuori un proprio pensiero, a confrontarlo, ascoltare passi di altri grandi scrittori e dopo aver fatto immersione nella pagina da studiare, navigare sul foglio bianco.

Esperienze interessanti quelle delle Cogestioni. Pensate e realizzate con lo spirito della condivisione, incrocio di vita dell’universo scolastico, si possono scoprono risorse impensabili. Tra i genitori, i figli/studenti, insegnanti e professionalità/ex studenti anche. Un travaso del flusso positivo. Una settimana necessaria. Poi però, si torna a lezione più ricchi che mai.

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