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Lazio, scoperta la necropoli preistorica: trovato un ragazzo morto da 14.000 anni | È il primo italiano della storia

Necropoli

Scoperti dei resti umani nella necropoli più antica del Lazio - Romait.it - foto Canva

Dopo un lungo scavo archeologico, sono emerse delle inaspettate ossa preistoriche: ecco tutto ciò che è stato portato alla luce.

E’ bastato uno scavo di appena due metri quadrati per fare una scoperta ai limiti di un film fantascientifico. In questo caso ci troviamo nel Lazio, e più precisamente nel Riparo Blanc, la necropoli più antica della Regione, situata nella zona Circeo, a picco sul mare.

Solitamente con una intensa e prolungata attività archeologica si spera di trovare come minimo dei resti ossei di animali o perfino di essere umani risalenti alla preistoria. Ed è proprio ciò che è accaduto anche questa volta, sebbene lo stupore tra i presenti sia arrivato dopo.

Sono stati rivenuti degli arti di uno scheletro di donna, che presentano dei segni di profondi tagli effettuati per staccare carne e muscoli dal corpo. Questo a riprova che ci si trova di fronte a dei cacciatori-raccoglitori del Mesolitico, ovvero qualche millennio prima che l’Homo Sapiens iniziasse a praticare l’agricoltura. Ma non è tutto, perché sono stati portati alla luce altri scheletri decisamente unici nel loro genere.

I rinvenimenti preistorici

Durante lo scavo sono stati riesumati anche gli scheletri di altri sette individui, tra cui dei bambini, tutti risalenti tra il 9300 e il 7300 a.C. Si tratta della prima volta in cui sono stati documentati nel Lazio resti umani di questo periodo.

Gli studiosi hanno sottolineato la rarità di questa scoperta, se si considera che nell’Italia centrale sono stati trovati reperti simili in appena una decina di siti. Il sito della necropoli aveva già attirato l’attenzione dei ricercatori negli anni ’60, restituendo le prime tracce di sepolture. Poi è stato abbandonato.

Scheletro
Scoperti dei resti umani nella necropoli più antica del Lazio – Romait.it – foto Canva

I risultati delle analisi

Grazie a delle analisi eseguite sul corpo della giovane donna, che presenta un arto superiore quasi intatto, sono emersi dei dettagli molto interessanti. Sembra che il corpo sia stato manipolato dopo la morte. L’omero presenta dei segni di taglio effettuati con uno strumento in pietra, eseguito per staccare le masse muscolari.

Ci sono varie ipotesi per spiegare questo dato, molto raro nella documentazione preistorica italiana: si trattava di una pulizia delle ossa finalizzata a un trattamento rituale del cadavere. Un’altra ipotesi lo vede come un atto di cannibalismo. Per il soprintendente di Riparo Blanc, si tratta di “un altro caso che attesta l’importanza del Circeo nelle prime epoche dell’uomo”.