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Lazio 3-1 Genoa: i biancocelesti agganciano il Milan

La squadra di Simone Inzaghi batte il Genoa all’Olimpico e prosegue nella sua personale striscia di imbattibilità giunta ad 8 gare

Torna la serie A, dopo due settimane di sosta, con la tredicesima giornata. La Lazio continua la sua striscia di imbattibilità di 8 partite, la migliore sino ad ora in questo campionato, battendo in casa il Genoa per 3-1.

I biancocelesti tengono subito il pallino del gioco cercando subito di far male agli ospiti che, però, si chiudono bene in difesa e rendono difficile la manovra alla squadra di Inzaghi. Al 10’ minuto, la Lazio sblocca il risultato con una perla di Felipe Anderson che vale il prezzo del biglietto per gli spettatori accorsi allo stadio Olimpico. Punizione dal limite scodellata in mezzo da Biglia, respinge un difensore ligure, si alza un campanile che arriva nei pressi di Felipe Anderson che, senza pensarci più di tanto, dai 25 metri, conclude con l’esterno e mette la sfera all’angolino, non può nulla Perin. La Lazio non perde la testa dopo il vantaggio e continua a tenere in mano il gioco applicando anche un pressing molto alto che non consente al Genoa di uscire. Al 20’ altro brivido per il Genoa con Milinkovic che scodella per Keita al limite, ottima sponda del senegalese a servire Immobile che stoppa e prova la conclusione da dentro l’area di rigore, in scivolata respinge benissimo Orban. Sul ribaltamento di fronte, i Grifoni trovano la prima palla gol con Pavoletti che attacca bene il primo palo sul cross di Ocampos, colpo di punta ad anticipare Wallace, palla di poco fuori. L’occasione del centravanti dei liguri, rinvigorisce il Genoa che alza il baricentro sfruttando gli esterni sulle fasce e inizia a mettere in difficoltà i padroni di casa. Alla mezz’ora doppia palla gol per la Lazio con la solita sgroppata di Keita sulla sinistra, palla in mezzo per Immobile che incorna verso la porta, respinge Burdisso, palla sui piedi di Milinkovic-Savic che da pochi metri conclude debolmente tra le braccia di Perin. A pochi secondi dal termine, altra buona azione dei padroni di casa, con Immobile che si inserisce sulla sinistra, palla in mezzo per Parolo che in estirada non trova lo specchio della porta.

Nella ripresa, i ritmi sembrano leggermente più bassi, ma ad alzarli ci pensano subito gli ospiti che trovano il pari al 51’. Ripartenza velocissima in contropiede, grande slalom tra due avversari di Ocampos che si accentra e incrocia un rasoterra chirurgico dal limite che si insacca all’angolino destro. Il pareggio per il Genoa è, però, solo un’illusione, la Lazio, difatti, torna avanti 4 minuti dopo grazie ad un penalty trasformato da Biglia. Felipe Anderson scappa sulla destra, supera in velocità Orban che in scivolata lo stende, Di Bello non ha dubbi e indica il dischetto. Dagli undici metri va il capitano biancoceleste Lucas Biglia che mette il pallone sotto la traversa riportando in vantaggio i padroni di casa. Al 64’ Parolo raccoglie lo stop di petto di Biglia e spara da fuori area un missile, palla che si stampa sul palo e nega il 3-1 alla Lazio. Doppio vantaggio che arriva un minuto dopo: Felipe Anderson si scontra al limite con Laxalt, dallo scontro ne nasce un rimpallo che si trasforma in un assist perfetto per Wallace che, da attaccante vero, controlla il pallone e batte Perin con un diagonale di potenza. Il Genoa sembra ormai alle corde e non riesce più ad impostare la manovra con una Lazio padrona assoluta del campo. Ad un quarto d’ora dalla fine, Immobile cerca di entrare nel tabellino marcatori con una staffilata dal fuori che esce di poco sopra il montante alto della porta difesa da Perin. Al 81’ Ninkovic prova a scuotere i suoi con una botta dal limite, Strakosha è reattivo e respinge la conclusione del centrocampista avversario. Sino al triplice fischio non accade più nulla e la Lazio può festeggiare una vittoria che consente ai biancocelesti di agganciare momentaneamente il Milan al terzo posto. Da segnalare l’espulsione nel finale di Orban per un contatto lontano dall’azione con Immobile.

*Foto di Claudio Pasquazi

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