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Lazio 2-1 Midtjylland, un passo verso la qualificazione per i biancocelesti

La Lazio batte il Midtjylland per 2-1 e compie un grande passo verso la qualificazione. Decisivi Milinkovic e Pedro

Sergej Milinkovic Savic colpisce di testa in un contrasto aereo contro il Midtjylland

La Lazio non vinceva in Europa League da 3 partite (1 sconfitta, 2 pareggi) e stasera ha portato a casa i 3 punti necessari per affrontare poi il Feyenoord nell’ultima giornata del Girone F. Se inizialmente l’undici di Sarri è sembrata un po’ disattenta, dal 35′ del secondo tempo ha preso in mano le redini del gioco e ha lasciato ben poco agli avversari. La Lazio ha tirato fuori il carattere e la maturità che chiedeva mister Sarri, infatti per la seconda volta vince una partita senza il capitano e leader Ciro Immobile. Sarri ha cambiato la Lazio in questa stagione e l’unica nota dolente è stata aver preso un goal “sciocco”. Per il resto: lezioni di calcio.

Primo Tempo

La partita si sblocca quasi subito quando all’ottavo minuto è Isaaksen a insaccare il goal dello 0-1. Gila, un po’ distratto effettua un cambio di gioco a mezza altezza, intercettato dall’esterno danese, che poi con un tiro ben calibrato beffa l’incolpevole Provedel. La Lazio non molla e cerca di reagire subito, anche se bisogna attendere il 20′ per vedere Basic calciare in porta e far provare un brivido al portiere del Midtjylland, Lossl. Dopo una bella incursione in area di Zaccagni è Felipe Anderson a servire Sergei Milinkovic-Savic, che al 36′ rimette la partita sul pareggio: 1-1 con una rasoiata che si insacca sul secondo palo. Da qui fino al termine della prima frazione è la Lazio a fare la partita, ma si chiude comunque sull’1-1.

Secondo Tempo

Il secondo tempo ricomincia sulla falsariga del primo, tuttavia è il Midtjylland a creare il primo brivido, colpendo la traversa con Dreyer al 48′. E’ l’unico squillo dei danesi per quasi tutto il secondo tempo, infatti al 58′, il subentrato Pedro, porta la Lazio in vantaggio con un rasoterra che beffa Lossl. Pochi minuti dopo Felipe Anderson ruba palla sulla trequarti danese e supera in slalom la difesa, poi, una volta davanti al portiere, lascia partire un tiro potente ma troppo centrale. Il pubblico dell’Olimpico va in visibilio al minuto 80′, perché Pedro finalizza una grande azione portata avanti da Felipe Anderson. Tuttavia l’arbitro dopo un’attenta revisione al VAR è costretto ad annullare la segnatura. Il risultato rimane sul 2-1 e il Midtjylland fa tremare i tifosi laziali quando all’84’ Kaba insacca a seguito di un rocambolesco rimpallo, poi, senza pensarci troppo, la terna arbitrale annulla per un evidente fuorigioco. Termina così la quinta partita della Lazio in questa Europa League. Grazie alle reti di Milinkovic e Pedro, i biancocelesti affronteranno il Feyenoord con molta più sicurezza.

Pagelle

Provedel – 6

Anche questa sera, un po’ come a Bergamo, Provedel non ha subito praticamente tiri in porta. Eccezion fatta per il goal, che di certo non è stata sua responsabilità.

Hysaj – 6,5

Il terzino svolge una partita diligente e spesso si propone in avanti. Fraseggia bene con Milinkovic e Cancellieri e non lascia quasi mai passare gli attaccanti avversari.

Romagnoli – 6,5

Come sempre governa la difesa in maniera ineccepibile. Sul goal può fare poco e per il resto della partita arriva sempre in anticipo su tutti i palloni.

Gila – 6

Nonostante l’errore che ha portato al goal dei danesi, il giovane difensore spagnolo ha la meglio in tutti i contrasti e negli uno contro uno. Gioca bene anche in impostazione, con estrema precisione e rapidità.

Marusic – 6,5

Il montenegrino fa una gran partita. Passa sempre un poco inosservato perché fa quel che gli si chiede, senza strafare e senza cercare colpi da teatro. Tuttavia non concede mai nulla agli avversari e quando c’è bisogno di lui in fase offensiva si fa sempre trovare pronto.

Marcos Antonio – 6

Anche lui ha un pizzico di responsabilità sul goal subito, ma poi, esattamente come Gila, svolge una partita di buon livello.

Milinkovic Savic – 7

Da capitano guida e coordina il reparto e tutta la squadra. Difficile avere la meglio contro di lui ed è quasi impossibile per Lossl parare il tiro del pareggio laziale. Onnipresente.

Basic – 6

Non si mette molto in luce ma impensierisce per primo la difesa danese. Poi si limita più alla fase di contenimento e riesce a spiccare meno.

Felipe Anderson – 6,5

A fronte di alcuni controlli palla un po’ superficiali, mette lo zampino in tutti e due i goal della Lazio. Forse sbaglia troppo nel secondo tempo, quando può finalizzare un’azione importante e portare la Lazio al triplo vantaggio.

Cancellieri – 5,5

Oggi gli è stata data un grande opportunità, che però non ha saputo sfruttare a dovere. Si muove meglio quando Felipe Anderson prende il suo posto al centro dell’attacco, infatti il ragazzo ha ancora l’indole da esterno.

Zaccagni – 7

Non ha segnato ma grazie a lui hanno avuto inizio tutte le azioni pericolose della Lazio. Inoltre colpisce una traversa con un gran tiro a giro. E’ come sempre imprendibile ed è il giocatore che, tanto per cambiare, subisce più falli tra tutti i compagni.

Cataldi – 6 (55′)

Il suo ingresso sposta di poco l’equilibrio della squadra, ma svolge un lavoro di gestione molto importante per portare a casa il risultato.

Vecino – 6 (55′)

Mette legna in campo ed è quel che serve a Sarri per l’ultima mezz’ora.

Pedro – 7,5 (55′)

Lo spagnolo spezza la partita e il suo brio da la spinta a tutta la squadra. Segna il goal del 2-1 e fa impazzire i difensori avversari quando porta palla. Poi mette in rete anche il goal del 3-1, che però viene annullato.

Romero – 6,5 (73′)

Vederlo giocare è un piacere per gli occhi e quando nei minuti finali recupera palla per compiere una galoppata di 60 metri si prende tutti gli applausi della Nord. Il ragazzo ha personalità

Casale – S.V. (82′)

*Foto dalla pagina ufficiale S.S. Lazio