La rete tramviaria romana tra stop, cantieri e nuove linee: il punto della situazione
Dal blocco totale di ottobre ai nuovi cantieri, un quadro aggiornato sul trasporto tramviario della Capitale

Il trasporto tramviario romano sta attraversando una fase complessa come non accadeva da anni. Nei prossimi mesi, tra cantieri, sospensioni totali del servizio, nuovi lavori e operazioni di manutenzione, il sistema tramviario capitolino vivrà una fase di trasformazione che avrà ripercussioni sia sui cittadini sia sull’organizzazione dei trasporti. I lavori non sono isolati: diversi cantieri si sovrappongono e rendono il quadro più complicato, ma l’analisi di questi lavori delinea lo stato attuale e le prospettive di questo asse della mobilità pubblica romana.
Dal blocco completo della rete programmato dal 6 ottobre alla partenza dei lavori per la nuova linea sulla Tiburtina, passando per i cantieri di rinnovo binari, gli interventi tecnici per ridurre rumori e usura e le difficoltà che frenano la realizzazione della tramvia Togliatti, la situazione è più complicata di quanto sembri.
Vediamo nel dettaglio cosa cambierà nei prossimi mesi.
Il blocco totale dal 6 ottobre: tram sostituiti da bus
Dal 6 ottobre tutta la rete tramviaria sarà sospesa sulle linee 2, 3, 5, 8, 14 e 19. Per circa due mesi, fino ad inizio dicembre, il servizio sarà garantito esclusivamente da autobus sostitutivi. La decisione arriva in seguito ai lavori programmati da Anas sulla Tangenziale Est, nella zona del Pigneto. Gli interventi riguarderanno piloni e impalcato e comporteranno la disalimentazione della rete elettrica dei tram e l’impossibilità di accesso e uscita dall’unico deposito operativo, quello di Porta Maggiore. I 60 giorni sono indicativi: tra meteo e imprevisti il cantiere potrebbe durare di più.
Parallelamente proseguiranno i cantieri per il rinnovo dei binari in tre punti strategici: al Celio, a piazzale Ostiense e a piazza Galeno. Nel primo caso i binari saranno rinverditi e si interverrà sui binari di precedenza, mentre all’Ostiense si procederà con la sostituzione degli scambi usurati, dando il via a quello che dovrebbe diventare il servizio “Archeotram” (https://www.odisseaquotidiana.com/2025/05/primo-viaggio-archeotram.html). A piazza Galeno verranno rinnovati quattro scambi e quattro crociere che oggi obbligano i convogli a compiere un percorso alternativo saltando la fermata.
Tutto questo dovrebbe portare, entro dicembre, a una rete pronta ad accogliere il primo convoglio CAF Urbos destinato a entrare in servizio.
Nuova tramvia Tiburtina: cantieri al via e bus deviati
Accanto ai lavori di manutenzione, parte un’opera nuova. Dal 3 ottobre sono iniziati i lavori della tramvia Verano-Tiburtina FS, la seconda nuova linea avviata dopo la Togliatti. Dopo mesi dedicati alla predisposizione delle aree e alle verifiche tecniche, compresa la bonifica dagli ordigni bellici, la corsia preferenziale di via Tiburtina verrà chiusa dal cimitero del Verano alla stazione.
I primi effetti si vedranno subito sulla rete bus: le linee 71, 163, 448, 490, 492, 495, 542, 545, 649 e 120F seguiranno percorsi alternativi, viaggiando in corsia promiscua nel tratto interessato dai lavori, questo è un passaggio necessario per costruire una linea che, nelle intenzioni del Comune, dovrebbe alleggerire il traffico e migliorare i collegamenti fra università, stazione ferroviaria e quartieri densamente popolati.
Rumori e usura: tornano gli antistridio
Nel frattempo Atac ha attivato un intervento tecnico mirato a ridurre i rumori dei tram. Con una determinazione specifica (DO 136/2025) l’azienda ha incaricato la Rail Industry System di ripristinare i dispositivi “ungibordo” sulle linee 2, 3 e 8. Questi sistemi, ormai usurati e non più riparabili per la mancanza di pezzi di ricambio, verranno installati in vari punti chiave: Arenula, Florida, Casaletto, Tiziano e Mancini.
Questi interventi servono sia per migliorare l’aderenza sia per ridurre il rumore dei convogli, uno dei disagi più segnalati dai cittadini nelle zone attraversate dai tram.
Tramvia Togliatti: un cantiere in difficoltà
Se alcuni cantieri avanzano, il discorso è diverso per la tramvia Togliatti. A quasi un anno dall’avvio dei lavori (21 ottobre 2024), la situazione appare critica. Dei circa 8 chilometri previsti, i lavori interessano solo i primi 900 metri nella zona fra Ponte Mammolo e via degli Alberini, dove è stato gettato il solettone di fondo che ospiterà i binari. Le tratte successive risultano rallentate o ferme in attesa dello spostamento di sottoservizi, come l’acquedotto interferente. I movimenti di terra nell’area di Togliatti FL2 si sono invece quasi fermati.
Il deposito di via Gino Severini è l’unico fronte dei cantieri che procede spedito, ma non basta a rispettare le scadenze fissate dal PNRR, che imponevano la fine dei lavori entro giugno 2026.
I ritardi dipendono da vari fattori: mancanza del progetto esecutivo definitivo, costi in aumento e soprattutto interferenze con sottoservizi non adeguatamente censiti, il Comune ha siglato un protocollo d’intesa con Acea e le imprese incaricate per provare a sbloccare la situazione, ma per ora non ci sono certezze sui tempi.
Chi vuole approfondire queste tematiche, seguire l’evoluzione dei cantieri e capire come cambieranno realmente i trasporti a Roma può trovare aggiornamenti quotidiani su Odissea Quotidiana, il blog dedicato alla mobilità della Capitale.
Andrea Castano – Odissea Quotidiana