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La propaganda di Bergoglio: il suo elemosiniere non paga i debiti. Il papa è solo Benedetto XVI

Abbiamo telefonato all’azienda elettrica titolare del credito di 300.000 euro che ci ha confermato che dopo tre anni, NÉ IL VATICANO, NÉ L’ELEMOSINIERE DI BERGOGLIO HANNO SCUCITO UN QUATTRINO per saldare il debito

Konrad Krajewsky, elemosiniere di Bergoglio

Konrad Krajewsky, elemosiniere di Bergoglio

Bergoglio: Zelensky lo ha invitato a Kiev come “l’ospite più atteso” e l’occasione potrebbe essere molto ghiotta per l’antipapa Francesco. Presentarsi al mondo come il risolutivo “uomo della pace”, “colui che ferma la tempesta al suo solo apparire”. Da quando è emersa la realtà incontestata del vero papa Benedetto XVI in sede impedita (Ratzinger non ha mai abdicato e il papa è solo lui, in stato di confinamento) Bergoglio sta spingendo al massimo sulla propaganda per cercare disperatamente una legittimazione “a furor di popolo” visto che, dal punto di vista canonico, la situazione è irrisolvibile.

Konrad Krajewsky, elemosiniere del Papa
Konrad Krajewsky, elemosiniere del Papa

Bergoglio e l’elogio di Lino Banfi

Così ha messo in campo varie operazioni, molto maldestre, peraltro: l’elogio a Lino Banfi per la sua difesa della Famiglia (al principe della commedia sexy anni ’70!); la messa per i defunti sulle tombe degli stupratori coloniali francesi LEGGI QUI; ben 18 puntate agiografiche di un programma Netflix su di lui; la puntatona su Canale 5; la “diretta in differita” da Fabio Fazio LEGGI QUI, la finta visita a sorpresa al negozio di dischi LEGGI QUI e oggi la falsa consacrazione di Fatima.

Insomma, avete capito il disastroso mood. Ma a proposito della narrativa dolciastra e manipolatoria sul presunto “papa misericordioso, dei poveri e della pace”, vi riporteremo dei fatti reali, trattando oggi dell’”elemosiniere che non paga i debiti”. Sembra una figurina proveniente da quegli antichi album del “Mondo alla rovescia”, ma nell’antichiesa antipapale di Bergoglio, dove regna l’anti-logica, è del tutto normale.

Consacrazione di Russia e Ucraina

Questo pomeriggio, alle 18.30, dal santuario di Fatima il cardinale (di nomina bergogliana, quindi nulla) Konrad Krajewsky (quello che va in giro con la Vespa, come “noi giovani”) celebrerà unitamente a Bergoglio la pseudo-consacrazione “dell’umanità, della Russia, dell’Ucraina, della Chiesa, di noi stessi” e di chi più ne ha più ne metta. Un’iniziativa che disattende completamente le richieste della Beata Vergine di Fatima con un atto di consacrazione infarcito di ammiccamenti esoterici, massonici, modernisti di cui abbiamo scritto ieri LEGGI QUI.

Per fortuna, il vero Santo Padre Benedetto XVI, che nel 2013, si è auto esiliato in sede impedita, per restare il vero papa (emerito, da emereo, colui che ha diritto) si è dissociato completamente, annunciando che pregherà per conto proprio. (Nessuno lo ha capito però).

L’elemosiniere di Bergoglio

Ora, Krajewsky ricopre il ruolo di elemosiniere di Bergoglio ed ebbe una certa visibilità rendendosi protagonista di alcuni gesti plateali improntati a una presunta carità esibita e demagogica, lontana anni luce dal precetto evangelico: “Non sappia la vostra destra cosa fa la sinistra”.

Se ricordate, nel 2019, lo pseudo-prelato, improvvisandosi elettricista, aveva riallacciato la corrente a un palazzo romano di via S. Croce occupato da anni.

Era infatti dal 2013 che nessuno degli abusivi pagava l’elettricità, maturando un arretrato di ben 300.000 euro e l’azienda elettrica si era decisa a staccare il contatore. Il palazzo occupato si rese protagonista, poi, a Capodanno di un rave party, con risse, spaccio di droga, ubriachezza molesta, vendita non autorizzata di alcolici e decine di altri illeciti che continuano ancor oggi. La situazione stagna, infatti, nella più crassa illegalità.

Il Krajewsky, rispondendo fieramente alle contestazioni di Salvini per questa sua iniziativa, dichiarò che AVREBBE PAGATO LUI STESSO I 300.000 EURO DI DEBITO e che avrebbe pagato anche le bollette del leader leghista.

Nessuno ha pagato le bollette, è stata solo propaganda

Abbiamo telefonato all’azienda elettrica Hera, titolare del credito di 300.000 euro, la quale ci ha confermato che, ad oggi, dopo tre anni, NÉ IL VATICANO, NÉ L’ELEMOSINIERE DI BERGOGLIO HANNO SCUCITO UN QUATTRINO per saldare il debito. Dovremmo sentire Salvini per sapere se Krajewsky ha pagato almeno le sue di bollette, ma siamo pessimisti.

Dunque siamo al: “rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri creditori”.

Infatti, l’episodio è paradigmatico dell’INVERSIONE TOTALE di quella che in tanti si ostinano a riconoscere ancora come la Chiesa cattolica. Signori: non lo è, perché Ubi Petrus ibi Ecclesia, la chiesa cattolica è dove è il papa e il vero papa è stato cacciato e costretto ad auto-esiliarsi in sede impedita, come leggerete nella nostra inchiesta mai smentita in fondo a questo articolo .

L’inchiesta è conosciutissima, ma tutti fanno finta di niente: il papa resta Benedetto XVI che non ha MAI ABDICATO, quindi il conclave del 2013 era completamente invalido e non ha eletto nessuno. Non esiste “papa Francesco”. Lo dicono anche arcivescovi come Mons. Gracida, Mons. Lenga, il defunto Mons. Negri e altri religiosi, preti, frati, monaci, suore LEGGI QUI molti di loro scomunicati a sangue senza processo canonico dal “papa misericordioso”.

La discrezione della carità

Del resto è evidente per chiunque che, da bambino, abbia ricevuto minime nozioni di catechismo: la carità di Cristo non può certo essere fatta col portafogli degli altri. “Date a Cesare quel che è di Cesare” disse Gesù. Nessuno potrà smentirci se affermiamo che un vero cardinale cattolico, invece di fare azioni plateali a favore di telecamera, avrebbe dovuto pagare, nella discrezione, l’elettricità per gli occupanti, invitandoli allo stesso tempo alla conversione, o quantomeno a rientrare subito nell’ambito della legalità offrendo loro strutture, lavoro e possibilità di reinserimento sociale.

Il gesto dell’elemosiniere ha, quindi, invertito completamente il senso della carità cristiana. Propaganda, buonismo ipocrita, inadempienza alle promesse, sfruttamento di risorse altrui, legittimazione del furto, il tutto per mantenere una situazione delinquenziale e pericolosa per i vicini e per gli stessi occupanti. Un po’ come quando Bergoglio invita l’Italia ad accogliere orde di clandestini senza accollarsene uno in Vaticano. Questa è roba che non proviene da Gesù Cristo, ma da qualcun altro.

Soldi spesi male

Giova ricordare, che lo stesso Krajewsky si rese protagonista qualche tempo dopo la sortita elettricista di un’altra opera di carità cristiana alla rovescia, versando un obolo a dei transessuali che, con il lockdown erano rimasti al verde. Un cardinale cattolico, un vero elemosiniere pontificio, avrebbe dovuto assistere quei poveretti nel momento del bisogno, ma certo non come welfare per far continuare loro la “premiata attività”, bensì per toglierli dalla strada, redimerli da una prostituzione che contempla, peraltro, quello che per il Cattolicesimo è il secondo dei “Quattro peccati che gridano vendetta al cielo”, convertirli e dar loro modo di guadagnarsi da vivere con un lavoro dignitoso.

Quindi, non scandalizzatevi e non fatevi ingannare: questa NON è la Chiesa cattolica. Non c’è Gesù con questo antipapa, né coi suoi sodali. A Fatima oggi ci sarà un’anticonsacrazione celebrata da un personaggio con la credibilità di quello citato.

Se siete cattolici, tenetevi alla larga da tutto ciò, rimanete graniticamente fedeli al vero papa Benedetto XVI e pregate con lui: ubi Petrus, ibi Ecclesia. Arriverà presto il tempo della giustizia.