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Ivano Michetti: “Sanremo 2023 visto dai Cugini di Campagna”

Ivano Michetti dei Cugini di Campagna racconta Sanremo: “Vi dico la mia sul bacio tra Fedez e Rosa Chemical”

I cugini di campagna a Sanremo

I cugini di campagna a Sanremo

Sono stati tra gli outsider più apprezzati nell’ultima edizione del Festival di Sanremo. Storia, affidabilità musicale e tanto affetto da parte di una buona fetta di pubblico. I Cugini di Campagna sono certamente tra le note liete della settantatreesima edizione del Festival della Canzone Italiana.

A vincere sono stati altri, certo. E la classifica finale probabilmente lascia più di qualche amarezza. Ma il Festival dei Cugini di Campagna, il primo in 53 anni di carriera, è decisamente da ricordare. La band infatti, ha portato in gara un brano che riassapora le atmosfere anni ’80. Lettera 22 si riferisce a una lettera non meglio identificata all’interno dell’alfabeto che, come sappiamo, ne conta 21.

Un modo per esprimere una similitudine molto importante. Quella che ci vede protagonisti in alcuni momenti della vita quando non riusciamo a significare le cose, le persone, i momenti, nel modo più appropriato. Una canzone per “tutti quei ragazzi che hanno bisogno”, scritta da La rappresentante di lista, che attraverso l’alternanza di uno stile più classico e uno più moderno mette a punto una prodotto musicale che sicuramente ascolteremo anche nei mesi prossimi.

Così come è avvenuto l’anno scorso con Ciao Ciao, vera e propria hit di successo che ancora oggi è ascoltata e cantata da molti.

Abbiamo sentito Ivano Michetti per una chiacchierata in relazione al Festival di Sanremo, vissuto dai Cugini di Campagna.

I Cugini di Campagna sul palco dell’Ariston

Come è stato il Festival dei Cugini di Campagna?

“E’ stato un miracolo quello che è successo. Un miracolo dovuto a una ineccepibile organizzazione da parte della Rai. E che si deve soprattutto a questo grandissimo presentatore come Amadeus. L’unica cosa negativa, forse è quel nasone… (ride ndr)”.

Che tuttavia gli consente di avere particolare “fiuto” per determinate dinamiche, risultate poi vincenti…
“Certamente, tutto è motivato da questa caratteristica (ride ndr)”.

Che aria tirava tra gli artisti? Sembrava percepirsi una forte coesione. Soprattutto tra le nuove leve…

“Trovo che tra le nuove generazioni non ci siano invidie né gelosie. Quando eravamo ragazzi noi forse era un po’ diverso. Ricordo che artisti come Claudio Villa e simili ci portavano in giro. Forse lì sorgeva in alcuni un po’ di gelosia. Cosa che adesso, sinceramente non avverto. I giovani ti salutano, ti rendono omaggi”.

Si è parlato molto nei giorni antecedenti al Festival di quell’episodio con LDA…

“Ma lui non mi aveva visto. E’ venuto a dirmelo e ci siamo chiariti. E’ un bravo ragazzo, che viene da Amici, figlio di un mio carissimo amico e collega. Se si è creata qualche incomprensione, la colpa è solo di alcune righe scritte e pubblicate in maniera errata.

Che ne pensa della questione Fedez- Rosa Chemical?

“Non voglio fare la parte del puritano. Per rispetto a una donna bellissima come Chiara Ferragni, fossi stato in Fedez non avrei prestato il fianco a quel tipo di iniziativa. Intendiamoci: io non sono contrario all’espressione della propria sessualità. Ma sapendo che Fedez è sposato con due figli meravigliosi, lo porti sul palco e lo baci con la lingua? Con Fedez che nemmeno reagisce?! Io ho un nipotino di 4 anni. Se sto vedendo la tv con il mio nipotino, che guarda questa scena, molto probabilmente mi farà delle domande. Chiedo quindi agli autori di questa scena di fornirmi una risposta da dare al mio nipotino, per eventuali domande sull’argomento. Se mi danno una risposta possono continuare a fare quello che fanno. Intanto mi sembra che Chiara Ferragni la risposta non l’abbia trovata. Esattamente come me”.