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Investimenti a Senigallia e Lutago, inasprimenti per trasgressori al volante

Strisce pedonali rialzate, multe da centinaia di euro e ritiro patente per chi usa lo smartphone alla guida

La tragedia di Senigallia in cui sono morte investite due donne, e quella di Lutago, in cui hanno perso la vita addirittura sette persone, non lasciano solo disperazione, ma incidono sulla necessità di nuove norme stradali o di far entrare in vigore quelle già ventilate. 

Tra le norme, del testo consegnato a Montecitorio, c'è un inasprimento per coloro che guidano con lo smartphone, con multe che vanno da 222 a 1697 euro, e sospensione della patente per tre mesi in caso di recidiva. Il telefonino sembra infatti essere la prima causa di incidenti stradali in Italia. Accetata anche la regola di cinture di sicurezza per gli scuolabus, e la distanza di sicurezza di 1,5 metri laterali quando si supera una bicicletta. In prossimità delle scuole, poi, strisce pedonali rialzate e limite di velocità di 30 chilometri orari.

Respinta invece la proposta della Lega di far salire da 130 a 150 chilometri orari il limite nelle autostrade a tre corsie. 

 

Il problema delle morti sulla strada è più profondo

Gli episodi di incidenti stradali gravi non diminuiscono, nonostante le restrizioni, le nuove infrastrutture, le multe più salate. Il problema sembra infatti legato agli atteggiamenti delle persone alla guida, più che alle potenziali pene in cui può incorrere il trasgressore. 

Bergamini di Fratelli D'Italia parla di un senso di frustrazione legato al fatto che questi episodi non tendono a diminuire e propone di "Investire in campagne di sensibilizzazione, perché non si può imporre per legge di tenere alla propria vita".

Sicuramente la responsabilità e la prudenza non si possono imporre con il codice stradale, ma laddove non arriva il buon senso e il rispetto per la vita deve intervenire la legge per tutelare l'incolumità di chi viaggia o semplicemnte attraversa la strada. Come sensibilizzare, i giovani soprattutto, ad un comportamento corretto e lungimirante alla guida? come trovare un canale di comunicazione che non risulti una paternale scontata, ma un invito a riflettere davvero sul senso delle proprie azioni?

 

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