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Intervista al Mental Coach Riccardo Agostini: SOS Amore

Chi si rivolge a Riccardo Agostini trova un pronto soccorso per le emozioni e un sostegno per infrangere il falso mito della perfezione

Riccardo Agostini, mental coach

Riccardo Agostini, mental coach

Autorevole e charmant, il mental coach Riccardo Agostini aiuta i consultanti a trovare il proprio centro. Il pubblico femminile che lo segue sui social è molto vasto. Autostima, body positivity, presa di coscienza del proprio potenziale, relazioni felici, sono i suoi cavalli di battaglia. ‘‘Non c’è una donna contenta ogni volta che si guardi allo specchio, convincendosi di essere bella’’- ci racconta. Per questa ragione le insicurezze galoppano soprattutto quando si sia innamorate o si perda un partner a cui si tiene molto’- aggiunge.’’

Chi si rivolge a Riccardo Agostini trova un pronto soccorso per le emozioni e un sostegno per infrangere il falso mito della perfezione. Tutte le ‘Veneri’ a caccia di segreti per trovare la relazione giusta trovano conforto in lui. Terapeuta delle ferite dell’anima, Agostini vanta anni di esperienza sul fronte dei cuori infranti. Conoscenza e psicologia nel filone della crescita personale sono gli elementi a cui attinge per sostenere chi lo contatti. ‘’Il desiderio di trovare l’anima gemella è sempre vivo’’- ci spiega.

Riccardo Agostini, come mai tante donne attorno a te?

Sono assetate di conoscenza e hanno voglia di scavare dentro se stesse per trovare le risposte giuste. Le donne non hanno paura delle loro emozioni e vogliono comprendere ed analizzare gli eventi. Conscio dell’audacia femminile in termini di analisi introspettiva, mi sono rivolto da subito al pubblico femminile.

Perché a tuo avviso abbiamo bisogno di un mental coach per superare barriere ed ostacoli?

Perché chi ci osserva dall’esterno ha un punto di vista differente sulle cose, le oggettivizza perché non le vive dall’interno, e perciò nota ciò che ci sfugge.

Che rimpianti nutrono le donne?

Le donne si rapportano nelle relazioni non per ciò che sono, ma per quello che ritengono sia giusto. Poi dopo hanno il rimpianto di non essere state autentiche come avrebbero voluto. Come sarebbe andata, se avessero tolto la maschera dal principio?

In amor vince chi fugge?

Vince la naturalezza, ma nella miglior versione di se stessi: quindi se hai delle problematiche e non sei una persona risolta, le riversi nella relazione. Questo non ti conduce lontano. Per avere una relazione sana, devi stare bene con te stesso e questo è il primo punto da considerare.

Anche nella fase della seduzione?

Soprattutto. Se sei naturale, la persona ti sceglie per quello che vede, se tu adotti delle strategie, l’altro ti sceglie per quello che appari e non per ciò che sei. Quando poi viene fuori la vera natura, nascono i problemi.

C’è gusto nel sedurre chi si dimostri già sedotto?

Una corteggiatrice non risulta scontata, se si dichiara, a meno che non parli sin dall’inzio di amore folle. Fatto che potrebbe insospettire, se precoce. L’interesse invece è stimolante. Poi a pensarci bene sono i messaggi contrastanti a intrigare.

Il colpo di fulmine allora come si spiega?

L’amore alle prime battute può mettere in fuga a meno che non sia reciproco da subito. Anche questo può capitare.

Che cosa può aiutarci a capire l’altro?

Dimmi come ami e ti dirò chi sei, ci sono tre tipologie di uomini:

sfuggente, ansioso e insicuro. La donna sfuggente fa presa sull’ansioso perché un tipo insicuro, una donna sfuggente la manda a casa. Lo sfuggente invece ama chi fugge come lui.

A forza di correre s’incontreranno mai?

E chi lo sa…(ride).. La vita riserva delle sorprese. Sempre.

Come si risolve quindi?

Credo che sia l’uomo che la donna debbano liberamente manifestare il loro interesse, se lo provano.

Il ruolo della gelosia: avvelena la coppia o è un buon collante?

Un pizzico di gelosia aiuta, se diventa ossessiva, è sintomo d’insicurezza e distrugge le relazioni.

La donna oggi è più felice o più triste?

Nella mia esperienza la vedo più infelice perché cerca una stabilità che non trova e così non si gode il presente. E’alla continua ricerca di un nuovo innamoramento che non la conduce a conquistare ciò che vorrebbe: una famiglia. L’uomo s’impegna sempre meno. A lui basta una partner con cui stare bene senza per forza avere un progetto di vita condiviso.

È un fatto biologico?

Sia biologico che culturale, ci sono due mondi divisi, due modi di essere e di sentire lontani. Quando poi la donna lo lascia perché comprende di non poter avere ciò a cui lei aspira, allora l’uomo si dispera, ma è troppo tardi.

Qual è il ruolo delle donne nel futuro?

Hanno un grandissimo potenziale. L’unico problema è nella collaborazione. La donna non è solidale ed è un elemento disgregante che impedisce loro di gestire in team il potere. Come sempre l’equilibro fra yin e yang a me risulta ancora troppo sbilanciato in entrambi i sessi.

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