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Intervista al Senatore Siri (Lega): “Il Green Pass è un delirio psichiatrico”

L’intervista esclusiva al Senatore Armando Siri su pandemia, democrazia e passaporti vaccinali

Armando Siri

Armando Siri

In un paese civile si è sani fino a prova contraria. La presunzione di malattia non vige neppure negli ospedali figuriamoci nei ristoranti o nei bar. Ma in Italia, la Nazione del pensiero unico che cavalca il terrorismo mediatico e incorona virologi, medici impreparati con altre specializzazioni, le cose vanno diversamente. Invece che un Ministro della salute, ne abbiamo uno del virus, che alimenta il terrore con tesi indifendibili che stanno calpestando la Costituzione. Una gestione della pandemia che ha fatto acqua da tutte le parti, rompendo ogni diga della logica e dell’onestà. A iniziare dal mancato piano pandemico fino alla tachipirina e vigile attesa per arrivare al super green pass. Un’escalation di abusi. Tutto sbagliato, inaccettabile.

Tutto infarcito dalla falsa narrazione del paese modello, mentre contiamo i morti da covid e da vaccino, come se stessimo attraversando la terza guerra mondiale. Una gestione fallimentare che ha discriminato i cittadini con l’obiettivo di trarre vantaggio dalla zizzania. I risultati della Spagna che ha bandito il green pass umiliano il nostro governo che invece s’incensa da solo. Abbiamo interpellato il Senatore Armando Siri della Lega per discutere di questi temi.

Intervista al Senatore Armando Siri

Senatore Siri non bastava il green pass, ci voleva anche quello rafforzato?

Il super green pass è un provvedimento antiscientifico che crea un’inutile discriminazione fra i vaccinati e i non vaccinati. Questo strumento non aiuta il contenimento del contagio, è solo una punizione nei confronti di chi abbia esercitato una libera scelta, seguendo la legge.

Come mai nessun magistrato in Italia ferma questa deriva come invece è accaduto negli USA per l’obbligo vaccinale dei sanitari, in Belgio e in Spagna per il covid certificate?

Me lo chiedo anch’io. Ma la riflessione più amara che dobbiamo fare è che in un sistema democratico, quando si verifica un sopruso, questo avviene con l’accettazione del popolo o per lo meno della sua maggioranza. Per questo la nostra Costituzione prevede la tutela delle minoranze. Proprio perché non sempre la maggioranza è sinonimo di giustizia, lucidità, correttezza e sensatezza.

Oggi, in nome della legittimazione che il popolo dà alle Istituzioni, il governo prende delle decisioni aberranti come questa del Super Green Pass, ma dobbiamo ricordarci che il primo ad esercitare questo sopruso è il vicino di casa, il delatore che gode delle punizioni inferte al prossimo. È un’amara realtà. Se le persone accettano questa crudeltà esercitata nei confronti dell’altro, nei confronti del non vaccinato, è finita. Divide et impera: sta funzionando.

Siri: “Green Pass sulla scia di un delirio psichiatrico”

Parlare degli Italiani è una generalizzazione astratta. Invece è più indicativo notare il comportamento di un conoscente, di un amico, di un collega.

Saranno costoro che, per placare un disagio, si sentiranno forti invocando la legge. Ma una legge, qualunque legge, non può uscire dal perimetro della Costituzione. Eppure, grazie alla paura diffusa che fa perdere lucidità alla gran parte degli individui, questa norma comprime i diritti fondamentali.

Diritti che solo in via emergenziale e in un tempo limitato possono subire restrizioni, ma non essere cancellati. Fino ad oggi è passata l’idea, a mio parere non condivisibile, che i diritti costituzionali potessero essere compressi in ragione di un diritto superiore che riguarderebbe la tutela della salute pubblica. Ma volendo accettare in extremis questa impostazione, un soggetto che si fa un tampone ogni 48 ore e che ha un certificato che attesta la negatività al Virus, quale minaccia costituirebbe per la salute pubblica?

Tanto più che l’unico che non infetta è colui che ha fatto il tampone e risulta negativo mentre tutti gli altri potrebbero contagiare e contagiarsi. Se il vero obiettivo fosse la salute pubblica, allora sarebbe necessario fare il tampone a tutti senza colpire chi ha scelto di non vaccinarsi.

Se un vaccinato è immunizzato di cosa può avere paura?

È evidente che siamo di fronte a provvedimenti antiscientifici sulla scia di un delirio psichiatrico. Che ci sia una psichiatrizzazione del tema è un fatto conclamato. C’è una suggestione di massa determinata dalla narrazione del mainstream.

Intervista Senatore Siri: le colpe dei politici e le responsabilità dei cittadini

A me sembrano più colpevoli i politici dei cittadini, lei cosa ne pensa?

Non esistono schiavi che non abbiano scelto di avere un padrone. Se il Consiglio dei ministri oscurasse tutti i social media, tutti scenderebbero in strada, mi creda.

Ma ci sono state moltissime proteste in tutt’Italia…

Sì, ma non abbastanza. Se 20 milioni di persone, che dai dati sono quelle che hanno riserve su questi provvedimenti, avessero bloccato per giorni e giorni la A1 da Napoli a Milano, sine die, con i sacchi a pelo e il cibo, le assicuro che le cose sarebbero cambiate. Il governo si è spinto troppo in là purtroppo, perché non ha trovato sufficiente resistenza sociale. I soprusi, come ho detto, in un sistema democratico avvengono con il consenso della maggioranza degli elettori.

Perciò Senatore Siri a suo avviso i veri responsabili sarebbero i vaccinati?

Anche se costoro rappresentano la maggioranza, credo che la maggior parte di loro, non lo abbiano fatto per convinzione, ma per costrizione. Comunque, hanno ceduto per debolezza, per paura, per minaccia. Pensi alle tasse: le sembra normale che per far passare una Flat Tax al 15% io debba fare una fatica bestiale? C’è una forma di masochismo da un lato e di sadismo dall’altra. Tutti si lamentano delle tasse, ma poi le pagano. Siamo di fronte a queste contraddizioni.

Che la Lega stia al governo con Draghi non le sembra altrettanto grave?

Ma noi non stiamo lì per prendere le decisioni sul green pass. Io personalmente come altri colleghi non abbiamo mai avallato questa deriva ideologico-psichiatrica. La Lega ha fatto la scelta di sostenere un governo in un momento di serie difficoltà per il Paese soprattutto dal punto di vista economico. E poi non è un monolite, ha molte anime al suo interno.

Lei dissente dalle posizioni di Giorgetti così allineato con il Premier?

Non era così d’accordo sul super green pass, ma magari lo era di più sui vaccini. Sicuramente io sono un free vax, sono contro l’obbligo vaccinale e contro l’obbligo surrettizio, non contro i vaccini o i vaccinati. Io rispetto la decisone e l’autodeterminazione degli individui a differenza degli sciacalli psicotici che aggrediscono con etichette infamanti e violenza verbale chi ha un’idea differente. Sono per la libera scelta. Nessuno deve essere costretto a un trattamento sanitario che non approva. Questo è un confine invalicabile dello Stato di Diritto, ripeto, soprattutto perché non esiste un pericolo immediato per la salute pubblica.

Se non è una questione sanitaria, mi sa spiegare il perché di tutta questa pressione sui vaccini? Non sarà che l’Europa ci fa arrivare i finanziamenti, solo se arriviamo a un certo quorum d’inoculazioni?

No, io non penso. Direi che in questo modo la politica si dà un senso. Pensi a Speranza, chi lo conosceva prima? Credo le cose siano molto più semplici di quanto possano apparire perché attengono a dinamiche psichiche.

Senatore fra le righe vuole dirmi che siamo governati da pazzi?

Qui manca la cultura e la cultura è espressa dalla caratterizzazione valoriale che ciascun individuo esprime. Ecco perché riporto il discorso al vicino di casa, quello che sta accadendo è avallato dal delatore, dall’ipocondriaco, dallo spione che è attorno a noi ovunque, non solo nel Palazzo. Il Palazzo al massimo lo rappresenta.

Le neuroscienze spiegano perfettamente tutto: basta dare un input e arriva la risposta. Paura e morte. Cavalcando questi archetipi si azzera qualunque coscienza critica dell’essere umano. Sono meccanismi inconsci, semplici, come quando si richiama un cagnolino con in mano una pallina di carne, lui accorrerà.

La matematica non è un’opinione. Ci sono più morti da vaccino che da covid?

Non lo so, ma confrontandomi con esperti statistici, ho constatato che purtroppo si ammalano i vaccinati come i non vaccinati. I vaccinati sono in numero maggiore quindi in percentuale sembra che siano più i non vaccinati a finire in terapia intensiva. Ma siccome la campagna vaccinale è stata fatta sul concetto dell’efficacia dei vaccini, mentre invece sappiamo che non danno immunità sterilizzante, è molto grave che finiscano in terapia intensiva anche loro. Il tema vero perciò sono le cure, sia con i Monoclonali sia quelle domiciliari precoci. Non si possono più ignorare. Finora invece è accaduto.

I vaccini in quanto sperimentali dovevano decadere ad agosto nel momento in cui sono arrivati i monoclonali nei nosocomi, non le sembra un sopruso che siano ancora in commercio?

In effetti ciò che sta accadendo è fuori dalle regole, ma ripeto le regole in una Società democratica possono essere soppiantate se la maggioranza è d’accordo e se non ci sono organi supremi di garanzia che si facciano sentire.

Lei e Salvini avete votato a favore del green pass?

Io non ho mai sostenuto con il mio voto nessuna di queste decisioni e mi risulta che anche Salvini su questo sia sempre stato coerente. Libera scelta, cure e ritorno alla normalità.

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