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Inchiesta: Coronavirus, la nuova opportunità per le mafie nel mondo

La Cosa Nostra americana, come altre mafie nel mondo, si sta specializzando nel traffico farmaceutico e oggi punta sul coronavirus

Coronavirus, mafie

Vaccino Covid

L’immensa massa di denaro che “grazie” al Corona Virus investirà l’Europa con il Recovery Fund e gli Stati Uniti con l’americanissimo Piano Biden, se potrà rappresentare forse una opportunità di rilancio per le devastate economie degli Stati sovrani, sicuramente sarà sfruttata al meglio dalla criminalità delle mafie che da decenni imperversano grazie ad un’organizzazione pronta ed efficace e disponibile ad alleanze strategiche per massimizzare il controllo delle operazioni.

La Dia ha lanciato un allarme

L’allarme lanciato dalla DIA (Direzione Investigativa Antimafia ) nella semestrale Relazione al Parlamento, testimonia di una rinnovata vitalità sui rapporti tra la Mafia nostrana, riduttivamente denominata siciliana e la Cosa Nostra d’oltreoceano. Se fino ad oggi, soprattutto grazie alla riorganizzazione voluta dal boss Charles Lucky Luciano a partire dal dopoguerra, la Mafia Americana ha vissuto di luce propria, contribuendo forse ad un lento indebolimento di quella siciliana a vantaggio purtroppo di ‘Nrangheta, Camorra e Sacra Corona. Con la Pandemia dovuta al Covid 19, i segnali di una strategia unitaria su base mondiale appaiono sempre più evidenti e preoccupanti.

Noi sappiamo che il grande Giovanni Falcone aveva in qualche modo previsto questo nuovo riavvicinamento tra le due Cosa Nostra, attenzionando gli “scappati” sopravvissuti alla guerra di potere vinta da Totò Riina che si erano rifugiati dall’altra parte dell’Oceano. In particolare gli Inzerillo alleati di Bontade e quindi collegati ai Gambino di New York. La relazione della Direzione Investigativa Antimafia, evidenzia: “Gli scappati della guerra di mafia degli anni Ottanta hanno impiantato negli Stati Uniti attività imprenditoriali redditizie. I proventi sarebbero stati destinati al mantenimento delle famiglie e dei sodali rimasti in Sicilia”.

La Cosa Nostra americana, tutte le famiglie

“La Cosa nostra” a stelle e strisce, rappresentata per lo più da cinque famiglie (Bonanno, Colombo, Genovese, Gambino, Lucchese), oltre alle attività criminali tradizionali nel settore edile, il classico traffico di droga, il riciclaggio di denaro, il “racket del lavoro” attraverso il controllo dei sindacati e dei fondi immensi di cui dispongono, oggi si sta specializzando nel traffico farmaceutico internazionale.

Coronavirus, mafie
Il Boss Lucky Luciano, uno dei mafiosi più potenti della storia della Cosa Nostra americana

Consideriamo che solo nello stato di New York, LCN, “La Cosa Nostra“, così come Lucky Luciano aveva voluto denominarla per differenziarla da “Cosa Nostra” siciliana, conta almeno 5 mila affiliati. Riteniamo non vadano tralasciate le altre Famiglie che disseminate negli altri stati americani, alla luce di una nuova unità d’intenti costituiscono un vero e proprio esercito del Crimine Organizzato che dispone di mezzi importanti ed avanzati.

Ci sono anche le altre famiglie

Ci riferiamo alla Famiglia Todaro di Buffalo, ai Merlino di Philadelphia, ai De Cavalcante in New Jersey, i Patriarca a Boston e i Caruana-Contrera a Miami.

Dunque, questa volta sì, una vera e propria gigantesca “potenza di fuoco” generata dall’unione delle più attive menti criminali che, per motivi di opportunità, come ha già dimostrato, potrà anche avvalersi della collaborazione delle altre organizzazioni criminali. In particolare della Camorra, che da sempre vanta legami storici con la Famiglia Genovese (quella per capirci che ha nel suo fondatore proprio il Boss Lucky Luciano).

Ecco che, nel mare della crisi generata dalla Pandemia con migliaia di famiglie senza più lavoro e con le attività chiuse senza un futuro, gli squali abituati a muoversi nelle acque dell’oceano avranno vita facile se quello che di sano è rimasto nel nostro “sistema” non avrà la consapevolezza e la capacità di fermarli. Avremo Magistrati capaci di mettere al servizio della società ogni risorsa di cui dispongono per questo immane compito? Oppure ci si dovrà “accontentare” della severità e della attenzione spasmodica nei confronti dei Fabrizio Corona di turno?

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