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IMU, cambiano tutte le regole: adesso si paga anche su questi immobili | Non si possono più chiedere esenzioni

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Nuove regole - romait.it

Incredibile, adesso ti tocca pagare proprio tutto. Nessuna scappatoia, tutte le case pagano l’Imu

C’è grande agitazione tra i proprietari di immobili: le nuove regole sull’Imu promettono di rivoluzionare  e complicare la vita di milioni di italiani. La notizia circola da giorni e sta seminando preoccupazione.

Nessuno potrà più sottrarsi al pagamento, nemmeno chi finora aveva goduto di esenzioni o agevolazioni. Addio alle scappatoie, addio ai casi di confine: il tributo comunale sugli immobili torna a colpire in modo esteso e uniforme.

Molti contribuenti parlano già di stangata, temendo che le nuove interpretazioni delle norme possano portare a richieste di pagamento arretrate e controlli più severi da parte dei Comuni.

Il clima è di allerta, tra seconde case, terreni e immobili inutilizzati, l’Imu rappresenta da sempre uno dei balzelli più discussi e più odiati dagli italiani. Ma oggi la preoccupazione cresce, perché *il margine di manovra si restringe e le eccezioni sembrano destinate a scomparire.

Il tributo sulla casa

La tensione è palpabile soprattutto tra i piccoli proprietari, spesso pensionati o famiglie con una seconda casa ricevuta in eredità. Per molti, l’Imu rappresenta una spesa pesante, aggravata dall’aumento del costo della vita e dalle difficoltà economiche del periodo.

Questa imposta, introdotta nel 2012 in sostituzione dell’Ici, è un tributo comunale che grava sul possesso di immobili: case, fabbricati, terreni agricoli e aree edificabili. In linea di principio, la pagano tutti i proprietari di seconde case, mentre l’abitazione principale è generalmente esente, salvo che si tratti di immobili di lusso (categorie catastali A/1, A/8 e A/9).

L’imposta viene calcolata sulla rendita catastale rivalutata, moltiplicata per un coefficiente che varia in base alla tipologia di immobile e all’aliquota stabilita dal Comune di riferimento. In molti casi, chi possiede più di un immobile o terreni edificabili si trova a versare cifre significative ogni anno, con scadenze a giugno e dicembre.

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Adesso devono pagare tutti – romait.it

Le novità che cambiano tutto

Le ultime notizie hanno lasciato di stucco anche gli addetti ai lavori. Come riporta Brocardi.it, l’Imu andrà pagata anche per gli edifici in rovina, persino se destinati alla demolizione. La Cassazione ha stabilito che il solo fatto che l’immobile esista, e che sia censito al catasto, basta a far scattare l’obbligo fiscale.

In pratica, anche chi possiede una casa diroccata o abusiva, da abbattere, dovrà versare il tributo. Una decisione che ha spiazzato molti contribuenti e che potrebbe aprire la strada a migliaia di nuovi accertamenti. Il messaggio è chiaro: non esistono più case fantasma dal punto di vista fiscale. E mentre le casse comunali si preparano a incassare di più, i cittadini si trovano a fronteggiare un’altra, pesante, doccia fredda.