“Islamici, dovete pagare 3.000€ di multa”, il Governo fa la guerra alla religione | In Italia non si potrà più: Fdi sferra l’attacco

Fratelli d'Italia ha avanzato una proposta di legge per vietare il velo nei luoghi pubblici - Romait.it - foto Canva
La nuova proposta di Legge riguardante la comunità islamica prevede l’emissioni di pesanti sanzioni pecuniarie.
Negli ultimi anni la comunità musulmana è aumentata considerevolmente nel Bel Paese, ma questo fenomeno non è legato solo all’immigrazione, un tema in ogni caso sempre più discusso in politica e in società.
Infatti, degli oltre 1,5 milioni residenti appartenenti a questo gruppo, una quota significativa è costituita da italiani convertiti o diventati cittadini. Nel tempo quest’ultimo è stato spesso al centro di numerosi dibattiti relativi ai diritti umani, al ruolo delle donne e più in generale all‘integrazione con il mondo occidentale.
A questo proposito il governo attuale ha deciso di avanzare una proposta mirata a garantire la sicurezza pubblica, rivolta in particolar modo alla popolazione islamica. Le reazioni ovviamente non sono mancate. Ma scopriamo nel dettaglio in cosa consiste.
La nuova legge italiana indirizzata ai musulmani
Fratelli d’Italia ha recentemente avanzato una proposta di legge per “contrastare il separatismo islamico”, ovvero l’insieme di quelle società alternative che si creano all’interno di un paese e che seguono la legge della Sharia.
Ecco perché il partito della Meloni è deciso a vietare il velo integrale nei luoghi pubblici, quindi nelle scuole, negli uffici e in tutte le aree maggiormente frequentate. Tale norma, se approvata, non consentirebbe di indossare né il niqab né tanto meno il burqa: entrambi coprono l’intero corpo, ma mentre il primo è costituito da una piccola fessura all’altezza degli occhi, il secondo presenta una retina per riuscire a vedere.

La trasgressione costerà molto cara
Chi non rispetta la legge (qualora diventasse tale) riceverà una sanzione compresa tra i 300 euro e i 3 mila euro, in base alle circostanze dell’azione commessa. Oltre al divieto del velo, la proposta include altri punti, tra cui la regolamentazione dei finanziamenti alle moschee e dei matrimoni combinati così come dei certificati che attestino la verginità di una donna, eccetto che vengano fatti per motivi medici. In questo caso, si andrebbe incontro a una reclusione dai 2 ai 5 anni.
A ribattere sull’argomento è stato l’imam Massimo Abdallah Cozzolino, che a LaPresse ha dichiarato come il divieto di indossare il velo possa essere strettamente collegato alla tutela della sicurezza pubblica. Tuttavia ha aggiunto che una normativa simile esiste già e che non vede l’effettiva utilità di questa proposta. In effetti nel 1975 è stata approvata una legge che vieta l’uso di caschi protettivi o altri mezzi, come il velo islamico, che complichino il riconoscimento di una persona. Chissà dunque se questa mozione alla fine diventerà legge?