IMU bloccato, nessun pagamento sulla seconda casa: ti basta compilare l’AIRE | Chiedi il modulo al CAF

Uomo felice - Pexels - Romait.it
Finalmente sta capitando quello che volevi da tempo: niente più IMU da pagare se compili questo modulo.
L’IMU, ovvero Imposta Municipale Unica, è quella tassa che torna puntuale come l’influenza stagionale ogni volta che si parla di seconde case, villette al mare o piccoli appartamenti ereditati dalla zia. Nasce nel 2011, ma affonda le sue radici nella vecchia ICI, ed è diventata celebre durante l’era Berlusconi.
Tra abolizioni, reintroduzioni e promesse elettorali, l’IMU è finita sulle prime pagine di tutti i giornali. Chi non ricorda il tormentone: “Aboliremo l’IMU sulla prima casa!”? E in effetti, per un po’ abbiamo voluto credere fosse vero. Poi però le regole sono cambiate, e oggi, se hai più di una casa, preparati a tirare fuori il portafoglio.
L’IMU si paga annualmente, calcolando una base imponibile su cui applicare un’aliquota che varia da comune a comune. A seconda della categoria catastale e di eventuali agevolazioni, l’importo può oscillare parecchio. Ma la sostanza resta: se possiedi un immobile che non è la tua residenza principale, quasi sicuramente ci devi pagare sopra qualcosa.
Chi non paga le tasse?
Il problema è che non tutti ce la fanno a stare dietro alle scadenze fiscali. Capita di perdere il lavoro, di avere problemi di salute, di trovarsi sommersi da spese impreviste. Ma il fisco, purtroppo, non conosce pause empatiche: anche chi si trova in difficoltà economiche rischia il pignoramento dei beni, inclusa la casa stessa.
Basta un mancato pagamento per far scattare interessi, sanzioni e, se l’importo è consistente, l’avvio della procedura esecutiva. E no, purtroppo non vale avanzare la tesi del non possesso di alcun bene, perché non appena entra denaro o un bene, la legge si applica in modo inflessibile. Il sistema di riscossione altrettanto.

L’IMU sulla seconda casa
Grupposoraci.it ha diffuso la notizia. Puoi evitare di pagare l’IMU sulla seconda casa. Non è un trucco, è tutto assolutamente legale: basta iscriversi all’A.I.R.E., l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero. Se trasferisci ufficialmente la residenza fuori dall’Italia e lo comunichi entro 90 giorni al consolato di riferimento, puoi ottenere l’esenzione dall’IMU sulla tua seconda casa, la ex casa. Attenzione: serve documentazione che attesti la reale residenza all’estero, e l’iscrizione comporta la cancellazione dall’anagrafe del tuo comune italiano.
La procedura è gratuita e si può fare tramite il portale Fast.it o al CAF oppure compilando il modulo consolare. Una volta iscritti, si accede a tutta una serie di agevolazioni: IMU zero, TARI ridotta, e meno rogne burocratiche. Chiaramente, valgono alcune condizioni: l’immobile non deve essere affittato, né utilizzato come casa vacanze da terzi. Inoltre, ci sono altri casi in cui l’IMU si riduce anche se non sei iscritto all’AIRE, ad esempio se dai l’immobile in comodato d’uso ai figli o se è inagibile. Ma se davvero vivi all’estero, l’iscrizione all’AIRE è la strada più semplice e vantaggiosa.