Il nuovo direttore del Colosseo e la sua rivoluzione: arena, cultura e ospitalità
Tra le priorità di Simone Quilici c’è anche la lotta all’overtourism. Il neodirettore punta a creare un circuito archeologico integrato

Roma, il Colosseo - Romait.it - Depositphotos
Simone Quilici, neodirettore del Parco archeologico del Colosseo, ha annunciato le sue intenzioni con una dichiarazione densa di promesse: completare l’arena dell’anfiteatro più famoso al mondo e avviare nuovi spettacoli che possano riportare in vita il glorioso passato dell’antica Roma. Questo è solo il primo tassello di un piano più ampio che mira a rivoluzionare la gestione dei flussi turistici nell’area archeologica.
Tra le priorità di Quilici c’è anche la lotta all’overtourism. Il neodirettore punta a creare un circuito archeologico integrato che abbraccia non solo il Colosseo ma anche il Palatino e l’Appia Antica. L’obiettivo è quello di distribuire meglio i visitatori su un territorio più vasto, alleggerendo così la pressione sull’anfiteatro stesso.
Un progetto ambizioso per il Colosseo
Non mancano le questioni pratiche da affrontare immediatamente. Uno degli obiettivi cruciali è avviare un dialogo costruttivo con il Comune di Roma per risolvere il problema dei venditori ambulanti e delle false guide turistiche che affollano i dintorni dell’anfiteatro. “Dobbiamo garantire ai nostri visitatori un’esperienza autentica e sicura”, ha sottolineato Quilici.
Una visione per il futuro
L’approccio innovativo del nuovo direttore lascia intravedere un futuro in cui storia e modernità possano convivere armoniosamente. “Vogliamo che i visitatori si sentano parte della storia stessa, non solo spettatori”, ha dichiarato Quilici. La sfida sarà grande, ma l’entusiasmo non manca a chi ha già esperienza nell’affrontare le complessità delle bellezze storiche italiane.