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Il fiore di aprile: la peonia

Green Passion di Federica Basili

Già sulle rive dello Xanto ritornano i cavalli,
gli uccelli di palude scendono dal cielo,
dalle cime dei monti
si libera azzurra fredda l'acqua e la vite
fiorisce e la verde canno spunta.
Già nelle valli risuonano
canti di primavera.

Alceo, trad. Salvatore Quasimodo

LA STORIA
Appellata con nomi più disparati tra cui il famigerato “rosa senza spine”, nell’attuale Cina la Peonia viene definita ancora oggi la “regina dei fiori” proprio per la sua forma regale ed elegante e sin dal primo millennio a. C., fu una specie protetta da diversi imperatori cinesi che erano particolarmente appassionati alle decorazioni floreali: proprio per tale ragione i fiori sono diventati il motivo decorativo portante di tutte le porcellane cinesi dell’era Ching.

Spostandoci in Occidente, la peonia trova le sue radici in un mito greco, quello di Peone; egli, figlio del dio della medicina Asclepio, si dedicò con grande impegno alla guarigione delle ferite procurate da Eracle ad Ade, dio degli Inferi. Per evitare che l’invidia di Asclepio si abbattesse su Peone, Ade tramutò il giovane nel fiore che oggi consociamo come peonia, nota infatti anche per le sue capacità curative.

In Europa questi fiori furono utilizzate solo nel XIX secolo grazie ai viaggi di alcuni botanici inglesi che ne introdussero la coltivazione anche nel Vecchio Continente.

LA COLTIVAZIONE
La peonia è un fiore molto semplice da coltivare e davvero adattabile a tutte le condizioni climatiche superando con grande facilità anche inverni molto rigidi. Il mese di fioritura è aprile-maggio e il momento ideale per la piantagione è da settembre a novembre; al termine del mese di marzo, è possibile mettere a dimora le piante solo se coltivate in vaso.

La peonia ha bisogno di luoghi soleggiati e, se piantate all’esterno, non gradiscono le radici di altre piante nelle vicinanze, ragion per cui sia le peonie erbacee sia le arbustive, si coltivano quasi sempre come piante isolate. Il terreno ideale per la coltivazione di questi fiori è quello argilloso, arricchito da una parte di humus e molto ben drenante, risultato facilmente ottenibile se si aggiunge una percentuale di sabbia. Come di consueto, possiamo annaffiare regolarmente le nostre piantine avendo sempre l’attenzione di evitare ristagni idrici.

CURIOSITA'
Già nel Medioevo la società era a conoscenza delle proprietà terapeutiche della peonia: per citare un singolo esempio, questo fiore veniva somministrato alle partorienti per fare in modo che non si agitassero durante il parto.

Nell’epoca moderna questo fiore è stato studiato proprio nell’ambito della fitoterapia, omeopatia grazie alle sue caratteristiche calmanti e antispasmodiche.

La sua radice, costituita dalla peonina e dal penolo, si costituisce di strutture molecolari in grado di agire sulla muscolatura liscia; inoltre sempre al livello radicale, vengono utilizzati alcuni legami di molecole al fine di prevenire la formazione di fenomeni trombotici; sembra infatti che il penolo possa fungere da antiaggregante piastrinico.

Nell’ambito della fitoterapia si utilizzano frequentemente i semi della peonia: il loro decotto sembra avere proprietà lassative. Bisogna però precisare che i semi possono anche rivelarsi velenosi se utilizzati in modo inappropriato; per il decotto si possono utilizzare fiori, petali e foglie utili anche come rilassanti.

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