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Il colpo di pistola del deputato di FdI: chi può detenere un’arma in Italia

Indipendentemente dalla categoria, ci sono alcuni requisiti generali che tutti devono soddisfare per ottenere l’autorizzazione al porto d’armi

Pistola

Una vicenda ancora da chiarire quella che durante i festeggiamenti di fine anno ha visto protagonista un parlamentare di Fratelli d’Italia in possesso di un’arma da fuoco. Il deputato, che festeggiava in compagnia di altre persone, tra cui il sottosegretario al Ministero della Giustizia, Andrea Delmastro, ha ferito, sembra accidentalmente, il genero di un agente di scorta dello stesso Delmastro.

Ma chi, in Italia, ha la possibilità di possedere e portare un’arma da fuoco? Ci sono ovviamente delle leggi specifiche. Ecco chi generalmente può avere un’arma:

Forze dell’ordine e militari. Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e altri corpi militari possono portare armi nell’esercizio delle loro funzioni.

Cittadini con licenza di porto d’armi. I cittadini possono ottenere una licenza di porto d’armi per difesa personale, tiro sportivo o caccia, dopo aver superato controlli psicofisici e legali rigorosi.

Addetti alla sicurezza privata. Possono portare armi se autorizzati e durante l’esercizio delle loro funzioni.

Ogni categoria richiede specifici requisiti e procedure. Le leggi italiane sono molto restrittive e mirano a garantire la sicurezza pubblica.

In Italia, il possesso e il porto d’arma sono strettamente regolamentati dal “Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza” (TULPS) e successive modifiche. Ecco nel dettaglio, le categorie e i requisiti per il possesso di armi:

  1. Forze dell’Ordine e Militari:
    Le forze dell’ordine (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza) e le forze armate (Esercito, Marina, Aeronautica) hanno il diritto di portare armi nell’ambito delle loro funzioni ufficiali. Questo include sia in servizio che fuori servizio, a condizione che siano in conformità con le regole e le regolamentazioni interne.
  2. Cittadini Civili:
    I cittadini possono richiedere una licenza di porto d’armi per le seguenti motivazioni:

Difesa personale: Questa licenza è generalmente difficile da ottenere e richiede la dimostrazione di un reale e attuale pericolo per la vita del richiedente.
Tiro a segno: Per chi pratica sport da tiro, dopo essere stati membri di un club di tiro riconosciuto per almeno un anno e dopo aver superato test psicologici e tecnici.
Caccia: Per i cacciatori registrati, dopo aver superato esami che dimostrano la conoscenza delle leggi sulla caccia e la capacità di maneggiare armi in modo sicuro.

  1. Addetti alla Sicurezza Privata
    Gli addetti alla sicurezza privata possono ottenere una licenza speciale per portare armi durante il servizio. Questo richiede una formazione specifica, verifiche sulla fedina penale e test psicologici.

Requisiti Generali

Indipendentemente dalla categoria, ci sono alcuni requisiti generali che tutti devono soddisfare per ottenere l’autorizzazione al porto d’armi:

Età. Avere almeno 18 anni (o 21 in alcuni casi).
Assenza di condanne. Non avere condanne per reati gravi.
Idoneità psicofisica. Superare un esame medico e psicologico.
Formazione. Avere una formazione adeguata sull’uso e la manutenzione dell’arma.

Registrazione e Tracciabilità

Tutte le armi devono essere registrate presso l’ufficio competente della questura locale. Inoltre, i possessori di armi devono tenere un registro delle loro armi e munizioni e segnalare qualsiasi furto o smarrimento immediatamente.

Controlli Periodici

I detentori di licenza possono essere soggetti a controlli periodici per assicurare che continuino a soddisfare i requisiti necessari e che le armi siano conservate in modo sicuro.

Il sistema italiano è progettato per bilanciare il diritto individuale alla difesa con la necessità collettiva di sicurezza pubblica. Le rigide regolamentazioni e i controlli puntano a prevenire l’uso improprio delle armi e garantire che solo individui adeguatamente formati e controllati possano possederle.