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I due cardinali ringiovaniti svelano il possibile conclave pre-2013

Nonostante i due porporati abbiano quasi la stessa età, uno è nel Conclave e l’altro no. Perchè? Ecco l’ipotesi

Il cardinale Njue (a sinistra) e il cardinale Ouedraogo

Il cardinale Njue (a sinistra) e il cardinale Ouedraogo

Il “mistero” dei due cardinali africani “auto-ringiovanitisi”, John Njue e Philippe Ouedraogo, ci offre uno spunto abbastanza evidente circa l’auspicabile possibilità che nel conclave in corso voteranno, alla fine, solo i 25 veri cardinali elettori di nomina wojtyliana e ratzingeriana.

Conclave, lo strano caso di due cardinali

Infatti, solo i veri cardinali nominati dai veri papi possono eleggere un vero Pontefice. Dato che, come dimostrato ad nauseam, Bergoglio non era il papa, se votassero i suoi falsi cardinali verrebbe eletto un altro antipapa. Come illustrato qui, c’è una chiesa dell’amministrazione che conosce perfettamente la questione.

Dunque, entrambi i cardinali africani sono noti per essersi “ringiovaniti” fra il 2024 e il 2025. In Africa non sempre si riesce a sapere la precisa data di nascita, così, dietro loro segnalazione inviata presso la Santa Sede fra 2024 e 2025, entrambi i cardinali hanno fatto scalare la loro età a 79 anni, dagli 80 e 81 che ne avevano prima della variazione anagrafica.

Così, essendo “ritornati” sotto gli 80 anni entrambi avrebbero avuto diritto di partecipare al conclave che, come noto, esclude i cardinali superiori agli 80.

Tuttavia si è verificato un caso strano: il cardinale Njue, vero cardinale di nomina ratzingeriana, ha affermato risentito, due giorni fa, di essere stato escluso dal conclave. La nunziatura di Nairobi ha affermato che lui non avrebbe partecipato per motivi di salute, mentre Njue ha protestato dicendo di stare benissimo e di non capire perché è stato escluso.

Conclave, Njue fuori e Ouedraogo dentro

Eppure, Njue non ha insistito, né si è presentato a Roma, né ha chiesto di ritardare l’inizio del conclave, cosa resa possibile dalla costituzione Universi Dominici Gregis che consente di attendere i ritardatari fino a 20 giorni massimo. Il tempo per aspettare un volo c’era tutto e, se proprio ci teneva, Njue poteva imporsi e partecipare. Ma ha desistito. Come mai?

L’altro cardinale ringiovanito, Ouedraogo, invece è entrato con tutti i 133 in conclave.

Ora, il diverso trattamento riservato a questi due cardinali ringiovaniti ci fa capire che, molto probabilmente, il conclave delle prossime farà votare solo i veri cardinali pre 2013. Infatti, dato che entrambi i cardinali ringiovaniti hanno comunicato la variazione anagrafica fra 2024 e 2025, quando non c’era un vero papa, (dato che Bergoglio era antipapa), la variazione anagrafica non aveva alcun valore e non è stata registrata. Infatti, riporta il TgCom24, “secondo fonti interne alla Curia, l’età reale potrebbe essere ancora quella originaria”, quindi non da elettore.

Così, entrambi i porporati africani, per la Chiesa dell’amministrazione, continuano ad avere 80 e 81 anni. Ma allora come mai l’80enne Ouedraogo è entrato in conclave, mentre l’81enne Njue è stato escluso?

Conclave, l’ipotesi dell’esclusione di Njue

Semplice: dato che tutti i cardinali di nomina antipapale saranno esclusi dalla votazione, il fatto che Ouedraogo sia entrato insieme agli altri 108 falsi cardinali cambia poco. Invece, se fosse entrato il vero cardinale Njue, ma 81 enne e quindi non elettore (!), questi avrebbe reso invalido il conclave ristretto ai pre 2013 pregiudicando l’elezione del prossimo vero papa.

Quindi, assolutamente Njue non poteva e non doveva entrare nel conclave “serio”.

Gli altri 108 falsi cardinali come Ouedraogo, che siano sopra o sotto gli 80 anni, non IMPORTA fa alcuna differenza perché tanto verranno esclusi dalla votazione.  

Vi torna? La nostra è un’’ipotesi, ma attualmente non vi sono altre spiegazioni per il “mistero dei cardinali ringiovaniti”.