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“I bambini ve li dovete tenere in casa”, a Roma scatta il divieto dei giochi all’aperto | I più piccoli stavano dando troppo fastidio

Rientro a scuola bambini

La mancata osservanza dell'obbligo vaccinale per i minori potrebbe portare alla loro esclusione dalla vita scolastica - Romait.it - foto Canva

I bambini sono osteggiati da una parte e dall’altra: chi li vuole a casa davanti agli iPad e chi all’aperto. Ecco cosa succede.

Il rientro a scuola per i bambini è sempre un momento complesso. Dopo mesi di vacanze, libertà e giochi, ritrovarsi tra i banchi non è semplice, soprattutto per i più piccoli che devono riorganizzare abitudini e orari. Non meno difficile è la situazione per i docenti.

Questi si trovano a gestire classi vivaci e il passaggio da una routine estiva all’impegno scolastico. Non sono esenti da questo percorso neanche gli adolescenti e i giovani adulti, chiamati a fare i conti con il ritorno ai ritmi serrati, tra studio, sport e attività extrascolastiche.

Ogni settembre porta con sé la necessità di un nuovo equilibrio, che non riguarda soltanto la scuola, ma anche la vita sociale e familiare. È in questo contesto che il ruolo degli spazi all’aperto assume un’importanza decisiva. I parchi e le aree ludiche dovrebbero rappresentare un luogo sicuro di svago e socializzazione, ma non sempre accade.

Luoghi di aggregazione

La mancanza di luoghi adeguati e fruibili finisce per pesare non solo sui bambini, ma anche sulle famiglie, che devono inventarsi alternative per occupare il tempo libero. E proprio qui nascono le prime tensioni. Sempre più spesso i genitori vengono criticati perché affidano tablet e smartphone ai figli, preferendo un intrattenimento digitale alla vita all’aria aperta.

È vero che un iPad può sembrare la soluzione più rapida per calmare un bambino, ma a lungo andare rischia di creare dipendenze e isolamenti. I giochi tradizionali, quelli in piazza o al parco, non solo favoriscono il movimento fisico, ma rafforzano le relazioni sociali, aspetto fondamentale nella crescita. Tuttavia, a Roma questo non è possibile.

Centri estivo
Bambini nel parco – Romait.it – foto Canva

Il divieto dei bambini

Romatoday.it ha diffuso le informazioni. Il caso è esploso nel rione Testaccio. Nonostante la promessa del presidente della commissione patrimonio Yuri Trombetti di mantenere il parco aperto dalle 8 alle 20, la domenica l’area giochi resta chiusa. Le famiglie, che spesso trovano nel fine settimana l’unico momento libero da dedicare ai figli, si vedono negata la possibilità di utilizzare scivoli e altalene.

Un problema che si somma a quello della manutenzione: il parco presenta ristagni d’acqua e segni di incuria che scoraggiano i frequentatori. A complicare la situazione c’è anche la chiusura prolungata dell’area ludica di piazza Santa Maria Liberatrice. Interdetta da mesi per lavori che dovevano già essere completati, è diventata il simbolo di una gestione lenta e poco chiara. Cosa succede a Roma, cosa c’è per questi bambini?