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Greta e Vanessa. Il riscatto è stato pagato

Per Callimachi, esperta di rapimenti internazionali, non ci sono dubbi. Il clamoroso autogol di Gentiloni

Il riscatto milionario per la liberazione di Greta e Vanessa è stato pagato. Non ha dubbi Rukmini Maria Callimachi, giornalista del New York Times e finalista al Premio Pulitzer 2009, intervistata da Il Fatto Quotidiano. “Non so dire come l’Italia abbia ‘finanziato’ la liberazione, ma so per certo che ha pagato”, ha dichiarato la Callimachi, esperta di rapimenti internazionali messi a segno dai jihadisti. “Cominciamo col dire che il governo italiano ha sempre pagato per i riscatti. Conosco da vicino i casi di Sandra Mariani, e Rossella Urru, entrambe rapite da al Qaeda in Algeria. Nel caso di Mariani gli appoggi locali erano in Burkina Faso, il denaro è stato stanziato dal governo italiano e pagato attraverso mediatori locali. Spesso però questo riscatto è mascherato da aiuto umanitario. Il Paese europeo paga una governo locale o una ong, che poi gira il dovuto ai sequestratori. L’ha fatto anche la Germania nel 2003 in Mali. Si scrive aiuto umanitario, si legge riscatto”.

Secondo il ministro degli Esteri, ospite di Otto e mezzo su La7, “si tratta solo di illazioni”“indiscrezioni prive di reale fondamento”Gentiloni respinge le accuse ma incassa un clamoroso autogol dichiarando, subito dopo, che l’esecutivo si è comportato come nei casi precedenti: “Abbiamo operato in continuità con la linea seguita nel tempo dai governi che si sono succeduti. Non è la linea di questo governo, è la linea dell'Italia”. Ma il governo italiano, a detta della Callimachi, non era quello che “ha sempre pagato per i riscatti”?

Dalle pagine di Libero, arriva la risposta di Belpietro a Gentiloni: “La faccenda è tutt’altro che chiusa e il governo non può pensare di cavarsela con l’intervento reticente del ministro Gentiloni. Essendoci di mezzo la sicurezza nazionale (la gente che aiuta i combattenti l’abbiamo in casa) e soprattutto i soldi dei contribuenti vorremmo andare fino in fondo. E state sicuri che per quanto ci riguarda faremo di tutto per farlo”.

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