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“Gogna Selvaggia”, lo sdegno è doveroso ma il problema è a monte

La Lucarelli nella bufera dopo il suicidio della ristoratrice esposta al pubblico ludibrio: ma sotto accusa dovrebbe essere tutto il sistema dei social che ha creato il fenomeno degli influencer

Selvaggia Lucarelli, gogna Selvaggia

Selvaggia Lucarelli (© Niccolò Caranti via Wikimedia Commons)

La Procura di Lodi ha aperto un’inchiesta per istigazione al suicidio in relazione al caso della cosiddetta “gogna Selvaggia” – dove con l’ultimo termine s’intende la Lucarelli. L’opinionista finita nella bufera per la triste parabola di Giovanna Pedretti, la pizzaiola che si è tolta la vita qualche giorno fa in Lombardia. Eppure, per quanto lo sdegno sia giusto e doveroso, il vero problema è molto più a monte.

Selvaggia Lucarelli, gogna Selvaggia
Selvaggia Lucarelli (© Niccolò Caranti via Wikimedia Commons)

La ricostruzione della triste vicenda

«L’accanirsi è pericoloso. Grazie cara “signora” per aver massacrato in via mediatica la mia mamma. Cerchi pure la sua prossima vittima». Questo, come riporta il Corsera, il j’accuse mosso contro Selvaggia Lucarelli, attraverso il proprio profilo privato su Instagram, da Fiorina D’Avino, la figlia di Giovanna Pedretti.

La vicenda, ricostruisce Il Riformista, nasce dalla recensione shock di un cliente che lamentava di aver mangiato «accanto a dei gay» e a «un ragazzo in carrozzina». A cui la titolare della pizzeria Le Vignole di Sant’Angelo Lodigiano aveva risposto a tono, invitandolo a non tornare nel locale.

Giovanna Pedretti, gogna Selvaggia
Giovanna Pedretti nel servizio del Tg3

Tutto bene, finché la giornalista non ha rilanciato, e quindi dato visibilità a un post del compagno, il cuoco Lorenzo Biagiarelli. Il quale, improvvisandosi qualcosa a metà tra un debunker e un inquirente, tra un moralizzatore e un inquisitore, ha messo in dubbio la veridicità della recensione stessa. Scatenando contro la ristoratrice una tempesta digitale e mediatica, alimentata anche dal Tg3, a cui la diretta interessata non ha retto, fino all’estremo gesto.

Le polemiche, quindi, hanno cambiato nuovamente direzione, riversandosi contro gli autori di questa “gogna Selvaggia”. Che però è solo la punta dell’iceberg.

La “gogna Selvaggia” è solo la punta dell’iceberg

L’ulteriore riprova l’ha fornita Federico Lucia, a.k.a. Fedez ovvero il signor Ferragni, esponendo al pubblico ludibrio la foto di un presunto hater. Sbagliando però clamorosamente l’immagine, e dando in pasto agli hater che lo seguono un altro ignaro utente.

Fedez
Fedez (immagine dalla sua pagina Facebook)

Tanto per ribadire che la questione di fondo esula dal singolo influencer. Come infatti argomentiamo da tempo, ciò che andrebbe messo in discussione è l’intero impianto dei social network che questi fenomeni (da baraccone) ha creato.

Social media
Social media (© Pixabay)

Non ci stancheremo mai di ripetere che la tecnologia bisogna saperla usare. E probabilmente aveva ragione l’attore americano Charlie Sheen quando, tra il serio e il faceto, auspicava un collasso temporaneo delle piattaforme per poter finalmente tornare alla realtà.