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Giornata contro mutilazioni genitali femminili

Sarà celebrata domani. L’assessore Ciminiello: Problema che interessa molte donne immigrate in Italia

Il 6 Febbraio ricorre la Giornata Internazionale contro l`Infibulazione e le Mutilazioni Genitali Femminili (MGF), celebrata per non dimenticare che nel mondo 140 milioni di bambine e donne subiscono indifese questa violenza.

“Quella della mutilazione dei genitali femminili è una atrocità diffusa in particolare in Africa. Il problema, però si riflette anche su molte bambine e donne immigrate che vivono nel nostro Paese. L’Italia è la nazione europea con il più alto numero di donne infibulate, circa 40 mila. Una vera e propria violazione dei diritti umani, che colpisce profondamente la vita delle bambine e delle donne che subiscono questa pratica, privandole del piacere sessuale, Un fenomeno che costringe queste donne a una vita di dolore, e che spesso può portare perfino alla morte”.

Lo dichiara l’assessore alle Pari opportunità della Regione Lazio, Concettina Ciminiello.

“Anche se il Parlamento Europeo nel giugno 2012 ha condannato le mutilazioni genitali femminili – spiega la Ciminiello – dichiarando che ‘una violenza per nessuna circostanza può essere giustificata nel rispetto delle tradizioni culturali o di cerimonie di iniziazione’, i provvedimenti intrapresi sono ancora pochi. Senza la necessaria consapevolezza da parte della società, le MGF continueranno ad essere praticate”.

“Il contrasto alla violenza contro le donne – conclude l’assessore – è un tema che sta particolarmente a cuore alla nostra Amministrazione, e la giornata di domani contribuirà senz’altro a rinnovare l’attenzione su un tema così delicato. Bisogna continuare a sostenere con determinazione le iniziative messe in campo e sviluppare interventi per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno. Dobbiamo mantenere alta la tensione nell’opinione un impegno in difesa delle bambine”.

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