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Fisco, come è possibile semplificare la cedolare secca

Parliamo di locazione d’immobili ad uso abitazione e del metodo semplificato di tassazione separata con aliquota fissa

Parliamo di locazione d’immobili ad uso di abitazione, a questo tipo di contratto può essere applicato questo metodo semplificato di tassazione separata con aliquota fissa, che permette alle parti di risparmiare l’imposta di registro e di bollo, inoltre il conduttore non deve sopportare l’aumento ISTAT, che ogni anno il locatore deve richiedere;

Fin qui tutto bene, anche perché i canoni di locazione rimangono invariati per la durata del contratto.

Le difficoltà, i problemi per il locatore, iniziano nel momento di dover calcalore in dichiarazione questa tassa in modo separato dall’Irpef, per le difficoltà da superare, è come prodecere ad altra dichiarazione, con tutte le attenzioni del caso;

Le scadenze sono le stesse dell’irpef pagata sugli altri redditi, ma per calcolare i saldi e gli acconti il procedimento e particolare, i codici tributo sono stabiliti proprio per questa imposta, diversi dall’Irpef, per compilare il modello F24 di pagamento sono necessarie perizia e professionalità, per superare questo rompicapo.

La procedura per il calcolo dell’Imposta da Cedolare Secca

In generale, l’acconto non è dovuto nel primo anno di esercizio dell’opzione per la cedolare secca, poiché manca la base imponibile di riferimento, cioè l’imposta sostitutiva dovuta per il periodo precedente. Passando alle regole specifiche, il pagamento dell’acconto (dovuto se la cedolare per l’anno precedente supera i 51,65 euro) va effettuato:

In un’unica soluzione, entro il 30 novembre, se l’importo è inferiore a 257,52 euro
In due rate, se l’importo dovuto è superiore a 257,52 euro:

La prima, del 40% (del 95%), entro il 16 giugno
La seconda, del restante 60% (del 95%), entro il 30 novembre.

Il saldo si versa entro il 16 giugno dell’anno successivo a quello cui si riferisce, o entro il 16 luglio, con la maggiorazione dello 0,40%.

Per il versamento della cedolare secca, con F24, vanno utilizzati questi codici:

1840: Cedolare secca locazioni – Acconto prima rata
1841: Cedolare secca locazioni – Acconto seconda rata o unica soluzione
1842: Cedolare secca locazioni – Saldo

La cedolare secca è “compensabile” con le regole ordinarie.

Viene spontaneo pensare ad una semplificazione, che potrebbe evitare tutti questi calcoli:

La cedolare secca potrebbe essere considerata si, come imposta sostitutiva ma all’imposta di registro (non dovuta) e pagata in unica soluzione al momento della registrazione del contratto assoggettato a cedolare secca, con vari effetti positivi:

a) l’erario incasserebbe con certezza le imposte dal locatore;

b) il locatore sarebbe sollevato da tanti calcoli e attenzioni senza possibilità  di errori;

c) il locatore con il pagamento anticipato delle imposte conseguenti alla cedolare secca, potrebbe ricevere dall’erario, per l’affrancazione,  uno sconto sulle imposte per avere pagato anticipatamente le imposte (certe), con questa certezza d’incasso l’erario potrebbe prevedere di applicare una diversa aliquota (da applicare alla cedolare secca) a chi paga in unica soluzione anticipata anche di 3 o 4 punti di percentuale all’aliquota fissata, per farla attestare tra il 17  o il 18%;

d) Il conduttore,  potrebbe vedersi applicare dei canoni di locazione più sostenibili.

Semplificando i vantaggi si potrebbero manifestare a favore dell’erario, del conduttore, del locatore per tutti gli operatori e professionisti che assistono i contribuenti negli adempimenti fiscali.

* Mauro D’Ambrogio, commercialista, conduttore della trasmissione “Il Fisco sereno”, il mercoledì alle ore 13 su Radio Radio.

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