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Femminicidio Pakistan, due sorelle uccise perché volevano divorziare dai cugini

Le due sorelle sarebbero state prima strangolate e poi uccise da colpi di pistola. I sette indiziati sarebbero tutti latitanti

Pakistan

Punjab, Pakistan due sorelle di 21 e 24 anni, rientrate da qualche giorno dalla Spagna hanno richiesto il divorzio dai propri mariti, nonché cugini, e per questa ragione sono state uccise. Le sorelle erano rientrate in Pakistan solo per completare le pratiche di divorzio dopo i due matrimoni combinati non riusciti.

I due femminicidi

Le due sorelle, Aneesa e Arooj secondo le ricostruzioni della polizia locale sono state prima strangolate e poi uccise da due colpi di pistola, venerdì sera nel villaggio di Nathia nel distretto di Gujrat.

Il portavoce della polizia locale Nuaman Hussain ha riportato che Aneesa e Arooj insieme alla madre erano tornate il 19 maggio. Secondo Hussain la ragione del divorzio è che le sorelle volevano sposarsi in Spagna con una persona scelta da loro, dopo essere state costrette ad un matrimonio combinato

“Delitto d’onore”

Per la polizia le due sorelle sarebbero state giustiziate secondo la pratica brutale del delitto d’onore”, frequentemente utilizzata in questi paesi. Una ricerca ha mostrato che sono stati segnalati circa 400 casi di delitto d’onore solamente in Pakistan. Tale pratica prevede che la donna venga uccisa poiché ha disonorato la sua famiglia. La madre delle due vittime, Azra Bibi, al momento non ha ancora presentato alcuna denuncia nei confronti dei colpevoli. Ha dichiarato alla polizia, inoltre, che è stata tenuta lontano dalla scena del crimine. La polizia ha sette possibili colpevoli, sei dei quali sono stati arrestati. tra questi troviamo uno zio, i due mariti e i due suoceri.

La stessa zona di Sana Cheema

La zona in cui sono avvenuti questi femminicidi è la stessa zono dove enne uccisa Sana Cheema. Ragazza italo pakistana di 26 anni uccisa da suo padre e suo fratello nel 2019. Cresciuta a Brescia, Sana voleva sposare un uomo italo pachistano ma la famiglia si oppose a tale matrimonio. Il padre, il fratello e lo zio furono arrestati come principali indiziati. Il tribunale di Gujrat però li ha assolti per  mancanza di prove.