EMERGENZA LAZIO – Niente scuola né visite mediche: ad essere colpiti sono i bambini che stanno perdendo i diritti primari | I numeri sono ufficiali

Bambini - www.pexels.com - Romait.it
Nel Lazio tanti sono i genitori che si stanno preoccupando per il futuro della propria prole. Andiamo a scoprire cosa sta succedendo e perché c’è tanta ansia per i più piccoli.
Roma è indubbiamente una delle città più belle in assoluto, nonché meta turistica di tantissime persone provenienti da ogni angolo del mondo. Ha un patrimonio storico-culturale degno di tutto il rispetto e vale la pena contemplarlo almeno una volta nella propria vita.
Tuttavia non basterebbe neanche una settimana per ammirare tutte le sue bellezze. Basta pensare che si impiega una giornata intera solo per visitare i Musei Vaticani. Vale davvero la pena, anche se è ben risaputo che tutto ha sia un pro che un contro.
Per esempio il mese di luglio sarà drammatico per molte persone perché molte aziende che si occupano dei servizi di trasporto pubblico aderiranno a una serie di scioperi. Questo significa creare dei disagi all’interno di una città dove già è difficile nella normalità spostarsi da luogo all’altro.
Per non parlare delle alte temperature che stanno mettendo in difficoltà varie strutture che non hanno un sistema di aria condizionata adeguato. Purtroppo adesso molti sono i genitori che stanno facendo i conti con una situazione delicata che riguarda la propria prole. Sul sito romatoday.it è riportato tutto alla lettera.
Assenza di figure mediche per bambini nel Lazio
Prima di tutto il discorso riguarda soprattutto la sanità, in particolar modo della figura del pediatra. In tutta la regione se ne contano circa 763 e una buona percentuale ha più di 20 anni di esperienza! Questo interessa soprattutto le zone periferiche dove i professionisti sono restii a recarsi per svolgere la propria attività.
Non è una bella situazione, anche perché tanti sono bambini e adolescenti che vivono delle situazioni particolari. I dati raccolti dall’ultimo report “I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia: i dati regione per regione” non solo per niente incoraggianti. Andiamo a scoprire quali sono i casi e quali sono le percentuali.

Percentuali drammatiche da non sottovalutare
Il 16,5% dei giovani vive in condizioni di povertà mentre il 49,6% dei minori vive in situazioni di sovraffollamento abitativo e questo compromette sia il benessere fisico che mentale. Bambini obesi sono rappresentati dal 9,2%, però è una percentuale destinata ad aumentare e il 9,4% di adolescenti ha l’abitudine del fumo.
Per non parlare dei minorenni stranieri che sono in aumento rispetto all’anno precedente. Lo stesso vale per i minorenni presenti negli istituti penali, la cui percentuale è aumentata rispetto a qualche anno fa. Si tratta davvero di una questione davvero delicata.